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I 15 appuntamenti imperdibili al Festivaletteratura di Mantova

Per la ventitreesima edizione del Festivaletteratura di Mantova abbiamo selezionato per voi 15 appuntamenti davvero imperdibili

Comincia oggi la ventitreesima edizione del Festivaletteratura, in corso fino a domenica 8 settembre, nella splendida città di Mantova. Sono oltre trecento gli appuntamenti previsti in programma con più di 70 ospiti internazionali in dialogo con le voci più amate del panorama culturale italiano. Un’occasione unica per orientarsi nel presente e riflettere sul futuro a partire dalle voci del passato, dai libri che abbiamo amato e dai libri che ancora dobbiamo scoprire.

Oltre 70 gli autori stranieri

Tra gli autori stranieri che saranno per la prima volta a Mantova si segnalano Margaret Atwood, narratrice canadese di fama mondiale; l’egiziana Nawal al-Sa’dawi, icona dell’impegno per i diritti delle donne nel mondo musulmano; la scozzese Ali Smith, più volte candidata al Nobel; Manuel Vilas, considerato uno degli autori di punta della letteratura spagnola contemporanea.

L’edizione 2019 vedrà inoltre il ritorno di altri importanti autori: il premio Nobel nigeriano Wole SoyinkaIan McEwan e Abraham B. Yehoshua, due delle stelle che hanno tenuto a battesimo Festivaletteratura nel 1997; Elif Shafak, tra le voci più riconosciute della letteratura turca a livello internazionale; lo scrittore e saggista statunitense Jonathan Safran FoerHoward Jacobson, narratore e umorista britannico già vincitore del Man Booker Prize. Pilar del Rio, giornalista e traduttrice spagnola nonché vedova di José Saramago, ricorderà il Nobel portoghese, protagonista di una delle primissime edizioni del Festival, in un incontro che unirà la presentazione di alcuni scritti finora inediti del grande autore portoghese con le testimonianze legate al suo passaggio mantovano.

Gli autori italiani

Dacia Maraini ed Erri De Luca guideranno la squadra dei narratori italiani presenti a Festivaletteratura. A loro si aggiungeranno altri assidui frequentatori del Festival come Francesco AbateStefania Bertola, Adrian Bravi, Paolo Colagrande, Donatella Di Pietrantonio, Marcello Fois, Laura Forti, Michela Marzano, Michela Murgia, Piersandro Pallavicini, Gabriele Romagnoli, Elvira Seminara e Alessandro Zaccuri. In lezioni colloquiali su questioni che tornano a interrogarci come individui e come collettività saranno impegnati Corrado Augias – sul rapporto con il divino nella società contemporanea –, Domenico De Masi – sulle sfide portate al nostro tempo dalla paura e dalla creatività – e Massimo Recalcati – sulla tensione desiderante verso l’heteros.

15 appuntamenti da non perdere

Perdersi nella polifonia di voci del Festival sembra impossibile, per questo motivo abbiamo  selezionato per voi 15 appuntamenti davvero imperdibili.

Mercoledì 4 settembre

Erri De Luca
ENRICO DETTO ERRI
Ore 17 – Palazzo San Sebastiano
Alpinista, amante della montagna, traduttore di yiddish ed ebraico antico, autista di convogli umanitari, scrittore, attivista politico, giornalista, volontario durante la guerra civile nella ex-Jugoslavia… la figura di Erri De Luca è multiforme e forse impossibile da raccontare in poche righe: “Ho bisogno di una buona causa per essere messo in moto”, afferma – e quello contemplativo, che lo porta a scrivere “su quaderni a righe storie che escono alla lentezza e al fruscio della penna su carta. Non scrivo seduto ad un tavolo ma sulle ginocchia. Scrivo prima che spunti il giorno”.

Elif Shafak con Michela Murgia
LE PAROLE CHE ABBIAMO
Ore 18 – Palazzo Ducale| Piazza Castello
Qual è il ruolo dell’intellettuale, e qual è la sua responsabilità all’interno di una società, di uno Stato? E in che modo arte e potere dialogano? A queste domande prova a rispondere Elif Shafak, una delle più importanti voci della narrativa contemporanea che nel suo recente I miei ultimi 10 minuti e 38 secondi in questo strano mondo dà voce ancora una volta a un personaggio femminile emblematico per la storia del suo paese. La scrittrice turca si confronta con Michela Murgia, autrice di Istruzioni per diventare fascista e sempre molto presente nel dibattito politico e culturale italiano.

Ali Smith con Teresa Franco

L’ANTIDOTO AI NOSTRI TEMPI DIFFICILI
Ore 21 – Palazzo San Sebastiano
Tra le voci più originali e influenti della letteratura britannica contemporanea, Ali Smith ha sempre saputo descrivere la Gran Bretagna attraverso il filtro dell’allegoria, alternando riferimenti alla drammatica attualità – dalla Brexit ai cambiamenti climatici – a riflessioni sul linguaggio e colte allusioni letterarie. Insignita di numerose onorificenze e più volte finalista al Man Booker Prize, l’autrice di Autunno e Inverno è capace di gettare uno sguardo “sempre aperto alla speranza”.

