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Giorno della Memoria, i libri che ancora non avete letto sulla Shoah

Alcune novità uscite nelle librerie per non dimenticare: memorie, testimonianze dirette e non e anche alcuni consigli di libri adatti a raccontare la Shoah ai più piccini

Il Giorno della Memoria, una giornata per non dimenticare la Shoah e gli orrori che gli uomini sono stati capaci di perpetrare contro altri uomini. Per far sì che ce ne ricordiamo sempre e non rischiamo di ripeterli. 

Giorno della Memoria, i libri che ancora non avete letto sulla Shoah

Oltre alle ultime novità, vi proponiamo di seguito alcune letture che raccolgono storie, documenti, testimonianze di chi ha vissuto quegli orrori sulla sua pelle.

La pietra nera del ricordo – Giulio Busi

 

Il Sole 24 ORE propone ai suoi lettori la raccolta di articoli della rubrica Giudaica scritti da Giulio Busi, un itinerario critico costruito attraverso episodi del presente e del passato che raccontano in retrospettiva la Shoah, un momento della storia da non dimenticare, oggi più attuale che mai, attraverso la narrazione intensa e puntuale del massimo ebraista italiano.
Vent’anni – da tanto dura il Giorno della memoria. Un intervallo dilatato, come lunghi, incan­cellabili, dolorosi sono i ricordi della Shoah. Una raccolta di articoli apparsi sul “Sole 24 Ore”, e ora raccolti in questo volume per rendersi con­to dell’impatto straordinario che la cultura della me­moria ha avuto sulla coscienza e sulla società europea. Non solo nel ricordo della Shoah. Persecuzione dei rom, degli omosessuali, dei disabili, degli oppositori politici. Accanto ai testi giornalistici, il lettore troverà inter­venti calibrati su occasioni diverse. Silvana Greco rico­struisce, nella fondamentale vicenda di Liliana Segre, la sua discesa verso l’abisso e un’esemplare risalita.

Il maestro di Auschwitz – Otto B Kraus

 

Alex Ehren è uno dei prigionieri di Auschwitz-Birkenau. Ogni giorno che passa la lotta per sopravvivere all’orrore del campo di concentramento si fa sempre più dura. Eppure Alex ha deciso di contravvenire agli ordini dei suoi spietati aguzzini e, di nascosto, dà lezione ai bambini raccolti nel famigerato Blocco 31. È un piccolo gesto di coraggio, che ha però un incredibile valore sovversivo, perché è il solo modo per tentare di proteggerli dalla terribile realtà della persecuzione che sperimentano sulla propria pelle. Eppure, insegnare ai bambini non è l’unica attività proibita a cui Alex si dedica… Questo romanzo è ispirato alla vera storia di Otto B Kraus, che durante la prigionia nel campo di concentramento osò sfidare le inflessibili regole imposte dai nazisti e creò per i suoi piccoli allievi un’oasi di normalità. 

«C’era così poco spazio sulla cuccetta che, quando uno di noi voleva riposare il fianco, dovevamo girarci tutti in un intreccio di gambe, di petti e di pance vuote come se fossimo un’unica creatura dai molteplici arti, una sorta di divinità indù o di millepiedi. Fra noi nacque una certa intimità, non solo nel corpo ma anche nella mente, perché sapevamo che, pur non essendo nati dallo stesso ventre, saremmo di certo morti insieme.» Otto B Kraus

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La Giornata della Memoria è la ricorrenza nazionale per ricordare l’orrore della Shoah. Ecco frasi e degli aforismi che invitano a riflettere

L’angelo di Monaco – Fabiano Massimi

 

L’esordio di Fabio Massimi, bibliotecario e operatore editoriale, è un libro a cavallo tra realtà, romanzo storico e thriller, intorno all’unico vero amore di Hitler , in una repubblica di Weimar moribonda, in cui si avvertono tutti i presagi dei più orribili crimini nazisti.
Si tratta della ricostruzione dei fatti  legati alla morte di Angelika Raubal: nipote di Hitler 22enne morta apparentemente suicida nel ‘31 nell’appartamento di Monaco dello zio (con il quale si diceva avesse una relazione). Ambientato appunto nella Germania dei primi anni 30, nelle prime fasi dell’ascesa del partito nazista, il romanzo è popolato da personaggi minori che rispondono al nome di Adolf Hitler, Heinrich Himmler, Joseph Goebbels, Hermann Göering, una giovanissima Eva Braun tra gli altri.

