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Lettera ad un uomo respinto

Ispirata da fatti di cronaca sempre piรน frequenti. L'immagine che ho scelto รจ un dipinto di Edvard Munch, dal titolo 'Separazione'

Ispirata da fatti di cronaca sempre più frequenti. L’immagine che ho scelto è un dipinto di Edvard Munch, dal titolo "Separazione"

Lettera ad un uomo respinto

Uomo… tu dici di amare una donna, ma lei non ricambia e ti respinge, o forse ti amava, ma ora non più. Ed ecco che la giudichi ingrata e disprezzatrice.

Invece io credo che chi respinge l’amore, o chi cessa di amare, andrebbe compreso e non gudicato, in alternativa lasciato in pace e non costretto o ricattato oppure tormentato. Tra le mie poche certezze ve n’è una, cioè che l’amore o lo si sente oppure no e non ci sono colpe.
Tu non ne hai, lei neanche. Semplicemente capita, e fartene una ragione è necessario, lo sai ? Anche se ti costa e ti brucia.

Rifletti su questo: se pensi che il tuo cuore sia un universo fatto di sensibilità, perchè non accetti che anche il cuore della donna che dici di amare, sia anch’esso un universo ? L’amore è anche comprensione e rispetto della libertà dell’altro, questo è essenziale.

La tua sensibilità non è la sensibilità per eccellenza, è solo la tua, ma devi renderti conto che non esisti solo tu.
E allora fermati, affronta questa diversità, non è facile, ma fallo e poi cerca di accettarla. Provaci almeno.
Ti si sente spesso parlar di verità di sentimenti e ora nei fatti la respingi ? Perchè ? Semplicemente, ora la faccenda ti tocca, tu sei dentro questa faccenda. Peggio ancora: tu sei l’intera faccenda, perchè quella donna non vuole essere amata da te.

E tu come tanti, professi sincerità a destra e a manca, ma adesso che sei tu a riceverla, non ti piace affatto.
Chiarito ciò, a questo punto tu cosa scegli ? Ti arrendi all’evidenza oppure insisti e pesti i piedi fino a quando (forse) lei non ti concederà, sicuramente per pietà, una qualche parvenza d’amore ? A questa domanda penso che dovrai rispondere da solo.

Ma che ti piaccia o no, l’amore non lo si può pretendere e tanto meno elemosinare. L’amore c’è, oppure no.
E allora non la ossessionare, lasciala andare, l’amore non è distruzione, non deve fare male.
E se anche nessuno dovesse riuscire a fermarti, dopo che le farai del male, lei continuerà a non amarti e tu dimostrerai soltanto una cosa: di non averla mai amata, ma solo desiderata e pretesa, come orpello della tua vanità.

Claudia Magnasco, Lettere e riflessioni

 

3 luglio 2013

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