Giovedì 5 settembre

Corrado Augias e Giovanni Filoramo
I PERSONAGGI DELLA BUONA NOVELLA
Ore 10 – Palazzo Ducale| Piazza Castello
Corrado Augias ha l’innata capacità di Erri De Luca di raccontare in maniera sorprendentemente nuova vicende che già pensavamo di conoscere, arricchendole di sfaccettature e particolari sfuggiti a un occhio meno attento. Il giornalista e conduttore televisivo non è nuovo a spiazzanti riletture – in bilico tra saggistica e narrativa – delle storie che dipingono i personaggi della tradizione religiosa cattolica da un punto di vista “ad altezza uomo”: Augias torna a narrare la varia umanità che popola i Vangeli, “stringendo l’inquadratura” su donne e uomini che appaiono in essi, grazie all’aiuto dello storico delle religioni Giovanni Filoramo.

Margaret Atwood con Alberto Manguel

SE LA REALTÀ SUPERA LA FANTASIA
Ore 19.15 – Palazzo Ducale| Piazza Castello
Forse l’infanzia passata tra le foreste del Canada ha lasciato un segno indelebile nel cuore di Margaret Atwood , che agli inizi degli anni Duemila ha contribuito alla costruzione di un santuario per specie migratorie nel parco nazionale di Point Pelee e che ancora oggi sostiene strenuamente la causa ambientalista. Divenuta icona per lettrici e lettori di tutto il mondo grazie anche all’enorme successo della serie televisiva tratta da Il racconto dell’ancella, Atwood si confronta con lo scrittore Alberto Manguel, al quale racconterà la sua battaglia contro chi cerca di portare indietro le lancette della storia.

Marco Malvaldi

“MA CHI SE LO ASPETTAVA? MA CHI SE LO SOGNAVA?”
Ore 22 – Tenda Sordello
Così raccontava Andrea Camilleri con la sua inconfondibile voce al pubblico del Festival, nel lontano 1998. Per ricordare il grande autore siciliano scomparso lo scorso luglio, Marco Malvaldi leggerà dei brani tratti da Il gioco della mosca, accompagnato dal contrabbasso del maestro Piero Leveratto e da testimonianze sonore e fotografiche conservate presso l’Archivio di Festivaletteratura.

Venerdì 6 settembre

A cura di Fanny & Alexander

SE QUESTO È LEVI – 1. SE QUESTO È UN UOMO
Ore 15 – Palazzo Panzera
Performance/reading itinerante sull’opera di Primo Levi con Andrea Argentieri.
A partire dai documenti audio e video delle teche Rai, Andrea Argentieri veste i panni dello scrittore Primo Levi, assumendone la voce, le gestualità, le posture, i toni, i discorsi in prima persona. Dando vita a un incontro a tu per tu con lo scrittore, Andrea Argentieri compone un ritratto di Levi che si basa sulla vertigine di una domanda: quanto questa testimonianza è ancora urticante e capace di parlarci tramite la sensibilità di un attore che si lascia attraversare dai materiali originali a noi rimasti di quello scrittore?

Massimo Recalcati

L’AMORE È SEMPRE AMORE PER L’ALTRO
Ore 17 – Palazzo Ducale| Piazza Castello
Massimo Recalcati torna a Mantova ricco di nuovi libri, tra gli ultimi La notte del Getsemani e Mantieni il bacio. Al centro della sua lezione per Festivaletteratura si pone la relazione tra legge naturale e legge dell’amore. L’eterosessualità non è mai riconducibile ad un dato dell’anatomia, ma è la postura fondamentale dell’amore: ama davvero chi sa amare l’altro nella differenza da sé. Recalcati, rifacendosi al testo biblico, sottolinea l’importanza della parola, il miracolo della parola “che nomina e riconosce una vita” e “istituisce una genitorialità ben al di là delle leggi di natura”.

Alex Zanardi e Francesco Abate con Gianluca Gasparini

MI CHIAMO ALEX ZANARDI E SONO UN PILOTA
Ore 19.15 – Palazzo Ducale| Piazza Castello
L’immagine in cui Alex Zanardi solleva l’handbike dopo la vittoria alle Paralimpiadi di Londra 2012 è certamente rimasta nel cuore e nei ricordi di molti di noi; da allora, il grande sportivo bolognese ha continuato a conquistare medaglie e successi, instancabile e mosso dalla voglia di divertirsi e dalla passione, “comune denominatore” di tutte le sue imprese.  Del suo modo di interpretare la vita, che da sempre ispira ed emoziona le persone, l’autore di Quel ficcanaso di Zanardi e Volevo solo pedalarediscute insieme a Francesco Abate e al giornalista sportivo Gianluca Gasparini, coautore dei suoi libri.