A partire da fatti storici realmente accaduti e attraverso un gigantesco lavoro su numerose fonti dell’epoca – articoli di giornale, verbali della polizia responsabile delle indagini, saggi, diari, lettere dei personaggi del romanzo – Fabiano Massimi ha scritto un potentissimo romanzo, ricostruendo in maniera quasi cinematografica epoca, ambientazioni, dialoghi, personaggi storici della Germania degli anni Trenta. Raccontando così anche un paese – i suoi cittadini, le sue forze di polizia, i suoi politici – in un momento di grande confusione e ambiguità politica, un momento in cui il movimento politico di Hitler non aveva ancora assunto i connotati orribili del Nazismo.

Gli uomini che hanno detto di no a Hitler – Paddy Ashdown

Durante i suoi ultimi giorni di vita, trascorsi nascosto in un bunker, Adolf Hitler si convinse di essere stato tradito dall’interno. Non aveva tutti i torti. Nel 1945 le sue armate erano state sconfitte su tutti i fronti, il regime era collassato e i suoi uomini più fedeli si erano dati alla fuga per sottrarsi alle conseguenze dei loro atroci crimini. In un racconto sorprendente e inedito, Paddy Ashdown rivela come ai vertici del sistema gerarchico nazista ci fossero uomini disposti a tutto per impedire la vittoria di Hitler. Documenti solo recentemente venuti alla luce, infatti, testimoniano la presenza di un vero e proprio complotto volto a trasmettere i piani e le strategie chiave del Führer agli Alleati e persino a eliminare Hitler. 

L’infermiera di Hitler – Mandy Robotham

Un altro libro da leggere per non dimenticare la Shoah. Germania, 1944. Prelevata dal campo di concentramento in cui era prigioniera, Anke Hoff non ha idea del destino che la attende. Quando le viene ordinato di assistere, come ostetrica, qualcuno molto vicino a Hitler è costretta ad accettare: in caso contrario tutta la sua famiglia verrebbe uccisa. Nonostante l’odio per il regime che ha perseguitato lei e i suoi cari, Anke dovrà fare del suo meglio per prendersi cura della misteriosa donna e del bambino che porta in grembo, la cui vita è legata a doppio filo alla sua. Ma nel rifugio di Berghof, la residenza segreta del Führer tra le Alpi bavaresi, niente è come sembra. Molte delle persone lì presenti, infatti, sono sottoposte allo stesso ricatto di Anke. E affezionarsi a uno di loro potrebbe complicare ancora di più le cose, mettendola davanti a una scelta impossibile da compiere. L’amore può sopravvivere agli orrori di una guerra?

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Arno Baehr, la storia di un bambino colpito dalle leggi razziali

Arno Baehr, un bambino che nel 1938 frequentava un’elementare milanese, ci racconta la sua esperienza della Shoah e ci ricorda perché è fondamentale continuare a parlarne

L’alto nido – Roxane Van Iperen 

 

È una fredda notte di febbraio del 1943 quando la famiglia Brilleslijper arriva all’Alto Nido, una villa nascosta nel bosco poco fuori dal villaggio di Nardeen, a est di Amsterdam. È al riparo delle sue mura che le giovani sorelle Brilleslijper, Lien e Janny, organizzeranno una delle operazioni di salvataggio più audaci della resistenza olandese all’occupazione nazista, proprio sotto il naso dei leader dell’NSB, il Movimento nazionalsocialista olandese, che abitano a poche centinaia di metri dalla grande casa. L’Alto Nido diventa infatti il nascondiglio per decine di ebrei clandestini, che là trovano non solo un posto sicuro dove vivere ma anche il calore di una famiglia allargata e la vitalità di una comune di artisti. A giugno del 1944 però la sicurezza dell’Alto Nido viene compromessa. Lien e Janny sono arrestate insieme alle loro famiglie e portate nel campo di concentramento di Westerbork. È lì che incontrano Anne e Margot Frank, con cui verranno deportate ad Auschwitz e poi a Bergen-Belsen, dove Janny e Lien, che saranno fra i pochissimi a sopravvivere all’inferno dei campi e a fare ritorno ad Amsterdam, si prenderanno cura delle sorelle Frank nei loro ultimi giorni di vita.

