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Jovanotti e Ligabue sul palco dell’Alcatraz insieme a Saviano, teatro, musica e parole importanti

E' stata una serata importante e di grande riflessione, ed è stato bello vedere una delle più grandi discoteche di Milano piena di giovani che non erano venuti per ballare ma per ascoltare Roberto Saviano

MILANO – Ieri sera fuori dalla discoteca Alcatraz di Milano c’era una fila immensa, ogni tanto qualche passante si fermava incuriosito per chiedere:”ma che festa c’è questa sera?” e le persone in fila, con il biglietto in mano, rispondevano subito:”c’è Roberto Saviano”. Ma in realtà sopra il palco del locale non è salito soltanto lui, ma tanti volti della musica, della radio e della televisione italiana, tra cui Lorenzo Jovanotti, Luciano Ligabue, Clementino, Geppi Cucciari, Guido Catalano, Teresa Mannino, Nadia Toffa, Saturnino e Debora Villa. “Sottosopra” è stato un evento speciale e ricco di emozioni a cui noi non potevamo certo mancare.

SOTTOSOPRA – L’evento di ieri sera è stato organizzato per tanti motivi diversi, che risulta difficile riassumere in poche righe. Innanzitutto è stata un’occasione di riflessione e confronto, in cui, attraverso le parole di Roberto Saviano e le pagine del suo nuovo libro, La paranza dei bambini, sono state raccontate storie diverse, storie di morti profondamente ingiuste, storie di vite straordinarie, storie terribili e storie meravigliose. Il ricavato della serata è stato interamente devoluto al Nuovo Teatro Sanità di Napoli, una realtà creativa che è nata in un rione dove l’arte e la malavita si incrociano ad ogni angolo, un luogo in cui tanti ragazzi hanno trovato un rifugio e la speranza di cominciare una nuova vita. Sul palco dell’Alcatraz ieri sera, musica, parole, recitazione e lettura sono state combinate insieme, dando un respiro straordinario e potente a temi di cui non si parla spesso per paura. Solo il fatto di pronunciare certe parole, come “paranza” e “camorra” appunto, fanno apparire il nostro paese sotto una luce che in molti vogliono nascondere.

GLI OSPITI – “Quando Saviano chiama, Lorenzo risponde!” esordisce così Jovanotti salendo sul palco dell’Alcatraz, insieme a lui Luciano Ligabue, Linus, Guido Catalano e Teresa Mannino. Successivamente arrivano anche Geppi Cucciari, Nadia Toffa e Clementino. A presentare la serata Debora Villa. Ogni ospite regala un suo contributo, leggendo, cantando, rappando, facendo vivere a modo suo le parole del grande scrittore coraggioso che da anni vive sotto scorta e che, raccontando la sua esperienza, ha citato i versi di una poetessa bulgara, Blaga Nikolova Dimitrova: “Nessuna paura che mi calpestino. Calpestata, l’erba diventa un sentiero.”

E’ stata una serata importante e di grande riflessione, ed è stato bello vedere una delle più grandi discoteche di Milano piena di giovani che non erano venuti per ballare ma per ascoltare Roberto Saviano e tutti gli artisti che non hanno esitato a sostenere il suo lavoro.

“Ma che festa c’è questa sera?”

“C’è Roberto Saviano che è molto meglio”

 

 Photo Credits: Parallelo Zero

 

 

 

 

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