“L’isola sotto il mare” è il libro con cui abbiamo deciso di augurarvi il buongiorno. Un romanzo avvincente nato dalla penna di Isabel Allende che, attraverso la vita della giovane e coraggiosa Tété, sceglie di raccontare la storia di chi si è trovato vittima della tratta degli schiavi e ha lottato per la propria sopravvivenza e libertà. Andiamo a scoprire qualcosa di più su “L’isola sotto il mare”, un’opera intrisa di realismo magico, sentimenti e dettagli storici che vi traporteranno fra Santo Domingo e la Louisiana del XVIII secolo,
La Giornata internazionale in ricordo delle vittime delle schiavitù
Con la risoluzione 62/122, nel 2007 l’Assemblea Generale delle Nazioni Unite ha istituito la Giornata internazionale in ricordo delle vittime delle schiavitù e della tratta transatlantica degli schiavi, un’importante ricorrenza concepita al fine di sensibilizzare la collettività sulla tratta transatlantica degli schiavi e il grande impatto che essa ha avuto sul mondo moderno. Sono oltre 15 milioni gli uomini e le donne vittime della schiavitù , consuetudine che è ricordata come la peggiore violazione dei diritti umani nella storia.
“L’isola sotto il mare”
Le eroine di Isabel Allende recano tutte il medesimo tratto dominante: la passione. Sono le passioni a scolpirne il destino. E Zarité Sedella, detta Tété, ultima incarnazione della donna come la vuole Isabel, non fa eccezione. 1770, Santo Domingo, ora Haiti. Tété ha nove anni quando il giovane francese Toulouse Valmorain la compra perché si occupi delle faccende di casa. Intorno, i campi di canna da zucchero, la calura sfibrante dell’isola, il lavoro degli schiavi.
La protagonista de “L’isola sotto il mare” impara presto com’è fatto quel mondo: la violenza dei padroni, l’ansia di libertà, i vincoli preziosi della solidarietà. Quando Valmorain si sposta nelle piantagioni della Louisiana, anche Tété deve seguirlo, ma ormai è cominciata la battaglia per la dignità, per il futuro, per l’affrancamento degli schiavi.
È una battaglia lenta che si mescola al destarsi di amori e passioni, all’annodarsi di relazioni e alleanze, al muoversi febbrile dei personaggi più diversi – soldati e schiavi guerrieri, sacerdoti vudù e frati cattolici, matrone e cocottes, pirati e nobili decaduti, medici e oziosi bellimbusti. Contro il fondale animatissimo della storia, Zarité Sedella, soprannominata Tété, spicca bella e coraggiosa, battagliera e consapevole, un’eroina modernissima che arriva da lontano a rammentarci la fede nella libertà e la dignità delle passioni.
Isabel Allende
L’autrice de “L’isola sotto il mare” è nata nel 1942 a Lima. La famiglia si trova qui in questo periodo per motivi di lavoro. La madre si trasferisce a Santiago del Cile, ospitata nella casa del nonno, che verrà rievocata poi ne ‘La casa degli spiriti’.
Grazie all’aiuto dello zio Salvador Allende i ragazzi poterono avere una vita agiata. Durante l’infanzia trascorsa nella casa dei nonni, Isabel Allende ha imparato a leggere e a nutrire la propria fantasia con letture prelevate dalla biblioteca del nonno. La madre si sposa con un altro diplomatico e inizieranno ad effettuare permanenze in vari paesi. Le esperienze in Bolivia, in Europa ed in Libano sveleranno alla piccola sognatrice un mondo diverso da quello in cui è cresciuta.
Dopo il golpe di Pinochet e l’uccisione dello zio Salvador Allende è costretta a lasciare il Cile e si trasferisce a Caracas. Vi rimane fino al 1988 quando si sposta in California, dove vive tuttora. Col suo primo romanzo, La casa de los espíritus (1982), si è subito affermata come una delle voci più interessanti della narrativa sudamericana contemporanea. Successivamente ha pubblicato De amor y de sombra (1984), Eva Luna (1987), Los cuentos de Eva Luna (1989), El plan infinito (1991). “L’isola sotto il mare” è stato pubblicato nel 2009.