H. Come Hitler vedeva i suoi tedeschi – Johann Lerchenwald

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Altro libro da leggere per riflettere sulla Shoah. In tutte le biografie e i romanzi fin qui scritti, Hitler è presentato a priori come un parto dell’inferno. Per quanto poco si sappia sulla sua esistenza anteriore alla fondazione del partito, si dà per scontato che già allora avesse avuto delle inclinazioni rivelatrici del celebre mostro che sarebbe diventato poi. Più tardi, è sempre quello che vuol far credere di essere, tolto qualche dubbio sull’autenticità o finzione dei suoi famosi attacchi di collera.
In questo romanzo Adolf viene descritto fino all’età di trent’anni come un soggetto un po’ nevrotico, ma per il resto normale. Normale, non comune.
A farlo diventare quello che infine diventerà non saranno solo e in primo luogo le predisposizioni personali o le circostanze storiche, ma anche i Tedeschi con la loro stolta fede nell’autorità.

Il ragazzo che decise di seguire suo padre ad Auschwitz – Jeremy Dronfield

Vienna, ottobre 1939.
Gustav Kleinmann, un tappezziere ebreo, e il quindicenne Fritz, suo figlio, vengono arrestati dalla Gestapo, caricati su un vagone merci e deportati a Buchenwald, in Germania. Picchiati, ridotti alla fame, costretti ai lavori forzati per costruire il campo stesso in cui sono tenuti prigionieri, riescono miracolosamente a sopravvivere alla brutalità nazista. Finché, tre anni dopo, Gustav non viene inserito nella lista dei prigionieri che saranno mandati ad Auschwitz.
Per Fritz è uno shock senza precedenti. Da tempo circolano voci inquietanti su quel lager e sulle sue speciali camere a gas dove si possono uccidere centinaia di persone alla volta. Il trasferimento laggiù significa una cosa sola…

Eppure l’idea di separarsi dal padre non lo sfiora neppure. I compagni di prigionia gli dicono di dimenticarsi di lui, se vuole vivere, ma Fritz si rifiuta di ascoltarli e insiste per accompagnarlo, pur sapendo che li aspettano altri anni di orrori e sofferenze, se possibile ancor più terribili. Ma a tenerli in vita, ancora una volta, saranno l’amore e un’incrollabile speranza nel futuro.
Basato sul diario di Gustav, non è soltanto la storia commovente di un legame, quello tra padre e figlio, che si è rivelato più forte della macchina dell’odio che ha cercato di schiacciarli. È anche una straordinaria testimonianza di coraggio e di resilienza, e un ritratto lucido e vivido del meglio e del peggio della natura umana.

Giornata della Memoria, 7 libri per raccontare la Shoah ai ragazzi

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Da “Il bambino con il pigiama a righe” a “Le valigie di Auschwitz”, ecco dieci classici della letteratura per ragazzi che hanno affrontato il tema dell’Olocausto

 

Nonno terremoto. Un bambino del 1938 – Fulvia Alidori e Daniele Susini

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1938: il regime fascista introduce le leggi razziali e migliaia di ebrei perdono il posto di lavoro o vengono cacciati dalle scuole e dalle università. Questa è la storia di Luciano, “Nonno Terremoto”, un bambino ebreo che quel giorno perse tutto: scuola, giochi, amici. Una storia per ricordare che non esiste colpa per essere nati. Età di lettura: da 9 anni.

I bambini raccontano la Shoah – Sarah Kaminski e Maria Teresa Milano

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Opera da leggere per non dimenticare la tragedia della Shoah. Sul filo dell’autobiografia, Lia Levi e Uri Orlev con i loro racconti struggenti ci fanno provare emozioni e sentimenti, paure e speranze dei bambini vittime della persecuzione razziale. Il racconto di Ela e Marian Kaminski, ebrei polacchi che hanno vissuto la guerra da bambini: una storia d’amore di chi ha saputo lasciarsi alle spalle l’orrore e ricostruirsi una nuova vita. Sarah Kaminski ha «raccolto il testimone» dai propri genitori e racconta la favola amara del ghetto di Lódz, in cui i suoi piccoli prigionieri erano costretti a lavorare duramente per sperare di sopravvivere.

Maria Teresa Milano ci fa entrare nella fortezza di Terezín, il cosiddetto «ghetto modello» voluto dai nazisti, in cui nonostante tutto i bambini dipingevano e cantavano perché un gruppo di adulti aveva deciso di prendersi cura di loro, a costo della vita. Infine Cesare Alvazzi Del Frate, bambino sotto il regime fascista e poi ragazzo partigiano, con la sua storia fatta di scelte importanti e coraggiose è forse uno degli ultimi testimoni di cosa vuol dire opporsi a un regime e difendere la libertà di tutti. Per non dimenticare un milione e mezzo di bambini (ebrei, disabili, zingari, slavi…) ai quali è stata strappata l’infanzia. Introduzione di David Grossman. Età di lettura: da 10 anni.

 

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