Sabato 7 settembre

Jonathan Safran Foer con Carlo Annese

IL CLIMA SIAMO NOI
Ore 10 – Palazzo Ducale| Piazza Castello
In un momento in cui i riflettori sono puntati sul problema del cambiamento climatico come mai prima d’ora, occorre ripensare radicalmente alle azioni che, come singoli individui e come comunità, è necessario compiere per invertire la rotta di una situazione forse ormai alla deriva. Siamo sicuri che i nostri gesti quotidiani siano quelli corretti per un impatto significativo sulla salute della Terra? L’autore statunitense Jonathan Safran Foer ha particolarmente a cuore il futuro di questo mondo e già in precedenza – con Se niente importa – aveva intrapreso una riflessione green sulla correlazione tra il consumo di carne e l’impatto ambientale.

Manuel Vilas con Donatella Di Pietrantonio

METTERE INSIEME I PEZZI DEL NAUFRAGIO
Ore 19.15 – Palazzo Ducale| Piazza Castello
“Non diciamo mai tutta la verità, perché se la dicessimo manderemmo in pezzi l’universo, che funziona attraverso ciò che è ragionevole, ciò che è sopportabile”. È possibile ricostruire attraverso la letteratura i frammenti rimasti dal naufragio della propria esistenza? Questo è ciò che ha fatto lo scrittore spagnolo Manuel Vilas, trasformando in una acuta e dolente (auto)narrazione il tracollo della propria vita dopo la morte dei genitori e la rottura del suo matrimonio. Insieme a Donatella Di Pietrantonio, sua appassionata lettrice, l’autore di In tutto c’è stata bellezza ci parlerà di ciò che rimane dopo la perdita degli affetti e di come la letteratura possa aiutarci a trovare, per il nostro passato, un posto nel nostro presente.

Lella Costa
READ ON BLURANDEVÙ
Ore 22 – Museo Diocesano Chiostro

Da quasi quarant’anni Lella Costa è una delle più brillanti e impegnate interpreti del teatro italiano. Ma Costa è anche tra le più appassionate frequentatrici di Festivaletteratura, dove ha incontrato negli anni decine di scrittori noti e meno noti, contribuendo con la sua speciale sensibilità di lettrice a instaurare tra loro e il pubblico un’immediata empatia. Nel suo ultimo libro Ciò che possiamo fare dialoga a distanza con Edith Stein, figura fondamentale del pensiero e della mistica del Novecento europeo.

Domenica 8 settembre

Gianrico Carofiglio, Massimo Gramellini e Arianna Porcelli Safonov con Neri Marcorè

LE PAROLE PER DIRLO
Ore 11.30 – Palazzo Ducale| Piazza Castello
Nel 1980 Primo Levi racconta per la rivista aziendale Eni “ECOS” un viaggio di trenta ore a bordo della nave da trasporto “Castoro Sei”. Un’esperienza, quella di Levi, narrata con gli accenti avventurosi di “melvilliana” memoria, dove gli ingegneri marinai Eni assumono le sembianze di nuovi, epici personaggi e in cui ogni parola appare pesata, ragionata in tutta la sua interezza semantica. A partire dal grande scrittore italiano a cento anni dalla sua nascita, Eni propone una riflessione sugli usi e gli abusi delle parole, passando dalla letteratura al diritto, dal giornalismo al teatro e al mondo del web e dei social media.

Dacia Maraini

LE MONTAGNE DI FOSCO
Ore 15 – Tenda Sordello
Un amore sbocciato nella prima adolescenza e mai venuto meno. Dacia Maraini ricorda la sconfinata passione per l’alpinismo del padre Fosco, che alle montagne ha dedicato lunghe escursioni – dalle amate Apuane, dove ora è sepolto, fino alle vette del Sikkim e del Tibet – e un’abbondante serie di scritti, recentemente raccolti in Farfalle e ghiacciai.

Ian McEwan con Marcello Fois

IL BISOGNO PRIMARIO DEL ROMANZO
Ore 18.30 – Palazzo Ducale| Piazza Castello
Nel corso della sua lunga carriera, l’acclamato autore di best seller (L’amore fataleEspiazione o il recente Macchine come me) ha affascinato generazioni di lettori ed esplorato le più disparate ramificazioni della scrittura, trattando spy-story, romanzo psicologico, fantastico, distopico o sentimentale. Affiancato da Marcello Fois, torna a raccontarsi in una delle più suggestive piazze della kermesse mantovana, con la sua critica pungente e la sua personale visione della scrittura, strumento per analizzare il modo in cui le persone si leggono vicendevolmente.

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