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Lilli Gruber, “In Italia c’è ancora scarsa considerazione per le donne”

In Italia non ci sono donne al centro della scena. Prendendo spunto dal suo libro Basta! Lilli Gruber racconta il fronte aperto della battaglia femminile per la visibilità

Anche nel corso della pandemia, l’Italia ha dimostrato di non essere un Paese che da spazio alle competenze femminili. Ad Affermarlo Lilli Gruber, intervistata dalla giornalista del Corriere della Sera Barbara Stefanelli durante il programma del Salone Extra. Prendendo spunto dal suo libro Basta! , Lilli Gruber ha parlato del fronte aperto della battaglia femminile per la visibilità.

Il ruolo delle donne durante la pandemia

In Italia non ci sono donne al centro della scena, così come ci sono poche donne nelle stanze dei bottoni. Così Barbara Stefanelli chiede a Lilli Gruber quale siano stati durante la pandemia il peso e la visibilità delle donne. Emblematica la risposta della conduttrice di “8 e mezzo”. “Abbiamo iniziato male e proseguito maluccio. Ancora una volta il nostro Paese dimostra una scarsa considerazione delle capacità e delle competenze femminili. Esse sono fondamentali in una fase così complicata come quella della ricostruzione post-coronavirus.”

 

Lilli Gruber e le competenze femminili

Secondo Lilli Gruber, le donne rischiano di tornare indietro. “Nel cosiddetto lockdown, le donne sono diventante il principale ammortizzatore sociale, durante lo smartworking si occupano contemporaneamente dei figli e del lavoro domestico.” Secondo Lilli Gruber si tratta non solo di una questione di giustizia e di democrazia, ma anche di furbizia. “Privarsi in questo momento delle tante competenze femminili non ha nessun senso.”

L’esempio delle donne al vertice

Sono 7 le donne ai vertici dei principali paesi mondiali che, secondo la Gruber, durante l’emergenza coronavirus si sono comportate meglio rispetto ai colleghi maschili. “Basta guardare ciò che hanno detto in questo periodo in America Trump ed in Gran Bretagna Johnson per capire che peggio era difficile fare. Le donne alla guida di alcune nazioni hanno dimostrato di essere capaci di essere multitasking, rapide e chiare nel prendere decisioni e nel comunicarle. Hanno dimostrato di avere ‘le palle’.”

L’importanza di essere se stesse

A proposito di donne, Lilli Gruber commenta anche la vicenda Silvia Romano, liberata e tornata in Italia una settimana fa. “Sono stata molto felice di vedere scendere dall’aereo Silvia Romano con il suo abito islamico vere e viva, piuttosto che vederla in un video con una tuta arancione e la gola sgozzata. Tutto il resto sono fatti suoi. Noto un accanimento particolare nei confronti di una giovane donna che va controcorrente. Silvia Romano va solo rispettata, tutto il resto sono parole superflue e inutili.”

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