MILANO – In prossimità della conclusione della seconda edizione di Jewish and the City, il Festival internazionale di cultura ebraica che si è tenuto in questi giorni a Milano, i dati di affluenza e partecipazione alla manifestazione sono oltremodo positivi.
I LUOGHI – Numerosissime persone hanno partecipato agli incontri organizzati nella Zona Guastalla attorno alla Sinagoga Centrale e in alcuni dei luoghi più significativi della vita culturale milanese, come il Teatro Franco Parenti, la Fondazione Corriere della Sera, la Biblioteca Sormani, la Rotonda di Via Besana, le Gallerie d’Italia – Piazza Scala, l’Università degli Studi di Milano, la Società Umanitaria, la Scuola Ebraica e Palazzo Reale.
VERSO LA LIBERTA’ – Il tema centrale di quest’anno è stato la festività di Pesach, la Pasqua ebraica e il lungo cammino verso la libertà compiuto dal popolo ebraico, affrontati attraverso incontri, mostre, spettacoli, concerti, lectiones magistrales, maratone di pensiero, laboratori per bambini. Davanti a un pubblico numeroso e partecipe, studiosi, religiosi, artisti, giornalisti e intellettuali hanno messo in evidenza nei loro dibattiti e spettacoli l’attualità del lungo cammino del popolo ebraico, della loro urgenza di libertà, dell’emancipazione come momento fondante dell’identità di un popolo e come in questa faticosa peripezia, nel filo rosso che unisce storia e memoria, si riverberino tanti nodi del presente come la condizione dello straniero oggi, delle libertà negate, del senso dell’essere donna (in occasione del tema della Giornata Europea della Cultura Ebraica).
IL DIALOGO – Il sindaco Giuliano Pisapia, intervenendo alla cerimonia di apertura in Sinagoga, ha detto: “Il festival trasmette un messaggio di cultura e di conoscenza degli altri che è lo strumento migliore e più efficace per evitare dissapori, dissidi e anche le guerre. Le parole di Rav Roberto Della Rocca – La libertà non è solo liberarsi dalla schiavitù, ma anche affrancarsi dai pregiudizi – confermano che il dialogo interreligioso e interculturale sono alla base della capacità di essere uniti, pur nelle differenze, nelle diversità e talvolta nelle divergenze.” “Questo festival – afferma Rav Roberto Della Rocca, Direttore scientifico del Festival – ha dimostrato, se mai ce ne fosse stato bisogno, che Milano è una città attenta e curiosa delle varie diversità. La partecipazione e il coinvolgimento di così tanti cittadini affluiti a tutti gli appuntamenti della manifestazione rinvigorisce quella tradizione che Milano ha avuto nella storia di essere crocevia di contributi culturali diversi.”
L’INTERESSE DELLA GENTE – Walker Meghnagi, Presidente della Comunità Ebraica di Milano, ringraziando gli ospiti per la disponibilità dimostrata e la ricchezza dei contributi, dichiara che “il successo di questa edizione di Jewish and the City è un invito a dare continuità al progetto negli anni a venire’. Daniele Cohen, Assessore alla Cultura della Comunità Ebraica di Milano, esprime la soddisfazione degli organizzatori. ‘Siamo felici che in un momento delicato come quello che stiamo vivendo la nostra manifestazione abbia incontrato l’apprezzamento e l’interesse delle diverse migliaia di cittadini che hanno partecipato con tanto entusiasmo e passione confermando di voler continuare insieme la strada del dialogo e della conoscenza.”
17 settembre 2014
© RIPRODUZIONE RISERVATA