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“L’orsacchiotto” di Simenon, una nuova uscita di Aldephi da scoprire

Uscito in libreria lo scorso 14 febbraio per Adelphi e già fra i libri più venduti in Italia, "L'orsacchiotto" è un avvincente romanzo in cui Georges Simenon racconta la storia di un uomo ridicolo, che conduce una vita contraddistinta da finzione, apparenze e sensi di colpa angoscianti.

L’orsacchiotto” è uscito per Adelphi da meno di dieci giorni ed è già un successo. Il romanzo, scritto da Georges Simenon nel 1960, che ritorna in Italia in una nuova veste con una traduzione curata da Laura Frausin Guarino, ha ispirato anche “L’orso di peluche“, la pellicola prodotta nel 1994, diretta da Jacques Deray con Alain Delon, Franco Interlenghi, Paolo Bonacelli e Francesca Dellera.

Maschere, volti e misteri

Ne “L’orsacchiotto”, Simenon racconta una storia misteriosa in cui il giallo si mescola al romanzo psicologico. Il protagonista è Jean Chabot, luminare della ginecologia parigina che conduce una vita in apparenza del tutto normale ed invidiabile nei luoghi più esclusivi della capitale francese.

Presto, scopriamo che il protagonista de “L’orsacchiotto” è tutt’altro che rispettabile, e che dietro alle sue attività quotidiane si celano atteggiamenti viscidi, da uomo ridicolo, che il lettore non riesce nemmeno a compatire. Dietro alla maschera dell’apparenza, si cela un essere umano che non si fa scrupoli, e che rimane invischiato nelle sue trame fitte di tradimenti senz’anima né senso.

L’orsacchiotto del titolo si riferisce, infatti, ad una giovane dall’aspetto innocente e quasi bambinesco, di cui Chabot abusa e di cui viene trovato il corpo senza vita nella Senna. Un romanzo non privo di colpi di scena, che unisce il gusto per il mistero ad una scrupolosa analisi psicologica che vi farà rimanere incollati alle pagine fino alla fine.

“L’orsacchiotto”, storia di un uomo “ridicolo”

Un uomo appagato, il professor Jean Chabot: ginecologo di fama, comproprietario di una clinica e responsabile della Maternità di Port-Royal, un appartamento di dodici stanze al Bois de Boulogne, una moglie, tre figli e una segretaria amante che si è assunta il compito di «evitargli ogni minima seccatura».

Tra le seccature da cui lo ha sbarazzato c’è stata anche la giovanissima inserviente della clinica che lui aveva preso una notte, mentre era semiaddormentata, e che gli era parsa «qualcosa di tenero e commovente come un orsacchiotto nel letto di un bambino». Nell’apprendere che era stata licenziata, però, Chabot non aveva reagito: in fondo, con lei aveva passato solo poche ore. Né era sembrato particolarmente scosso dalla notizia che l’avevano ripescata nella Senna.

E che era incinta. Eppure, nella liscia, smaltata superficie della sua sicurezza cominciano ad aprirsi delle crepe, e lui ha come l’impressione che al centro della sua vita si sia spalancato un vuoto. Per di più, da qualche settimana vede un giovane – il fidanzato del suo «orsacchiotto»? Un fratello? – lasciargli sotto il tergicristallo della macchina, senza nascondersi, quasi a sfidarlo, dei biglietti in cui gli annuncia: «Ti ucciderò». Ma lui non ha paura di morire, anzi.

Gli è perfino capitato diverse volte di «sfiorare sorridendo il calcio della pistola» che teneva in un cassetto della scrivania e che da un certo momento in poi si è messo in tasca… Ancora una volta Simenon segue, come lui solo sa fare, il percorso di un uomo alla ricerca di una verità nascosta sotto le maschere che si è imposto – di quello, insomma, che Simenon stesso chiama «l’uomo nudo».

Georges Simenon

Georges Simenon è uno dei più famosi scrittori belgi di lingua francese. È annoverato fra i quindici autori più tradotti al mondo e ha al suo attivo ben oltre 400 opere, tra romanzi, racconti, memorie, raccolte di articoli e scritti vari e testi sotto pseudonimo.

I libri dedicati al suo commissario Maigret sono più di 100, ma tra le varie opere ha scritto anche romanzi d’appendice, romanzi popolari e romanzi psicologici. Scrittore precoce, tanto che a sedici anni già lavorava per una testata giornalistica di Liegi, sua città natale, Simenon ha iniziato come autore di narrativa solo dopo il suo trasferimento a Parigi. I racconti e i romanzi che per primi furono pubblicati a suo nome furono riguardavano le vicende del commissario francese Jules Maigret, scritti a partire dagli anni’30.

Personalità inquieta, Georges Simenon si sposò due volte, ebbe diverse relazioni e soprattutto cambiò città e stati numerose volte, arrivando a collezionare circa trentatré residenze diverse. Con uno stile semplice e al tempo stesso denso e pieno di tensione, il suo lavoro aspirava a svelare l’uomo al di là delle sue innumerevoli maschere.

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