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Helen Doron, ”I bambini possono imparare lingue straniere prima di saper leggere e scrivere”

Creare un metodo capace di insegnare le lingue con gli stessi meccanismi della lingua madre, utilizzando modi diversi da quelli comuni con cui si apprendono la lettura e la scrittura. E’ questo il segreto del successo dell’Helen Doron English, il metodo d’insegnamento...

MILANO – Creare un metodo capace di insegnare le lingue con gli stessi meccanismi della lingua madre, utilizzando modi diversi da quelli comuni con cui si apprendono la lettura e la scrittura. E’ questo il segreto del successo dell’Helen Doron English, il metodo d’insegnamento che prende il nome dalla celebre linguista capace di combinare le sue grandi capacità di linguista. Un metodo naturale che permette di insegnare inglese ai bambini a un livello ‘madrelingua’, in un ambiente stimolante, istruttivo e divertente. La stessa linguista ed educatrice inglese ci racconta in questa intervista come è nato il suo metodo rivoluzionario.
 
Da insegnante a responsabile di un network internazionale, quali sono state le tappe principali di questo percorso di successo?
Prima di tutto hai bisogno di una visione. Prima di prendere un percorso devi sapere esattamente dove andare. Ho iniziato come insegnante perché ho visto un opportunità, ho visto uno spazio libero nel modo in cui venivano insegnate le lingue e volevo creare un metodo e materiali diversi per bambini piccoli in una età da 1 a 6 anni perché sapevo che era l’età dove c’è una grande plasticità del cervello.
I bambini possono imparare tutto e specialmente nuove lingue, così ho iniziato ad insegnare e me ne sono subito innamorata. Il passo successivo fu quello di creare dei materiali didattici e formare gli insegnanti sia sulla metodologia che sui materiali stessi.
Ho creato un corso di formazione iniziale di 5 giorni che spiegava cosa fare, ma alla fine del primo anno di insegnamento, le insegnante mi dicevano: ‘…molto bene…ma adesso il prossimo anno cosa facciamo?’ ed io mi dicevo ‘Oddio, adesso devo creare un nuovo corso!’ e questo è successo anno dopo anno, creando nuovi corsi di formazioni e nuovi materiali didattici e con mio marito che mi supportava nella logistica, nel magazzino e nella gestione finanziaria.
Penso che ancora l’obiettivo non è stato raggiunto ma devo dire che il network internazionale è enorme. Il sentiero che ho intrapreso anni fa sta diventando sempre più ampio ed è veramente eccitante.
 
Come è nato il suo metodo per l’insegnamento precoce dell’inglese?
Quando mia figlia aveva 4 anni aveva già 2 fratelli più giovani, infatti ho avuto 3 bambini in 4 anni, e l’ho portata a lezioni di musica, con il metodo Suzuki, creato dal professore giapponese Shinichi Suzuki per insegnare a suonare il violino ai bambini piccoli senza dover imparare a leggere la musica e lui lo chiamava “musica del linguaggio della musica”. Così chiamato perché la musica non è solo le note ma i sentimenti, è internazionale, rappresenta un modo di comunicare. Partendo da questo mi sono detta: ‘…in questo modo dovremmo insegnare le lingue!, non abbiamo nessun metodo che insegna le lingue con gli stessi meccanismi della lingua madre ma con metodi che usano la lettura e la scrittura ed è ridicolo!’. Dunque ho deciso di creare un metodo con il quale i bambini possono imparare le lingue come imparano la loro lingua madre prima di leggere e scrivere.
 
Cosa consiglia per promuovere la lettura tra i ragazzi, facendo intendere la lettura di un libro non un obbligo, ma un piacere?
Prima di tutto dipende dall’età, ad esempio la nostra App di lettura è per bambini e bambine di 4 anni di età e non devi essere nemmeno iscritto ai nostri corsi ma semplicemente scaricarla sullo smartphone o sul tablet ed è veramente motivante perché mette in condizioni il bambino di leggere per conto suo.
Io suggerisco di leggere i libri di Harry Potter, cosa che hanno fatto i miei figli, e tutta la serie gli ha permesso di avere il piacere di leggere e il mio figlio più giovane poi si è cimentato in quelli di Tolkien e di Asimov e se andate su Youtube e cercate ‘Ella Doron Dear J.K.’ è un video clip che parla di come J.K Rowling aiuta i ragazzi ad imparare (il video è interpretato da ragazze).
 
Quali sono i suoi progetti e traguardi futuri?
Stiamo continuamente aggiornando i nostri corsi ed i nostri materiali, perché abbiamo sempre nuove idee, e in questo momento siamo leader del mercato perché utilizziamo episodi animati che creano un sistema che permette un ascolto ripetuto a casa con integrato un rinforzo positivo nelle lezioni con vengono fatte dai nostri insegnanti.
Il mio piano è quello di continuare gli aggiornamenti, abbiamo una speciale e grande divisione di Ricerca&Sviluppo con il quale sto lavorando a nuovi progetti tra i quali gli Asili Helen Doron, che offrono differenti metodologie come il programma di fitness, programmi multilingua con l’uso della musica, programma di matematica e scienze.
Ci stiamo espandendo in diversi settori come quello della Matematica che sta andando molto bene, specialmente in Polonia. Sono sicura che il mercato italiano continuerà a crescere grazie ai nostri fantastici Master Franchisors e fantastici Learning Centers che sono dei visionari che credono nella educazione di qualità per i bambini italiani che aiuterà il futuro dell’Italia, ed in particolare il futuro emozionale italiano, dato che i bambini hanno una esperienza di apprendimento veramente positiva.
 
17 maggio 2015

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