Libri per l’estate: storie magiche e illustrate per accompagnare la fantasia in vacanza

4 Giugno 2025

Libri per l'estate: scopri storie magiche e illustrate che accompagneranno la tua fantasia anche in vacanza, per momenti incantevoli e indimenticabili.

Libri per l'estate: scopri storie magiche e illustrate che accompagneranno la tua fantasia anche in vacanza, per momenti incantevoli e indimenticabili.

Libri per l’estate che contribuiscono a non annoiarsi mai in vacanza. Le storie diventano le protagoniste della fine della scuola e l’inizio delle vacanze, bambini e genitori si trovano davanti a uno dei momenti più belli, e più delicati, dell’anno: l’estate. Niente compiti, niente sveglie all’alba, ma anche un sacco di tempo libero da riempire con qualcosa che nutra la mente e il cuore. E cosa c’è di meglio, allora, di una bella storia? Una di quelle capaci di trasportare i piccoli lettori in mondi incantati, tra animali parlanti, mappe segrete e creature fatate, ma anche di regalare sorrisi e domande che restano.

Vi consigliamo libri illustrati e magici, perfetti per bambini che hanno appena concluso la scuola primaria e si apprestano a vivere le giornate estive tra merende sotto l’ombrellone e lunghi pomeriggi in cerca d’avventure. Tutti hanno una cosa in comune. accendono la fantasia e la tengono accesa, anche lontano dai banchi di scuola.

Se siete mamme, zie, papà o semplici appassionati di letteratura per l’infanzia, questi titoli potrebbero essere la chiave per regalare ai più piccoli un’estate da ricordare. Perché leggere in estate non è solo un buon esercizio, ma una magia silenziosa che accompagna la crescita.

Libri per l’estate: storie da leggere per non annoiarsi mai

Che si tratti di un vecchio libro scovato in biblioteca o di una nuova uscita in libreria, ogni storia può diventare un piccolo amuleto per l’estate. Le letture che abbiamo proposto non solo intrattengono, ma stimolano l’immaginazione, l’empatia e la curiosità: ingredienti fondamentali per affrontare con entusiasmo ogni nuovo anno scolastico… o semplicemente per godersi una vacanza a occhi spalancati sul mondo.

Per i bambini, leggere d’estate non dovrebbe mai essere un obbligo, ma un piacere: una tappa segreta nel loro personale viaggio. E per gli adulti che li accompagnano, è un’occasione preziosa per condividere momenti silenziosi, risate, emozioni e magari, chissà, anche per riscoprire un po’ di quella meraviglia dimenticata che solo la letteratura per l’infanzia sa regalare.

Greenwood. La strega Urania

Cosa succede se il bosco diventa un universo incantato, abitato da creature adorabili e attraversato da misteri antichi come la terra? Greenwood. La strega Urania è il primo volume di una serie illustrata che si preannuncia come una delle più ambiziose e poetiche degli ultimi anni. Un viaggio tra fiaba, ecologia e scoperta, capace di parlare al cuore dei bambini ma anche alla meraviglia dei lettori adulti.

Ambientato nel villaggio di Greenwood, il racconto si snoda attorno alla figura di Urania, una strega saggia e benevola che custodisce la memoria del bosco e ne ascolta le voci. Attorno a lei si raduna un gruppo di piccoli animali antropomorfi, tra cui conigli, gufi, cervi, ragni e creature ibride, uniti dalla voglia di imparare, ascoltare e… partecipare al Grande Concorso di Pasticceria! Ma la sfida è tutt’altro che banale: dovranno cucinare da soli, usando solo ingredienti vegetali e provenienti dalla natura. E sarà proprio la conoscenza del bosco, appresa attraverso Urania, a guidarli.

Illustrato magistralmente da Florent Sacré, con le sue tavole luminose e fiabesche, e impreziosito da inserti enciclopedici firmati da Giovanni Rigano, il libro si presenta come un vero e proprio oggetto d’arte editoriale. Ogni pagina è un piccolo incanto, che alterna narrazione, didattica e visual storytelling con armonia impeccabile.

Greenwood è più di un libro: è un invito a rallentare, osservare, ascoltare. Un richiamo gentile e potente all’educazione ambientale attraverso lo stupore e l’immaginazione. E mentre i piccoli protagonisti esplorano il bosco, chi legge riscopre il valore della lentezza, della cura, del vivere in armonia con la terra.

