MILANO – L’alfabetizzazione è ancora uno dei grandi problemi del mondo. Il gap tra i cosiddetti “Paesi ricchi” e gli altri è ancora molto ampio. Ma oggi, nella battaglia perché tutti i bambini imparino a leggere e si emancipino così da una vita fatta di ignoranza, si può contare sulle nuove tecnologie – soprattutto quelle più a buon mercato –, che secondo uno studio statunitense sono in grado di attirare i bambini più del libro cartaceo. Un articolo del Guardian parla dell’ultima iniziativa targata Barnes & Noble e fa il punto della situazione.
IL NOOK DIVENTA UN COMPAGNO DI SCUOLA – Qualche settimana fa, il gigante dell’editoria Barnes & Noble ha annunciato l’interruzione della produzione del suo ereader, il Nook. Il motivo? Nonostante le vendite negli Stati Uniti siano state soddisfacenti, l’abbondanza di prodotti e la concorrenza ha tarpato le ali al nuovo apparecchio sul mercato europeo. Ma la Barnes & Noble è stata capace di volgere questo fallimento in un’opportunità per i lettori. Gli ereader Nook HD e HD+ saranno venduti a prezzo ridotto (oltre 180 sterline di sconto) per le prossime settimane. Ma non solo. Per non essere tacciato di mettere in atto una svendita, il colosso americano si è affiliato alla campagna "Get London Reading". Sono 1.000 i Nook donati alle scolaresche londinesi, ognuno dei quali contiene un regalo speciale. Un’edizione di "Jack e la pianta di fagioli, e altre storie, poesie e racconti divertenti sui fagioli", raccolta di storie inedite illustrate, commissionata dalla Beanstalk, un’associazione a favore dell’alfabetizzazione.
AIUTARE LA SCOLARIZZAZIONE CON LE NUOVE TECNOLOGIE – Sono state distribuite già 16.000 copie cartacee della raccolta, ma è la crescita degli ereader, in modo particolare di quelli poco costosi, a far ben sperare per il futuro. Secondo uno studio del 2012 sulla scolarizzazione negli Stati Uniti, i bambini sono più interessati a sfogliare i libri su ereader che quelli in “carne e ossa”. La conclusione dell’indagine ha fatto discutere, ma certo non si può ignorare. Per adesso, l’interesse dei produttori è quasi del tutto concentrato sui tablet di lusso, ad esempio l’Ipad, che sono però a disposizione solo di figli di genitori benestanti. Iniziative come quella portata avanti da Barnes & Noble o da Worldreader, che distribuisce Kindle preimpostati con centinaia di libri nell’Africa sub-Sahariana, si muovono proprio nella direzione di ridurre il gap tra ricchi e poveri. Perché la lettura non deve più essere appannaggio di pochi fortunati. Un libro è per tutti.
Roberta Turillazzi
16 luglio 2013
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