Sei qui: Home » Libri » “La porta”, Georges Simenon torna negli scaffali delle librerie italiane

“La porta”, Georges Simenon torna negli scaffali delle librerie italiane

Edito nel 1962 in lingua francese, "La porta" di Georges Simenon approda per la prima volta nelle librerie italiane per Adelphi.

È del 1962 l’edizione originale de “La porta“, il romanzo con cui Georges Simenon è tornato nelle librerie italiane lo scorso mese. Un libro che, ancora una volta, ci porta nell’universo di uno scrittore senza eguali, che è stato capace di dare vita ad autentici capolavori in poche settimane. “La porta” è il libro perfetto da leggere in queste settimane se ami la tensione e la riflessione psicologica. La narrazione inizia proprio in un caldo, afoso, mese di luglio.

“La porta” di Georges Simenon

La sinossi

«Era possibile che per tutti quegli anni lei fosse stata felice con lui, e che lo fosse ancora?». Stenta a crederlo, Bernard Foy, e non solo perché ha perso entrambe le mani saltando su una mina e non si sente più un vero uomo, ma perché di uomini sua moglie Nelly, che del proprio passato non gli ha nascosto nulla, ha sempre avuto bisogno.

Da vent’anni loro due si amano con lo stesso trasporto e la stessa urgenza di quando si sono conosciuti. Eppure Bernard, che passa le sue giornate a spiare le vite degli altri dalla finestra, ad ascoltare i rumori del palazzo e del quartiere, e soprattutto ad aspettare che lei torni dal lavoro, è tormentato dalla gelosia per la vita, di sicuro «più animata, più appassionante», che la moglie conduce fuori casa, e dal bisogno di sapere in ogni momento dove lei sia e che cosa stia facendo: tanto che la sua assenza gli provoca un acuto malessere fisico.

Un malessere che è sensibilmente peggiorato da quando Nelly sbriga piccole commissioni per un giovane illustratore che la poliomielite ha inchiodato su una sedia a rotelle e che si è trasferito al primo piano del loro stesso palazzo. E poi, nonostante l’età, lei sembra ogni giorno «più bella, più desiderabile», il che colma Bernard di un’insostenibile angoscia: come non sospettare che si tratti di quella «luce particolare» che emana dal volto di una donna innamorata?

A poco a poco, Bernard non farà altro che pensare alla porta dell’appartamento del primo piano, dove lui non è mai entrato, che non è mai riuscito neanche a intravedere… Nessuno come Simenon è capace di compiere, trascinando con sé il lettore, una simile, implacabile discesa nella mente di un uomo dominato dalle sue ossessioni – ossessioni che non potranno che portare a un epilogo fatale.

La porta, la finestra, l’incomunicabilità 

Il protagonista del romanzo di Simenon è Bernard, un uomo che, privato di una parte fondamentale del corpo, che rende possibile il contatto con l’atro da sé – le mani -, decide di allontanarsi, di chiudersi in una cristalliera per proteggersi da ciò che arriva dall’esterno.

Eppure, l’uomo non è del tutto isolato dal mondo che lo circonda: misurata la distanza di sicurezza, Bernard crea uno spiraglio, un punto di osservazione che lo collega, seppur attraverso un filo sottile, all’altro da sé. Guardando attraverso la finestra del suo appartamento, si estroflette, osservando ciò che non è lui. In primis la moglie, amata, venerata, ma anche controllata a vista.

Bernard ha paura. Teme che fuori la donna possa condurre una vita diversa da quella che ha con lui, in casa.

Da qui sorge una serie di ossessioni che porteranno Bernard a misurarsi con il lato più oscuro del sé e del rapporto con l’altro. Come un fiume in piena, il romanzo unisce la suspence e l’analisi psicologica, per un’esperienza di lettura sfaccettata e appassionante, che lascia comprendere la grandezza di Georges Simenon anche quando non racconta il suo Maigret.

Georges Simenon

Georges Simenon è uno dei più famosi scrittori belgi di lingua francese. È annoverato fra i quindici autori più tradotti al mondo e ha al suo attivo ben oltre 400 opere, tra romanzi, racconti, memorie, raccolte di articoli e scritti vari e testi sotto pseudonimo.

I libri dedicati al suo commissario Maigret sono più di 100, ma tra le varie opere ha scritto anche romanzi d’appendice, romanzi popolari e romanzi psicologici. Scrittore precoce, tanto che a sedici anni già lavorava per una testata giornalistica di Liegi, sua città natale, Simenon ha iniziato come autore di narrativa solo dopo il suo trasferimento a Parigi. I racconti e i romanzi che per primi furono pubblicati a suo nome furono riguardavano le vicende del commissario francese Jules Maigret, scritti a partire dagli anni’30.

Personalità inquieta, Georges Simenon si sposò due volte, ebbe diverse relazioni e soprattutto cambiò città e stati numerose volte, arrivando a collezionare circa trentatré residenze diverse. Con uno stile semplice e al tempo stesso denso e pieno di tensione, il suo lavoro aspirava a svelare l’uomo al di là delle sue innumerevoli maschere.

© Riproduzione Riservata