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“La reputazione”, il romanzo di Ilaria Gaspari che indaga apparenze e identità

Arrivato in libreria il 5 marzo, “La reputazione” è il nuovo romanzo con cui Ilaria Gaspari indaga il ruolo delle apparenze e delle calunnie nella vita di noi esseri umani.

Cosa succede quando l’apparenza e l’identità di mescolano con la menzogna, i pregiudizi e le calunnie? In quale misura l’immagine che gli altri hanno di noi influenza la nostra vita? Con il suo “La reputazione”, Ilaria Gaspari approfondisce un tema profondo e complesso raccontando una storia intrigante che collega l’Italia e la Francia. Silvia Grassi l’ha intervistata per Libreriamo.

“La reputazione” di Ilaria Gaspari

La sinossi

Nella Roma degli anni Ottanta, la boutique Joséphine è un angolo di Parigi nel cuore dei Parioli: gli affari vanno a gonfie vele grazie al fiuto della proprietaria, Marie-France, che accoglie le clienti con il suo seducente accento francese.

Il suo entusiasmo contagia l’indecifrabile socio Giosuè e le tre ragazze che lavorano per lei, ansiose di conquistarsi libertà e indipendenza. Tra loro Barbara, eterna laureanda in filosofia arrivata in negozio per caso, pronta a lasciare che Marie-France le insegni a vivere.

Imparerà da lei che la moda è tutt’altro che una faccenda frivola: è un rito, un gergo, un sogno, un segreto… Per chi come Marie-France ne ha fatto una missione, è un antidoto al dolore, all’angoscia di scomparire, ai cambiamenti che il tempo infligge.

Tutto procede per il meglio, finché Marie-France non ha un’idea che si rivelerà catastrofica: aprire una linea per adolescenti. Giorno dopo giorno, la superficie della serenità apparente comincia a incrinarsi. Compaiono strani messaggi in codice, minacce, e intorno alla boutique si diffonde una calunnia infamante che non risparmia nessuno.

Le voci serpeggiano e nel quartiere cresce l’ostilità verso Marie-France e i suoi. Una ragazzina scompare: c’è una relazione con quel che si dice in giro? Con una prosa capace al tempo stesso di profondità e leggerezza, Ilaria Gaspari indaga sul rapporto tra apparenza e identità, sul peso della maldicenza e sulla difficile conquista della maturità.

Cosa succede quando la diffidenza inquina lo sguardo, quando i confini fra le colpe e i pettegolezzi si fanno labili, quando fidarsi significa rischiare? Barbara non è pronta a scoprirlo, forse non è pronta a diventare adulta, eppure non avrà scelta.

Un romanzo originale

Leggendo la sinossi de “La reputazione” ci si rende subito conto del fascino che permea il nuovo libro di Ilaria Gaspari.

La storia è intrigante di per sé: un’affascinante donna francese che lascia Parigi e ricrea il suo rifugio nella “Roma bene” in un periodo, gli anni ‘80, in cui essere una donna libera – di lavorare ed essere indipendente – non è ancora scontato, un’intraprendenza che conquista gli altri personaggi che gravitano intorno alla protagonista; la moda, vista come uno strumento di emancipazione ed espressione del sé; poi l’idea luminosa, il cambiamento, lo stravolgimento e il mistero che collega la storia individuale di Marie-France alla storia di una giovane scomparsa.

Ne “La reputazione”, gli ingredienti per una ricetta interessante ci sarebbero già tutti. E invece Ilaria Gaspari si spinge oltre, ancora più lontano, offrendo ai lettori e alle lettrici, attraverso la storia di Marie-France, l’occasione di riflettere su concetti fondamentali quali le apparenze, i pregiudizi, le immagini e le identità, le calunnie e le menzogne.

Argomenti, insomma, che hanno tanto a che vedere con la costruzione del sé e la maturazione.

L’ispirazione per “La reputazione”

In effetti, con la sua prosa originale, fresca e capace di alternare profonde riflessioni a momenti di leggerezza assoluta, “La reputazione” e la sua autrice intendono in primo luogo indurci all’indagine psico-filosofica del binomio apparenza-identità.

L’ispirazione per “La reputazione” nasce proprio da questa volontà e da un libro, regalatole otto anni fa, dal suo compagno. Lo ha raccontato l’autrice all’interno di un post, pubblicato sul suo profilo Instagram per annunciare l’arrivo del romanzo, ma anche nel corso dell’intervista:

Insomma ora ecco questo libro, che non avrei mai scritto (di questo sono proprio sicura) se non fosse stato per la persona che in questi otto anni mi ha insegnato a essere felice senza conteggi e che mi conosce meglio di quanto mi conosca io, e un giorno d’estate di forse tre anni fa mi parlò di una leggenda metropolitana che secondo lui mi sarebbe piaciuta.

Mi regalò un libro, un’inchiesta sociologica su quella leggenda. Il libro si intitolava “La rumeur d’Orléans” e l’aveva scritto nel ’69 Edgar Morin.

Era la scintilla che cercavo, perché da molto tempo avevo in mente un romanzo sulle apparenze, le voci, le calunnie, e la storia di quella calunnia di tanti anni fa, che avrei poi ripreso e spostato e reinventato, ha cominciato presto a ossessionarmi.

Chi è Ilaria Gaspari

L’autrice de “La reputazione” è nata a Milano. Ha studiato Filosofia e, dopo aver conseguito la laurea alla Scuola Normale Superiore di Pisa, ha ottenuto un dottorato di ricerca alla Paris I Panthéon-Sorbonne.

La sua vita è divisa fra l’Italia e la Francia, così come il suo cuore: uno dei suoi progetti più interessanti è il podcast “Chez Proust”, con cui fa scoprire il mondo della Recherche ai lettori, intervistando su strada i francesi alla scoperta dell’immagine che essi hanno di Proust.

Stralci di testo e interviste a esperti costellano l’intero podcast, che è davvero un gioiellino per chi è appassionato di lettura o semplicemente è incuriosito dal romanzo più lungo del mondo.

Ilaria Gaspari ha esordito in narrativa nel 2015 con “Etica dell’acquario” per Voland, a cui è seguito per Sonzogno “Ragioni e sentimenti”. Ha pubblicato anche con Einaudi.

Uno dei suoi più grandi successi è “Vita segreta delle emozioni”. “La reputazione” è edito da Guanda. Per la Scuola Holden tiene dei corsi di scrittura creativa. Collabora anche con diverse testate giornalistiche.

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