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La casa degli spiriti, perché tutti amiamo Clara

Clara è uno dei personaggi più belli de La casa degli spiriti, il romanzo di Isabel Allende. Ecco perché ci piace così tanto

La casa degli spiriti è il libro di Isabel Allende che ha di sicuro segnato la storia della letteratura del secondo Novecento. Difficile incontrare qualcuno che l’abbia letto e che non abbia gradito quella scrittura così limpida e penetrante, quei personaggi così unici sospesi tra la forza della storia e la potenza del surrealismo. Pubblicato nel 1982 a Buenos Aires , il romanzo racconta la storia di tre generazioni di una famiglia Cilena. Ogni generazione è rappresentato da una donna: Clara, Blanca e Alba, tutti personaggi molto forti in cui identificarsi. Ma è di Clara che vogliamo parlarvi, la donna chiaroveggente che ha saputo contrastare la autorevolezza e la durezza maschilista del marito Esteban.
Il libro è stato reso cinematograficamente grazie alla regia di Billie August. Nel film recita Maryl Streep nei panni di Clara, Jeremy Irons che è Esteban, Glenn Glose che è Ferula. Invece Winona Ryder e Antonio Banderas rivestono i ruoli di Blanca e Petro.

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Clara e il mondo surreale e magico

Il romanzo La casa degli spiriti tratta in modo approfondito del colpo di stato in Cile da parte di Pinochet, risalente al 1973. La storia però, sviluppando le vicende di tre generazioni, inizia prima. La prima generazione ha come protagonisti Esteban Trueba, un uomo autoritario, orgoglioso che dal non avere niente è diventato un ricco proprietario terriero, e Clara, anima delicata ed eterea, che diverrà sua moglie. Questi due personaggi possono rappresentare i due universi che intessono le fila de La casa degli spiriti. Infatti Esteban è estremamente materiale, occupato ad accumulare fortuna per poter finalmente sollevarsi dalla miseria. Il suo orgoglio lo acceca tanto da renderlo ambizioso, autoritario e mai felice. Sarà proprio questa la sua condanna. Esteban diventerà membro del partito conservatore del Cile, entrando quindi in politica, diventando membro attivo della Storia. Clara al contrario è un essere luminoso, positivo e gioioso. Appare fin da subito che non si tratta di un personaggio terreno. Infatti più volte se ne parla come se fosse un angelo. Ma Clara non è la donna angelo, anzi è forte, determinata e non si lascia soggiogare dal marito autoritario e violento.
Clara rappresenta appunto l’altra faccia della medaglia di questo romanzo: appartiene a un altro mondo staccato da quello materiale in cui le forze della logica e della fisica non hanno rilevanza.

Clara abitava un universo inventato da lei, protetta dalle avversità della vita, dove la verità prosaica delle cose materiali si confondeva con la verità tumultuosa dei sogni, nei quali non sempre funzionavano le leggi della fisica e della logica.

Clara è il personaggio libero per eccellenza

Clara vive secondo regole sue. A causa del suo dono della chiaroveggenza, di poter entrare in comunicazione con gli spiriti e e riuscire a farseli amici, è sempre stata, fin da bambina, una bambina diversa. Non ha mai rispettato le convenzioni comuni, non si è mai conformata. Quando è morta la sorella Rosa, si è chiusa in un mutismo, decidendo di non voler comunicare più al mondo, per poi riaprirsi nel momento in cui Esteban giunse da lei a chiederle la mano. La sua libertà è mentale: nei suoi quaderni disegna esseri immaginari e storie inventate. Non ci sono limiti alla sua creatività.
Nei confronti del marito, Clara non è sottomessa, né accondiscendente, ma si oppone alle sue decisioni, rivelando un temperamento forte. Il marito vorrebbe possederla e rinchiuderla in una gabbia dorata, ma Chiara essendo così sfuggente e libera, non glielo permette.

Non era diminuito il desiderio che avevo nutrito per lei quando l’avevo sposata, volevo possederla completamente, fino al suo ultimo pensiero, ma quella donna diafana mi passava accanto come un soffio e, anche se la immobilizzavo con due mani e l’abbracciavo con brutalità, non riuscivo a imprigionarla. Il suo spirito non era con me.

 

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