“La soluzione è sempre un gatto”: il nuovo fantastico romanzo-gioia di Ishida Syou che scalda il cuore

12 Luglio 2025

Scopri La soluzione è sempre un gatto di Ishida Syou: un romanzo dolce e sereno sulla clinica felina che cura anima e misteri. Novità estate 2025!

“La soluzione è sempre un gatto”: il nuovo romanzo-gioia di Ishida Syou che scalda il cuore

Dopo il successo internazionale di “Un gatto per i giorni difficili” – tradotto in 30 paesi – torna la scrittrice giapponese Ishida Syou con “La soluzione è sempre un gatto” (Rizzoli). Un sequel nato dall’immaginazione “a distanza”, dice l’autrice: “Io, regina dei gatti, non ne ho mai avuto uno”.

“La soluzione è sempre un gatto”: il nuovo romanzo-gioia di Ishida Syou che scalda il cuore

Eppure, è proprio da qui che nasce la forza di questa saga: dal desiderio di colmare un vuoto raccontando il potere ricostituente degli animali, in particolare dei felini.

“La soluzione è sempre un gatto”: il nuovo romanzo-gioia di Ishida Syou che scalda il cuore

Per chi non ha letto il primo volume, la saga funziona benissimo anche da standalone. Seguiamo le vicende di una clinica d’avanguardia a Kyoto: un luogo dove i gatti, oltre a ricevere cure, diventano “prescrizioni” per guarire cuori e menti inquiete . In questo secondo volume, la clinica affronta nuovi casi – gattesche e umane – tra delicatezza, humor e quel pizzico di mistero felino che rende l’atmosfera sospesa, rassicurante e… terapeutica.

Nessun gatto qui parla o vola. Eppure c’è un che di misterioso nel modo in cui questi animali agiscono sui destini di chi li incontra. O, meglio, di chi ha bisogno di incontrarli.

Nel nuovo romanzo di Ishida, ogni capitolo sembra ruotare attorno a un piccolo caso, a una vita che si incrina o si riassesta, a una storia che prende corpo tra una visita veterinaria e l’altra. Non ci sono colpi di scena roboanti, e nemmeno drammi strappalacrime. Il ritmo è quello delle giornate d’estate, calde e pigre, dove i pensieri possono decantare.

E forse è proprio questo che rende la lettura così confortante: la lentezza e la semplicità con cui l’autrice restituisce senso ai dettagli .

L’arte di scrivere senza aver avuto il piacere di conoscere

C’è qualcosa di sorprendente nel sapere che Ishida Syou, regina delle storie feline, non ha mai avuto un gatto. Lo confessa con tenerezza, spiegando come l’immaginazione — quella vera, profonda, che nasce dalla mancanza — le abbia permesso di costruire un mondo credibile, pieno di empatia, dove ogni gesto del gatto è preciso, verosimile, anche per chi con i gatti vive ogni giorno.

È un invito, in fondo, a ricordare che per scrivere bene non serve aver vissuto tutto. A volte, basta averlo desiderato con abbastanza forza.

“La soluzione è sempre un gatto” non è solo una carezza, è anche una forma di resistenza dolce. In un tempo in cui la narrativa corre verso il thriller psicologico, la distopia, il colpo di scena a tutti i costi, Ishida sceglie il tono minore. E proprio come accade con i gatti, bisogna fermarsi, fare silenzio e lasciare che la storia venga a noi.

È un romanzo che si legge in modo circolare: non si consuma, si attraversa. Quando si chiude l’ultima pagina, non si ha l’impressione di aver finito una storia, ma di aver abitato un luogo. Un po’ come accade nei romanzi di Banana Yoshimoto o nelle serie più intime di Keigo Higashino: l’atmosfera è più importante della trama. Il senso profondo si trova tra le righe.

Un libro perfetto da portare in vacanza

C’è un motivo per cui “La soluzione è sempre un gatto” sembra fatto apposta per l’estate: è un romanzo che si può leggere anche solo per mezz’ora al giorno, lasciandolo decantare. Non ha bisogno di attenzione assoluta, ma la ricompensa è grande: ogni scena offre un piccolo sollievo, un sorriso, a volte una lacrima, ma sempre con delicatezza.

È uno di quei libri che si prestano a essere letti in veranda, con il sole che filtra tra le tende, o durante un pomeriggio lento sotto l’ombrellone. E che, una volta terminati, si prestano anche a essere regalati.

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