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Grecia: chiude l’orchestra sinfonica nazionale e per la cultura chi s’è visto, s’è visto

Ieri è stata un giornata strana una di quelle in cui credi che stiano accadendo tante cose insieme: l’arrivo dell’estate, la partita della nazionale, il raduno di Harley a Roma...

Ieri è stata un giornata strana una di quelle in cui credi che stiano accadendo tante cose insieme: l’arrivo dell’estate, la partita della nazionale, il raduno di Harley a Roma.

In realtà le cose che vi ho elencato non hanno alcuna importanza rispetto ad altri avvenimenti che si svolgevano contemporaneamente a quelli citati.

E così mentre si susseguivano i cliché sul tempo, si assisteva all’ennesimo incontro degli azzurri e un branco di motociclisti causava un tamponamento a catena, l’orchestra sinfonica greca, in diretta tv, chiudeva i battenti.
Di quelle immagini resteranno solo le lacrime di quella violinista ed ancora una volta il finto giornalismo avrà vinto conducendovi proprio lì dove voleva: il più lontano possibile dalla verità.

Perché quelle lacrime non sono solo quelle di un gruppo di persone che perdono il lavoro ma soprattutto quelle di chi, lavorando nella cultura, sa che dovrà smettere di condividere, di far conoscere e di diffondere la musica.
Un messaggio ben più grande che scava nel cuore di chi credeva che tutto si potesse fermare ma non la possibilità di fare arte. L’ennesima riprova che non c’é fine al peggio e che la vittima sacrificale é sempre lei: la cultura, in ogni sua forma.

Credete che a noi questo non succederà mai? Sistemate il costume per il prossimo weekend e non perdetevi il prossimo appuntamento della Confederation Cup e forse, spero il più lontano possibile, ne riparleremo.

Nel 1972 la Rai aveva tre orchestre: due si occupavano di musica moderna ed una di sinfonica. Proprio in quell’anno Luciano Berio, compositore e direttore d’orchestra, veniva chiamato per la realizzazione di un programma musicale intitolato C’é musica e musica. Lezioni musicali che insistevano sull’importanza della musica (era di quegli anni il dibattito sull’inserimento dell’educazione musicale nelle scuole) e sulle sue caratteristiche analizzate a partire da Monteverdi fino ad arrivare ai Beatles.

Ora che il dibattito sulla musica nelle scuole si é riaperto grazie a Quirino Principe, arriva in libreria: C’é musica e musica, il dvd dello storico programma televisivo, diviso in 12 puntate, ed un libro per conoscere la storia della musica nella nostra tv (Feltrinelli, 25 euro).
Per approfondire e conoscere, davvero, la realtà.

 

Blogario


17 giugno 2013

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