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“Sulla strada” di Jack Kerouac, un libro sulla libertà

Il libro “Sulla strada” di Jack Kerouac è un inno alla libertà in tutti i sensi. Un libro pregno di significati che si comprendono nel tempo

“Sulla strada” è un romanzo nato on the road, come dice il titolo stesso, e racconta le esperienze di viaggio fatte da Sal Paradise (Jack Kerouac) e Dean Moriarty (Neal Cassady) lungo le infinite strade degli Stati Uniti. Scritto nel 1951 e pubblicato per la prima volta nel 1957, “Sulla strada” vuole far conoscere alle persone il vero significato di libertà e può essere considerato il manifesto della Beat Generation.

“Sulla strada”, la trama

Il romanzo, costruito in cinque parti e scritto sotto forma di episodi, è ambientato alla fine degli anni Quaranta e descrive i giovani del movimento culturale della Beat Generation, in viaggio su tutto il vasto territorio statunitense. Sal Paradise, pseudonimo di Jack Kerouac, è il protagonista e narratore di una serie di viaggi in autostop, in auto e in autobus, della famosa società Greyhound. Sal è uno studente cresciuto nell’Est che ha aspirazioni letterarie e conosce Dean Moriarty a New York. I due si mettono in viaggio, animati da una infinita ansia di vita e di esperienza. Romanzo dell’amicizia e delle difficoltà dell’amore, della ricerca di sé, del desiderio di appartenenza e del bisogno di rivolta.

Il viaggio sinonimo di libertà

Il viaggio, dunque, come metafora di libertà e di conoscenza ma anche di rivolta verso una società che riconosce l’individuo unicamente come lavoratore e consumatore. Il viaggio come esplorazione di paesaggi immensi, di enormi metropoli, in un periodo, quello post-bellico, di grande incertezza. Il viaggio come scoperta di un sé interiore, sperimentazione dell’altro, del sesso e dei legami di amicizia. “Sulla strada” è la celebrazione dell’esistenza e la felicità improvvisa, la curiosità della scoperta, l’entusiasmo per le nuove conquiste sono possibili attraverso la consapevolezza costante della fugacità dell’attimo. l’introspezione che il viaggio suscita è il vero centro del romanzo: ogni eccesso che possa sganciare dalle sovrastrutture è stimolo per la ricerca di sé.

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La Beat Generation

Il romanzo è anche un manifesto di rivolta, di opposizione all’idea di quell’America più bigotta e intollerante: non a caso “Sulla strada” è considerato uno dei testi cardine della beat generation, di cui Kerouac e Cassady fecero parte insieme ad altri noti scrittori quali, per esempio, Allen Ginsberg, William Burroughs, Gregory Corso e Lawrence Ferlinghetti. La Beat Generation è il movimento culturale, nato nel corso degli anni Cinquanta, che contesta lo stile di vita borghese americano e i valori del capitalismo opponendovi la ricerca della libertà, la sperimentazione di droghe, la sessualità e l’introspezione religiosa di tipo orientale

Jack Kerouac

Nato a Lowell il 12 marzo 1922 e morto a St. Petersburg il 21 ottobre 1969, Jack Kerouac è stato uno scrittore, poeta e pittore statunitense. È considerato uno dei maggiori e più importanti scrittori statunitensi del XX secolo, nonché “padre del movimento beat”, perché nei suoi scritti esplicitò le idee di liberazione, di approfondimento della propria coscienza e di realizzazione alternativa della propria personalità relative a un gruppo di poeti statunitensi che venne chiamato Beat Generation. Fu Kerouac a coniare il termine beat, con intento religioso e non politico-contestatario, come lo fu invece per la maggior parte degli scrittori legati al movimento beat. Beat per lo scrittore era l’equivalente di “beato”.

 

 

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