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5 libri da leggere per superare una delusione d’amore

La lettura può curare il cuore: dai grandi classici della letteratura alla narrativa contemporanea, ecco 5 libri per superare una delusione d'amore.

Leggere è un atto che può salvare la vita. Viaggiare attraverso la lettura, infatti, ci permette di conoscere noi stessi e il mondo che ci circonda. Scoprire un nuovo libro e assorbirne il suo messaggio può farci stare meglio in momenti difficili, come quando soffriamo per amore.

Ecco i 5 libri perfetti da leggere per superare una delusione d’amore.

5 libri per superare una delusione d’amore

Alta fedeltà” di Nick Hornby

“Alta fedeltà” è diventato un cult della letteratura americana. Un libro perfetto da leggere quando si ha l’intenzione di affrontare e superare una delusione d’amore: la vita è troppo bella e troppo breve per impiegarla crucciandosi di ciò che non può tornare indietro.

In una Londra irrequieta e vibrante, le avventure, gli amori, la passione per la musica, i sogni e le disillusioni di una generazione di trentenni piena di voglia di vivere. Commovente, scanzonato, amaro ma soprattutto molto divertente, Alta fedeltà è il libro culto della narrativa inglese, diventato un grande successo internazionale.

L’amore dura tre anni” di Fréderic Beigbeder

L’ironia è l’ingrediente fondamentale per superare una delusione d’amore. Ecco perché il prossimo titolo che vi suggeriamo è l’apparentemente cinico ed esilarante “L’amore dura tre anni”.

Marc Marronnier, pubblicitario parigino malinconico e mondano (alter ego dell’autore), formula una sua teoria: anche l’amore, come tutto il resto ormai, ha una data di scadenza. Durata massima, tre anni in tutto. Tanto ci ha messo a disfarsi il suo matrimonio con Anne.

Cinico quanto inguaribile romantico, in fondo smanioso di smentirsi, innamorato dell’innamorarsi, sempre pronto a partire di nuovo per una nuova avventura, Marc incontra Alice. Sarà vero amore o un altro conto alla rovescia? La storia ricomincia.

Eleanor Oliphant sta benissimo” di Gail Honeyman

Non vi anticiperemo molto sulla ragione per cui questo libro di Honeyman risulta perfetto da leggere per affrontare una delusione d’amore. Lasceremo parlare la protagonista, Eleanor Oliphant:

“Mi chiamo Eleanor Oliphant e sto bene, anzi: benissimo. Non bado agli altri. So che spesso mi fissano, sussurrano, girano la testa quando passo. Forse è perché io dico sempre quello che penso.

Ma io sorrido, perché sto bene così. Ho quasi trent’anni e da nove lavoro nello stesso ufficio. In pausa pranzo faccio le parole crociate, la mia passione. Poi torno alla mia scrivania e mi prendo cura di Polly, la mia piantina: lei ha bisogno di me, e io non ho bisogno di nient’altro.

Perché da sola sto bene. Solo il mercoledì mi inquieta, perché è il giorno in cui arriva la telefonata dalla prigione. Da mia madre. Dopo, quando chiudo la chiamata, mi accorgo di sfiorare la cicatrice che ho sul volto e ogni cosa mi sembra diversa. Ma non dura molto, perché io non lo permetto.

E se me lo chiedete, infatti, io sto bene. Anzi, benissimo. O così credevo, fino a oggi. Perché oggi è successa una cosa nuova. Qualcuno mi ha rivolto un gesto gentile.

Il primo della mia vita. E questo ha cambiato ogni cosa. D’improvviso, ho scoperto che il mondo segue delle regole che non conosco. Che gli altri non hanno le mie stesse paure, e non cercano a ogni istante di dimenticare il passato.

Forse il «tutto» che credevo di avere è precisamente tutto ciò che mi manca. E forse è ora di imparare davvero a stare bene”.

L’amore ai tempi del colera” di Gabriel García Márquez

Una delle difficoltà più grandi da affrontare quando finisce un amore è ricominciare a credere nella possibilità di incontrare qualcun altro, di avere un cuore capace di amare ancora.

Il classico che vi suggeriamo in questo articolo non ha bisogno di presentazioni: “L’amore ai tempi del colera” racconta tante forme di amore e ci invita a credere ancora in un sentimento che a volte delude e ferisce, ma che muove ogni nostra azione da sempre.

Per cinquantun anni, nove mesi e quattro giorni Fiorentino Ariza ha perseverato nel suo amore per Fermina Daza, la più bella ragazza dei Caraibi, senza mai vacillare davanti a nulla, resistendo alle minacce del padre di lei e senza perdere le speranze neppure di fronte al matrimonio d’amore di Fermina con il dottor Urbino.

Un eterno incrollabile sentimento che Fiorentino continua a nutrire contro ogni possibilità fino all’inattesa, quasi incredibile, felice conclusione.

Una storia d’amore e di speranza con la quale, per una volta, Gabriel García Márquez abbandona la sua abituale inquietudine e il suo continuo impegno di denuncia sociale per raccontare un’epopea di passione e di ottimismo.

Dove ti ho perso” di Ruth Hogan

Fra i momenti più delicati quando finisce un amore c’è sicuramente quello in cui facciamo fatica a distinguere i ricordi dal sentimento. “Dove ti ho perso” è un emozionante romanzo che può aiutare in frangenti come questo, anche per comprendere il valore delle piccole cose a cui spesso non badiamo e che invece costituiscono l’essenza delle nostre vite.

Anthony Peardew colleziona e custodisce oggetti smarriti. Lo fa da quarant’anni, da quando ha perso il ciondolo, regalo di Therese, la fidanzata, proprio nel giorno in cui la ragazza è morta in un incidente. Stravolto dalla perdita, Anthony negli anni ha cercato conforto in quelle piccole cose trovate per strada o in un parco, sfuggite da una tasca o dimenticate al tavolo di un caffè o sul sedile di un treno.

Leggere “Dove ti ho perso” è rinfrescarsi all’ombra di un racconto caldo. Tante piccole storie ne punteggiano l’anima, a comporre un romanzo confortante, ironico, dove l’amore attraversa ogni essere vivente, ogni esistenza, in maniera lieve eppure definitiva. Una storia sul potere delle coincidenze e sulla fatalità dei piccoli eventi, quelli che sembrano essere senza importanza.

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