Lo sapevi che ogni volume della serie Greenwood sarà affidato a un illustratore diverso, creando così un vero e proprio “ciclo delle stagioni visive”? Una sfida artistica rara nell’editoria per ragazzi, che rende il progetto una collezione preziosa da seguire e collezionare.

 

Greenwood – il concorso vol 2

Il Club del Sabato, che più che un semplice gruppo sembra una piccola società segreta di esploratori dal cuore tenero, si lancia in una sfida che unisce gastronomia, avventura e gioco di squadra: il concorso di pasticceria del villaggio. Ma non è un concorso qualsiasi: le regole impongono di usare ingredienti naturali (verdure, legumi e qualcosa che provenga da un albero), da trovare esclusivamente nella foresta e senza l’aiuto di alcun adulto. La Coppa della Torta d’Oro è un premio ambito, ma il vero trofeo sarà, come spesso accade nelle migliori storie per ragazzi, il percorso fatto insieme.

Nel corso delle 48 ore a disposizione, i membri del Club si confrontano non solo con la natura ma con la propria crescita: errori, tentativi, intuizioni, piccole rivalità e gelosie. L’antagonista perfetta è la ranocchia Moss, sfacciata e sempre un passo avanti, il cui personaggio regala dinamismo e tensione a una trama che scorre con naturalezza e ritmo.

Vanilla, con la sua idea geniale, diventa la mente del gruppo, ma ciascun personaggio brilla per una qualità unica: Moon la pipistrella timida ma coraggiosa, il ragno Shadow con la sua rete di idee, i gemelli Snow e Winter con la loro dolcezza unita alla perseveranza. Non è difficile vedere in ciascuno di loro uno specchio delle emozioni infantili: la paura del fallimento, l’entusiasmo dell’ignoto, l’ansia di dimostrare il proprio valore.

L’albo offre anche momenti di riflessione delicata. Il bosco diventa il luogo simbolico dove ogni personaggio, letteralmente e metaforicamente, deve “raccogliere ciò che serve” per costruire qualcosa di bello. E lo fa sbagliando, cercando, interrogandosi.

Le illustrazioni di Jérémie Almanza sono, ancora una volta, straordinarie. Con uno stile che rimanda al miglior Beatrix Potter ma con una pennellata più notturna, gotica e moderna, ogni pagina è un’opera d’arte a sé stante. La cura per i dettagli, le texture, i giochi di luce, i rimandi al folklore e alla botanica trasformano il libro in un’esperienza sensoriale prima ancora che narrativa.

Non meno affascinanti sono le pagine enciclopediche firmate da Giovanni Rigano, che arricchiscono il volume con un tono quasi documentaristico: erbe, ortaggi e alberi vengono descritti con un misto di scientificità e immaginazione, offrendo una lettura parallela perfetta per i bambini più curiosi, e per i genitori che vogliano usare il libro come ponte verso esplorazioni reali nella natura.

 

Il giardino magico. Sei gattini sotto l’acero

Tra pagine delicatamente illustrate e atmosfere che profumano di primavera, Il giardino magico è un piccolo incantesimo che parla a tutte le età. Yasuko Ambiru ci regala una storia sospesa tra fiaba e formazione, dove la natura diventa luogo di trasformazione e i gattini compagni d’anima, pronti a insegnarci qualcosa di essenziale: prendersi cura è un atto rivoluzionario.

Jarett, abituata a una vita senza radici, riceve un’eredità inaspettata: la villa di una strega leggendaria, Topazia. Non un castello scintillante, ma una casa in rovina, con un giardino che ha dimenticato i colori. Inizia così una storia di resilienza, di fiducia, di magia silenziosa che cresce come un seme nel cuore della protagonista. Accanto a lei, sei gattini teneri e birichini che, come in ogni fiaba che si rispetti, non sono affatto semplici animali domestici, ma custodi di una saggezza più antica del tempo.

