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Giulietta Capuleti, l’ingenuo archetipo della donna romantica

Nella classifica delle donne straordinarie della letteratura si aggiunge anche Giulietta Capuleti che conquista anche il pubblico dei cinema nella sua versione più moderna

MILANO – Non si può stilare una classifica sulle più celebri e importanti eroine del cinema e della letteratura senza citare Giulietta Capuleti. Giovane e romantica, nonostante la giovanissima età, sfida anche il volere della sua famiglia pur di poter concretizzare la sua storia d’amore col figlio della famiglia nemica: Romeo Montecchi.
La storia è ben nota ed è, ormai, diventata una sorta di archetipo dell’amore, preso ad esempio dalla cultura di massa ma anche da ogni forma d’arte esistente. Probabilmente, neanche William Shakespeare stesso si sarebbe aspettato un successo simile per il suo Romeo e la sua Giulietta.

L’AMORE PERFETTO – Romeo e Giulietta è sicuramente una delle più famose – anche se probabilmente non la migliore – opere del drammaturgo inglese William Shakespeare, composta tra il 1594 e il 1596. La vicenda dei suoi giovani amanti è diventata ideale romantico dell’amore perfetto; l’opera non è stata semplicemente trasposta al cinema, ma ha conosciuto anche una sfilza di varianti: si pensi, ad esempio, al musical West Side Story (1957), al poema sinfonico di Čajkovskij o all’opera di Bellini.

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DRAMMA AL CINEMA – L’ultima trasposizione del dramma Shakespeariano per il cinema, risale al 2013 ma indubbiamente, oltre alla celebre versione di Franco Zeffirelli del 1968, tra le più più interessanti, vi è sicuramente quella del 1996, diretta da Baz Luhrmann (il regista di Moulin Rouge).
La genialità del regista sta nel tentativo di spostare un’opera classica ai giorni nostri, riadattando l’ambient e sfruttando una fotografia molto eccentrica, senza tuttavia limitare o modificare in alcun modo i dialoghi dei protagonisti.
Le interpretazioni, ovviamente, sono degne di nota con un giovanissimo Leonardo Di Caprio in fase pre-Titanic e Claire Danes che riesce a conferire a Giulietta la sua sensibilità sognante. I suoi meravigliosi occhi passano dalla curiosità al terrore, riuscendo a rendere perfettamente l’ingenuità e la sofferenza del personaggio romantico per antonomasia che non riesce a concretizzare il suo sogno d’amore.

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