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Little Free Library, anche in Italia

Se bazzicate Facebook, e so che lo controllate ottanta volte al giorno, sono sicura che seguite le pagine dedicate alla lettura...

Se bazzicate Facebook, e so che lo controllate ottanta volte al giorno, sono sicura che seguite le pagine dedicate alla lettura. Tra queste ce ne sono alcune che in continuazione condividono strane foto di librerie inusuali disseminate in diverse città, sono le Little Free Library.

Luoghi non convenzionali, ricavati spesso dagli spazi più disparati (cabine telefoniche per esempio o splendide casette di legno), che ospitano libri usati, disponibili all’adozione e pronti a ricevere altri volumi.
Più del BookCrossing, secondo me, una rivoluzione ecologica e democratica che vuole lanciare un messaggio di libertà legato alla cultura.

Adesso le Little Free Library sembrano aver invaso News York ma sono più che sicura che esse siano nate prima in Germania e nei paesi del Nord Europa dove, si sa, l’attenzione alla lettura e alla democrazia é sempre stata parecchio alta.

E’ semplice: incontri una libreria di questo tipo per strada, ti fermi ed inizi a spulciare tra i libri contenuti al suo interno. Prendi il libro e magari, se ripassi da quelle parti, lasci a tua volta un libro.

Uno di quelli che da troppo tempo aspetta di essere letto, un altro che secondo te tutti dovrebbero conoscere o perché no anche quello che proprio non ti é andato giù.

Per incontrare una Little Free Library bisogna andare a New York o nei paesi scandinavi?
No, perché proprio ieri a Vigna Clara, a Roma, si é festeggiato il primo anno di attività della prima, ed unica per il momento, Little Free Library d’Italia.

Non é il caso di rimediare?

5 giugno 2013

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