MILANO – Per noi oggi è del tutto normale l’idea di entrare in una libreria, sfogliare qualche volume e decidere se acquistare o meno. Però, fino a pochi secoli fa, un’idea del genere non era normale per niente. Se le cose stanno così lo dobbiamo a James Lackington, che per primo permise ai clienti di sfogliare i libri senza comprarli e vendette i libri usciti da un certo periodo di tempo a prezzo scontato. A raccontarlo è Ilpost, che ha ripreso un articolo del sito Literary Hub.
IL CALZOLAIO CHE VENDE LIBRI – Lackington è nato nel 1746 in una famiglia modesta. Non va a scuola ma diventa presto apprendista di un calzolaio. Fin da giovane, però, riserva ai libri una particolare attenzione tanto da imparare a leggere da autodidatta. Quando nel 1774 apre a Londra il suo primo negozio vende sia scarpe che libri. In quel periodo i libri costava molto e i negozianti puntavano a vendere pochi libri a un alto prezzo. Lackington invertequesta tendenza, decidendo di non mandare al macero i libri in surplus per far aumentare il prezzo dei rimasti (azione che era la prassi) ma di venderli a prezzo più basso. Così facendo, il libro diventa un bene più accessibile e diffuso.
IL TEMPIO DELLE MUSE – Nel 1794 a Londra, in Finsbury Square, Lackinton col socio Robert Allen apre “The Temple of the Muses” (Il tempio delle muse), la libreria per la quale è famoso. All’entrata, una placca riporta una frase significativa: “La libreria più economica del mondo”. Una libreria che nel giro di breve tempo diventa un luogo estremamente frequentato, grazie alle sue dimensioni fuori dall’ordinario e all’incredibile quantità di volumi che presentaa al pubblico. Distribuita su quattro piani, la libreria ha vetrine che coprono circa 40 metri. A frequentarla abitualmente, tra gli altri c’è il poeta John Keats.
FUOCO – James Lackington vendette la Temple of the Muses a un suo cugino e poi si mise a fare il predicatore metodista fino alla sua morte, nel 1815. La libreria bruciò in un incendio nel 1841 e non venne mai ricostruita.