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Le 10 amicizie più belle della letteratura

Da Sherlock Holmes e Watson a Huckleberry Finn e Tom Sawyer, ecco le dieci amicizie più forti e sincere che hanno appassionato i lettori di tutti i tempi

Capita spesso che le storie dei libri che tutti ricordano siano storie d’amore – tra passioni a lieto fine come quella raccontata in Orgoglio e pregiudizio, e tragedie come in Anna Karenina. Cosa dire, però, delle amicizie letterarie tra uomini? Nel nuovo secolo è stata coniata una parola apposita per definirle, “bromance”, nonostante questi rapporti siano vecchi di secoli, soprattutto per ciò che riguarda i romanzi.

Ve ne proponiamo dieci. Le dieci amicizie con la A maiuscola, talmente forti da superare qualunque difficoltà, e capaci anche di sopravvivere al passare del tempo, grazie alla memoria collettiva e al favore dei lettori.

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Sherlock Holmes e Watson (Sherlock Holmes, Sir Arthur Conan Doyle)

Nel corso della storia i due personaggi condividono l’appartamento per un periodo, ma il rapporto solido tra loro è per sempre. Watson, un uomo calmo e per certi versi passivo, è una perfetta controparte per il più dominante e talvolta intrattabile detective. Non ci dimentichiamo, poi, che è proprio il medico veterano di guerra a documentare e mettere per iscritto i successi di Holmes, senza mai lamentarsi troppo del fatto di venire spesso messo in ombra. Quello che si definisce un vero amico!

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Harry Potter e Ron Weasley (Harry Potter, JK Rowling)

Come dicevamo sopra, stare vicini a una persona famosa e sempre sotto i riflettori è tutt’altro che un compito facile. Ron porta questo peso sulle spalle fin dal primo libro della saga, cedendo di tanto in tanto alla gelosia nei confronti del successo dell’altro, ma tutto sommato comportandosi molto bene con Harry. Il fatto che, da adulti, questi migliori amici di infanzia siano ancora uniti come un tempo è la miglior dimostrazione della forza del loro legame.

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Frodo e Sam (Il Signore degli anelli, JRR Tolkien)

Esiste un amico migliore da avere accanto nel momento del bisogno di Sam? Sam si prende cura di Frodo durante il viaggio verso Mordor, cucinando, portando i bagagli, sorvegliandolo. Anche quando l’amico lo caccia in malo modo, lui non si arrende. Torna sui suoi passi e lo slava dagli orchi. Detta così, Sam sembra infinitamente migliore rispetto all’altro Hobbit. Giustifichiamo Frodo solo perché le sue azioni sono falsate dal fatto di portare un peso enorme come quello dell’anello.

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Sal e Dean (Sulla strada, Jack Kerouac)

A ben guardare, la storia di Kerouac è una cronaca fedele di questa amicizia ossessiva che lega Dean e Sal. I due sono talmente presi da loro stessi e dai loro desideri che riescono a stento a occuparsi di altro. Anche quando Sal pronuncia la frase: “Le sole persone adatte a me sono i pazzi” è proprio al suo amico che sta pensando. Ed è sempre a Dean che va il suo ultimo pensiero, pensiero su cui si chiude il libro e il circolo. Un’amicizia che si muove per l’America, un’amicizia che porta a mal tollerare qualsiasi altra cosa.

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Achille e Patroloco (Iliade, Omero)

Una delle coppie di amici della letteratura più famosa di sempre. Achille, burbero e superbo con tanti, è protettivo nei confronti del più giovane. Il legame che unisce i due guerrieri achei è talmente forte che quando Patroclo muore sotto i colpi del troiano Ettore, Achille mette da parte il suo orgoglio e la sua promessa di non scendere più in campo e imbraccia le armi per vendicarlo. Tanti combattono per la gloria – Achille in primis – ma in questo scontro decisivo, lui combatte solo per amicizia e per vendicare l’altro.

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Eurialo e Niso (Eneide, Virgilio)

Se Achille e Patrloco sono gli amici per eccellenza della letteratura greca classica, Eurialo e Niso lo sono di quella latina. Uniti in vita da un rapporto profondo, i due guerrieri troiani affrontano uniti anche la morte. Nel tentativo di raggiungere Enea, i due giovani sfidano la sorte cercando di attraversare l’accampamento nemico di notte. Eurialo viene ucciso dalla spada di Volcente e Niso, che non è riuscito a salvarlo, morirà a sua volta, non prima però di averlo vendicato.

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Athos, Porthos e Aramis (I tre moschettieri, Alexander Dumas)

‘Uno per tutti, tutti per uno”, la formula per eccellenza dell’amicizia che è impegno reciproco e unione di intenti. Come dire: o siamo tutti d’accordo o siamo tutti d’accordo. C’è bisogno di aggiungere altro?

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Huckleberry Finn e Tom Sawyer (Le avventure di Tom Sawyer, Mark Twain)

Pensiamo a Tom e Huck quando pensiamo all’amicizia giovanile, a quella che si instaura tra ragazzi. Un rapporto cementato dalle birichinate, dalle lotte contro gli adulti e dai giochi.

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Pip and Herbert (Grandi speranze, Charles Dickens)

Se il buongiorno si vedesse solo dal mattino, questi due personaggi, che al primo incontro da bambini fanno a botte, avrebbero dovuto odiarsi per la vita. Invece, Pip ed Herbert da grandi diventano grandi amici. Non solo vivono insieme, ma fanno tutto insieme. Pip garantisce all’altro una sorta di lavoro, così che Herbert non deve sentirsi in colpa. Da parte sua, Hernert cerca di aiutare Pip a far fuggire un evaso dalla città. Cos’altro dovrebbe fare un amico?

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Santiago e Manolin (Il vecchio e il mare, Ernest Hemingway)

Non serve che le persone abbiamo la stessa età, per essere amici. Quello tra il vecchio pescatore Santiago e il suo apprendista Manolin è uno dei rapporti più solidi e profondi della letteratura. Nonostante il divieto dei genitori e le prospettive non proprio rosee, il ragazzo alla fine decide di tornare a pescare con Santiago. Amicizia è anche voler stare insieme nonostante tutto, o no?

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