Con illustrazioni che avvolgono come un abbraccio e una scrittura limpida, Il giardino magico si propone come un libro terapeutico, capace di trasmettere messaggi di coraggio, cura e scoperta di sé senza mai forzare il tono. È un racconto che invita a rimanere, ad ascoltare, a coltivare. Perché a volte, il luogo dove si cresce davvero è quello in cui si impara ad amare ciò che ci circonda, anche se è coperto di spine, anche se fa un po’ paura.

La serie è un successo in Giappone, dove i piccoli lettori hanno eletto i sei gattini a veri e propri compagni d’avventura. Ogni volume introduce nuovi misteri del giardino, legati alle stagioni e ai fiori, con riferimenti alla botanica e alla spiritualità della natura. Un piccolo mondo illustrato da collezionare… e da proteggere.

 

Il giardino magico. Sei gattini e una tazza di té

Nel secondo volume della serie Il giardino magico, Yasuko Ambiru ci accompagna in un altro piccolo incantesimo, dove il profumo della lavanda e il tintinnio delle tazze da tè diventano metafore di cura, pazienza e rinascita. Se nel primo libro avevamo visto Jarett varcare la soglia della villa ereditata da Topazia, qui la giovane protagonista è pronta a mettersi alla prova: il giardino è rifiorito, i gattini sono sempre accanto a lei, ma il villaggio sembra ancora distante, diffidente.

Con un tratto raffinato e una narrazione che sa dosare umorismo e malinconia, Ambiru disegna una nuova tappa nel percorso di formazione di Jarett. Non è una vera strega, almeno non secondo i canoni tradizionali,  ma possiede qualcosa di altrettanto potente: la tenacia dell’ascolto, la gentilezza come pratica quotidiana. La prima cliente arriva inaspettata, come spesso accade nelle storie vere: una donna sofferente che rappresenta la possibilità di conquistare finalmente fiducia attraverso l’empatia e la conoscenza delle erbe.

I sei gattini, teneri e pasticcioni, non sono solo spalle comiche o figure decorative: ciascuno di loro incarna un’emozione, un modo diverso di osservare e affrontare il mondo. Attraverso loro, la narrazione restituisce ai più piccoli, e ai grandi che li leggono, un messaggio profondo: le differenze non sono ostacoli, ma risorse da valorizzare.

La tazza di tè non è solo un dettaglio illustrato: nel Giappone contemporaneo, il rito del tè viene spesso utilizzato nelle storie per bambini per introdurre i concetti di pazienza, gratitudine e connessione. Questo secondo volume approfondisce infatti anche il valore dell’attesa e dell’ospitalità come forme di magia quotidiana. Un libro che profuma di lavanda, ma anche di coraggio.

 

Max e Nigel

Antonio Manzini, celebre per i suoi noir, cambia registro ma non smette di sorprendere: Max e Nigel è un romanzo per ragazzi che mescola avventura, ironia e tenerezza con la consueta maestria narrativa dell’autore. Due protagonisti indimenticabili, un gruppo di amici uniti più dalle sconfitte che dai successi, e una scuola che è teatro di piccole grandi imprese quotidiane.

Max Pagani ha undici anni, la lingua veloce e la capacità innata di cacciarsi nei guai. Nigel è il suo migliore amico: insieme a Wheng e Roberto formano i “4 desperados”, non certo i ragazzi più popolari della scuola, ma di certo i più autentici. È nelle loro imprese quotidiane,  tra presidi severi, misteri da risolvere e furti da smascherare, che il lettore ritrova il sapore dell’amicizia vera, quella che consola e resiste, anche quando il mondo sembra remare contro.

Manzini costruisce una storia che diverte e commuove, senza mai cadere nel cliché o nella morale a buon mercato. L’ironia intelligente e l’occhio attento per il linguaggio giovanile rendono le voci dei protagonisti credibili, vive, immediate. Ma è soprattutto il modo in cui vengono raccontate la diversità, l’insicurezza e il bisogno di appartenenza a fare di questo romanzo qualcosa di più: un inno dolce e scanzonato alla resilienza dell’infanzia.

Antonio Manzini ha dichiarato che Max e Nigel è nato dall’urgenza di raccontare cosa significhi crescere oggi, tra pressioni familiari, aspettative scolastiche e un mondo che corre troppo veloce. “I desperados”, come li chiama, non sono eroi perfetti, ma bambini veri: fragili, testardi, affamati di attenzione. E forse, proprio per questo, indimenticabili.

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