Sei qui: Home » Libri » In Lombardia le librerie restano chiuse fino al 3 maggio

In Lombardia le librerie restano chiuse fino al 3 maggio

Nuova ordinanza da parte della Regione Lombardia. Librerie chiuse, quindi vendita libri e cancelleria solo in supermercati fino al 3 maggio

Librerie chiuse in Lombardia. A Milano e nelle altre città lombarde il commercio al dettaglio di libri e articoli di cartoleria “è consentito esclusivamente negli ipermercati e nei supermercati”. E’ quanto stabilisce la nuova ordinanza firmata dal Presidente della Regione Attilio Fontana.

Librerie chiuse in Lombardia

Confermate quindi nella regione lombarda le misure restrittive di contrasto alla diffusione del Covid-19 fino al 3 maggio. Nella regione, a differenza di quanto deciso ieri a livello nazionale dal Governo, restano pertanto chiuse liberi e cartolerie. Attilio Fontana, che va in contrasto con la riapertura decisa dal governo, in un video su Facebook annuncia l’anticipo della cig per un milione di persone nella Regione: ‘I lombardi non possono aspettare. Non sappiamo ancora se e quando arriveranno i soldi del governo per lavoratori e imprese. Regione Lombardia invece con un accordo con il sistema bancario e sindacati garantisce le risorse per l’anticipo della cassa integrazione. Entro una settimana fino a 1 milione di lombardi potranno chiedere in banca l’assegno”.

Nuovo decreto legge: proroga restrizioni e riapertura librerie

Nuovo decreto legge: proroga restrizioni e riapertura librerie

Firmato in serata il nuovo decreto legge dal presidente Conte: dal 14 aprile librerie, cartolerie e altre attività riaprono

Il decreto legge

La decisione del presidente di regione Fontana arriva a poche ore di distanza dal discorso del presidente del consiglio Giuseppe Conte, che annunciava la riapertura delle librerie dal 14 aprile.. “Prometto che se anche prima del 3 maggio si verificassero le condizioni – avverte Conte – cercheremo di provvedere di conseguenza ad aprire alcune attività produttive.” La riapertura riguarda anche le aziende che fabbricano macchine agricole, quelle che essiccano o lavorano il legno e le imprese di silvicoltura e, forse, i negozi di abbigliamento per neonati. Per tutte le altre attività, la ripresa dovrebbe prevedersi intorno al 4 maggio.

© Riproduzione Riservata