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“Dune”, 5 libri da leggere se ti è piaciuto il film di Villeneuve

Hai visto "Dune" al cinema e vorresti leggere un libro che gli sia affine per genere o tematiche? Ecco 5 titoli interessanti da tenere d'occhio.

È uscito da pochi giorni nei cinema italiani il secondo capitolo di “Dune“, film ispirato al grande capolavoro sci-fi di Frank Herbert.

In molti sono andati a vedere il film incuriositi dalla presenza di alcuni fra gli attori più celebri del momento, primi fra tutti il talentuoso Thimothée Chalamet e l’eclettica Zendaya. Altri si sono recati al cinema perché hanno amato “Blade runner” e “La donna che canta”, importanti film cult dello stesso regista, Denis Villeneuve.

C’è poi chi ha visto “Dune” per poter confrontare l’opera cinematografica e quella letteraria. Perché i romanzi di Frank Herbert hanno costituito un vero e proprio spartiacque nella storia del genere sci-fi.

Se anche tu hai visto “Dune” al cinema, hai già letto i libri da cui è tratto e vorresti scoprire altre letture vicine al genere, continua a leggere questo articolo.

5 libri da leggere se ti è piaciuto “Dune”

Flatlandia” di Edwin A. Abbott

Ricorda “Dune” sia per il tema del potere e delle gerarchie sia per il genere a cui appartiene: “Flatlandia” ti piacerà se ti intrigano le distopie e i romanzi di formazione.

Partire da Flatlandia, mondo bidimensionale abitato da segmenti, triangoli, quadrati, luogo di gerarchie evidenti e della moralità geometrica; imbattersi nell’unidimensionalità della Linelandia; e infine scoprire lo sconvolgente mondo della tridimensionalità, dialogando con una sfera.

Queste le tappe del percorso che un abitante di Flatlandia, un eccellente Quadrato, si troverà ad affrontare, per giungere a rivelazioni che metteranno in dubbio le sue certezze. E anche quelle del lettore, posto di fronte alla possibilità di una Quarta Dimensione.

Le guide del tramonto” di Arthur C. Clarke

Se invece ciò che più ti ha colpito di “Dune” è l’ambientazione extraterrestre insieme alla riflessione su temi che riguardano il misticismo, il conflitto e il destino dell’uomo, “Le guide del tramonto” è il libro che fa per te.

In tutta la narrazione fantascientifica di Arthur C. Clarke il tema di fondo è l’avventura della razza umana fra i misteriosi fondali dell’universo, l’enigma del nostro destino fra gli astri. Nelle “Guide del tramonto”, pubblicato originariamente nel 1953, particolarmente intensa e struggente risuona la nota metafisica, personificata da misteriose figure dall’aspetto di demoni giunte sulla Terra con un progetto più alto per l’umanità che non la mera sopravvivenza.

2119. La disfatta dei sapiens” di Sabrina Guzzanti

I generi fantascientifici e distopici rappresentano spesso un pretesto per raccontare la realtà e riflettere in profondità su di essa. Come un soprabito, che nasconde strati e strati di vestiti al suo interno. Con “2119”, Sabrina Guzzanti dà vita a un universo distopico che fa paura, e che ci fa sperare che mai si arrivi a questo punto nella realtà.

Se “Dune” ti è piaciuto anche per i suoi richiami all’attualità e se apprezzi l’ironia come strumento di riflessione, il libro di Guzzanti è quello giusto per te.

Anno 2119. Dopo una lunga serie di catastrofi ambientali, pandemie e sconvolgimenti di ogni sorta i superstiti sono stati costretti a sottomettersi a un regime ingiusto ma stabile, liberamente ispirato al feudalesimo.

La società è formata da un centinaio di milioni di arcimiliardari onnipotenti e tre miliardi di migranti ambientali senza diritto di voto, raggruppati in grandi campi di accoglienza, sui lembi di terra risparmiati dall’innalzamento delle acque. Fra i ricchissimi la fanno da padroni gli azionisti del Consorzio delle multinazionali che controllano il web.

Gli unici che si oppongono al Consorzio sono i giornalisti di Holly, il solo organo di informazione concepito e scritto da esseri umani invece che da robot. E quando il Consorzio sta per mettere in rete un nuovo algoritmo, in grado di eliminare definitivamente il libero arbitrio, le poche speranze di salvezza sono nelle mani di Tess, bistrattata redattrice di una rubrica sui gattini

Guida galattica per gli autostoppisti” di Douglas Adams

Ironia, galassie lontane e strampalate avventure hanno reso “Guida galattica per gli autostoppisti” un vero fenomeno di massa. Con “Dune” condivide il genere letterario ma anche una sorta di somiglianza nelle ambientazioni.

Lontano, nei dimenticati spazi non segnati nelle carte geografiche dell’estremo limite della Spirale Ovest della Galassia, c’è un piccolo e insignificante sole giallo.

A orbitargli intorno, alla distanza di centoquarantanove milioni di chilometri, si trova un minuscolo, trascurabilissimo pianeta azzurro-verde, le cui forme di vita, discendenti dalle scimmie, sono così incredibilmente primitive da credere ancora che gli orologi da polso digitali siano un’ottima invenzione.

Quel pianeta sta per essere distrutto, per lasciare il posto a una gigantesca circonvallazione iperspaziale…

Un mondo senza confini” di William Atkins

Infine, un libro che non è né una distopia né un romanzo di fantascienza. “Un mondo senza confini” esplora uno degli ambienti più misteriosi e apparentemente inospitali esistenti al mondo: il deserto, che d’altronde è uno dei protagonisti di “Dune”.

Un terzo delle terre emerse è costituito da deserti, in gran parte desolati e inospitali. Perché un ambiente così ostile ci affascina da sempre? Quali corde profonde fa risuonare in noi il luogo metafisico per eccellenza, dove terra e cielo si confondono, dove la vita umana è appesa a un filo? Animato dallo spirito di avventura dei grandi esploratori del passato, e spesso armato dei loro libri per ripercorrerne le tracce, William Atkins ci conduce alla scoperta di un mondo che è tanto interiore quanto fisico.

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