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I 100 libri più belli del XXI secolo secondo il Guardian

I critici del Guardian hanno stilato la classifica dei 100 libri più belli del secolo, fra cui compaiono Elena Ferrante e Carlo Rovelli, destinati a passare alla storia

Dopo la Top 100 dei film più belli, il Guardian ha stilato la classifica dei libri più belli del XXI secolo. Al primo posto svetta il romanzo Wolf Hall di Hilary Mantel seguito da Gilead di Marilynne Robinson, Premio Pulitzer per la narrativa. Al terzo gradino del podio si posiziona “Secondhand Time” (in Italia Tempo di seconda mano) della scrittrice bielorussa Svetlana Alexievich.

Il podio

1. Wolf Hall di Hilary Mantel è il romanzo più bello del nostro secolo. Il libro in questione da parte della cosiddetta “trilogia di Thomas Cromwell”, biografia fittizia che racconta l’ascesa al potere del I conte di Essex nella corte di Enrico VIII d’Inghilterra. Il terzo romanzo della saga è attualmente in lavorazione, i primi due capitoli sono valsi alla Mantel due Booker Prize, nel 2009 e nel 2012, prima donna della storia ad essere insignita due volte del prestigio premio.

2. Secondo posto a Marilynne Robinson, autrice, nel 2004, di Gilead, un romanzo che racconta un segmento di storia degli Stati Uniti attraverso la voce dell’anziano predicatore John Ames, che con una lettera si rivolge al figlio che non riuscirà mai a vedere adulto: “Ci sono migliaia di ragioni per vivere questa vita, – scrive nel libro Ames – ognuna delle quali è sufficiente”. “Gilead” è valso alla sua autrice il Premio Pulitzer per la narrativa.

3. Ancora una donna a completare il podio, si tratta di Svetlana Alexievich e il titolo della sua opera è Tempo di seconda mano. “Il premio Nobel bielorusso – scrive The Guardian – ha registrato migliaia di ore di testimonianze della gente comune per creare questa storia orale dell’Unione Sovietica e la sua fine. Scrittori, camerieri, dottori, soldati, ex apparatchik del Cremlino, sopravvissuti ai gulag: a tutti viene dato spazio per raccontare le loro storie, condividere rabbia e tradimento, ed esprimere le loro preoccupazioni per la transizione al capitalismo. Un libro indimenticabile, che è sia un atto di catarsi sia una profonda dimostrazione di empatia”.

Elena Ferrante e Carlo Rovelli nella TOP100

Nella classifica del secolo, l’Italia si conquista due posizioni. Infatti, all’undicesimo posto c’è L’amica geniale di Elena Ferrante, del 2011, superando persino Philip Roth e Stephen, considerati i mostri sacri della letteratura mondiale. Mentre al sessantaseiesimo posto si colloca lo scrittore e fisico teorico Carlo Rovelli con il suo Sette brevi lezioni di fisica, pubblicato da Adelphi nell’ottobre del 2014.

La motivazione del Guardian per Elena Ferrante

L’amica geniale di Elena Ferrante, del 2011, si trova all’undicesimo posto. The Guardian motiva la scelta così:

“Potentemente intima e spudoratamente domestica, la prima parte della serie napoletana della Ferrante la affermò come un vero e proprio caso letterario. Questo e i tre romanzi che si sono poi succeduti, hanno documentato come la misoginia e la violenza potessero determinare la vita, così come la storia, dell’Italia alla fine del XX secolo”

La motivazione del Guardian per Carlo Rovelli

Romanzo dalla genesi strana che ha stupito tutti, compresa la casa editrice che in prima tiratura aveva considerato appena 3 mila copie e al quale non aveva nemmeno concesso chissà quale campagna promozionale; a dicembre del 2015, dopo 19 edizioni e soltanto in Italia, le copie vendute risultarono essere 300 mila; aumentate poi di un milione quando il libro è stato esportato all’estero e tradotto in 42 lingue diverse.

La motivazione del Guardian è la seguente

“Un fisico teorico apre una finestra sulle grandi domande dell’universo con questa panoramica di 96 pagine della fisica moderna. L’intuizione acuta di Rovelli e le suggestive metafore rendono questa la migliore introduzione ad argomenti complessi tra cui la relatività, la meccanica quantistica, la cosmologia, le particelle elementari ed l’entropia, al di fuori delle aule universitarie”

VEDI LA CLASSIFICA COMPLETA sul The Guardian

 

 

 

 

 

 

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