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Giuseppe Strazzeri, direttore Longanesi, ”La guerra dei prezzi può danneggiare la qualità dei libri”

Pubblicare libri dalla vocazione anticonformista, caratterizzati dalla piena libertà delle scelte, l'originalità delle proposte e l'orizzonte a 360 gradi. E' questa la mission portata avanti da Longanesi, la casa editrice fondata nel 1946 da Leo Longanesi e diretta oggi da Giuseppe Strazzeri...

 Il direttore editoriale spiega le linee guida della sua casa editrice e analizza la situazione attuale dell’editoria in Italia

 

MILANO – Pubblicare libri dalla vocazione anticonformista, caratterizzati dalla piena libertà delle scelte, l’originalità delle proposte e l’orizzonte a 360 gradi, E’ questa la mission portata avanti da Longanesi, la casa editrice fondata nel 1946 da Leo Longanesi e diretta oggi da Giuseppe Strazzeri.

LIBERTA’ INTELLETTUALE – Strazzeri spiega come la vocazione anticonformista della sua casa editrice derivi direttamente dalla libertà intellettuale suo fondatore, Leo Longanesi. “Muore giovane, ma lascia alla casa editrice dei forti tratti distintivi: nessun preconcetto ideologico, originalità delle proposte, propensione alla professionalizzazione del libro.” Azioni audaci e scelte anticonformiste, come la pubblicazione dei gialli Longanesi, diventati un cult per gli amanti del genere, e la realizzazione della rivista Il Libraio, un utile strumento d’informazione rivolto ai lettori, come se avessero a che fare con i consigli ricevuti da un libraio in carne ed ossa.

RITORNO ALLE ORIGINI – Strazzeri spiega come il ritorno a pubblicazioni anticonformiste e di successo sia dovuto al passaggio della casa editrice nelle mani di Mario Spagnol, che l’ha condotta dal 1980 al 1999. “L’impronta attuale della casa editrice è dovuta a Mario Spagnol, vero e proprio rinnovatore dell’editoria italiana.” Strazzeri spiega come oggi il catalogo di Longanesi sia ricco di sperimentazioni audaci, proprio come accadeva nel passato. “Oggi pubblichiamo best seller di qualità, come il recente “Memorie di una Geisha” di Arthur Golden, e proponiamo testi di narrativa generale con uno sguardo al pubblico, come testimoniato dal campione di vendite Massimo Gramellini ed il suo “Fai bei sogni”. Come casa editrice investiamo su nuovi scrittori, ci impegniamo a lanciare autori italiani e cerchiamo di abbassare l’età del nostro pubblico, come avvenuto con “Il rumore dei tuoi passi” della promettente Valentina D’Urbano.

CRISI DELLA LETTURA – Per quanto riguarda la situazione odierna dell’editoria italiana, Giuseppe Strazzeri spiega come l’attuale crisi economica non sia direttamente correlata a quella di della lettura. “La situazione è difficile, già prima della crisi economica eravamo un paese di lettori deboli. Le case editrici quando pubblicano i loro libri si contendono solamente 12 milioni di lettori forti. In un momento di crisi di breve periodo, la lettura può avere un’impennata. Ma quella che attraversa la società di oggi è una crisi di lungo periodo, che sta coinvolgendo anche l’editoria.”

LA GUERRA DEI PREZZI – Il direttore editoriale di Longanesi ritiene che parlare dell’incidenza sul mercato delle vendite degli e-book sia un discorso prematuro, “ma che può diventare interessante in prospettiva”,  e spiega come, per uscire dalla crisi del settore, si attuino spesso azioni in realtà controproducenti. “Oggi per rilanciare la lettura, si punta ad abbassare i prezzi ed a pubblicare molti libri, a discapito però della qualità dei volumi nel mercato. Ritengo che la guerra dei prezzi può danneggiare la qualità dei prodotti.”

FORMAZIONE DI UN’IDENTITA’ – Secondo Strazzeri, la presenza in Italia di una percentuale bassa di lettori è frutto di stereotipi culturali cha da anni contraddistinguono il Bel paese. “La nostra è una nazione che ha sempre fatto fatica a leggere. La lettura rappresenta un momento fondamentale nel percorso di formazione di un’identità, e dev’essere un’abitudine che si deve coltivare fin da piccoli”. Un’abitudine ben radicata nei paesi anglosassoni, mentre in Italia si associa una bassa scolarità al fatto di leggere poco. “Leggere deve diventare un’attività per tutti – conclude Strazzeri – da fare in qualsiasi momento, a prescindere dai gusti e dalla preparazione specifica che ciascuna persona può avere.”

 

14 giugno 2012

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