Oggi 6 luglio si festeggia l’International Kissing Day, la Giornata Mondiale del Bacio, che fu istituita per ricordare il bacio più lungo della storia: una coppia thailandese, durante una competizione, si è baciata per ben 46 ore. Successivamente i due innamorati hanno battuto il loro stesso record baciandosi per 58 ore.
Solitamente celebrata anche il 13 aprile, dal 1990, in Inghilterra, si stabilì che il 6 luglio di ogni anno sarebbe stata la Giornata mondiale del Bacio, giorno dedicato al bacio e ai suoi innumerevoli benefici.
Scopri la storia della Giornata Mondiale del Bacio
Giornata Mondiale del Bacio, i 7 baci letterari più belli
Il bacio rappresenta un gesto semplice dalle mille implicazioni. Il bacio può essere scambiato per amore, passione o amicizia, può essere rubato, concesso, ricambiato. Per la Giornata internazionale del Bacio, vi proponiamo una rassegna dei baci più indimenticabili della letteratura. Quelli che, solo a leggerne la descrizione vibrante dell’autore, ci fanno venire la pelle d’oca.
Paolo e Francesca, (Divina Commedia, V canto dell’Inferno, Dante Alighieri)
Quando leggemmo il disiato riso
esser basciato da cotanto amante,
questi, che mai da me non fia diviso,
la bocca mi basciò tutto tremante.
Galeotto fu ‘l libro e chi lo scrisse:
quel giorno più non vi leggemmo avante.
Leggi “Paolo e Francesca, il valore del bacio nei versi del V canto dell’Inferno“
Jacques Prévert, I ragazzi che si amano
I ragazzi che si amano si baciano in piedi
Contro le porte della notte
E i passanti che passano li segnano a ditoMa i ragazzi che si amano
Non ci sono per nessuno
Ed è la loro ombra soltanto
Che trema nella notte
Stimolando la rabbia dei passanti
La loro rabbia il loro disprezzo le risa la loro invidiaI ragazzi che si amano non ci sono per nessuno
Essi sono altrove molto più lontano della notte
Molto più in alto del giorno
Nell’abbagliante splendore del loro primo amore
Scopri le poesie d’amore più belle di tutti i tempi
Romeo e Giulietta, (Romeo e Giulietta, William Shakespeare)
Se con indegna mano profano questa tua santa reliquia (è il peccato di tutti i cuori pii), queste mie labbra, piene di rossore, al pari di contriti pellegrini, son pronte a render morbido quel tocco con un tenero bacio.
Il bacio
Ti manderò un bacio con il vento
e so che lo sentirai,
ti volterai senza vedermi ma io sarò li
Siamo fatti della stessa materia
di cui sono fatti i sogniVorrei essere una nuvola bianca
in un cielo infinito
per seguirti ovunque e amarti ogni istante
Se sei un sogno non svegliarmiVorrei vivere nel tuo respiro
Mentre ti guardo muoio per te
Il tuo sogno sarà di sognare meTi amo perché ti vedo riflessa
in tutto quello che c’è di belloDimmi dove sei stanotte
ancora nei miei sogni?
Ho sentito una carezza sul viso
arrivare fino al cuoreVorrei arrivare fino al cielo
e con i raggi del sole scriverti ti amoVorrei che il vento soffiasse ogni giorno
tra i tuoi capelli,
per poter sentire anche da lontano
il tuo profumo!Vorrei fare con te quello
che la primavera fa con i ciliegi.
Lancillotto e Ginevra, (Lancillotto o il cavaliere della carretta, vv. 4669-4679, Chrétien de Troyes)
Lancillotto ora ha ciò che brama:
la regina lo accoglie, ed ama
che stia con lei e che le faccia
piacere: tiene fra le braccia
lui lei, e lei lui tra le sue.
È così dolce il gioco ai due
e del baciare e del sentire,
che n’ebbero, senza mentire,
una gioia meravigliosa
tanto che mai una tale cosa
non fu udita né conosciuta.
Catullo a Lesbia (Viviamo, Mia Lesbia, e Amiamo, Catullo)
Viviamo, mia Lesbia, ed amiamo,
e ogni mormorio perfido dei vecchi
valga per noi la più vile moneta.
Il giorno può morire e poi risorgere,
ma quando muore il nostro breve giorno,
una notte infinita dormiremo.
Tu dammi mille baci, e quindi cento,
poi dammene altri mille, e quindi cento,
quindi mille continui, e quindi cento.
E quando poi saranno mille e mille,
nasconderemo il loro vero numero,
che non getti il malocchio l’invidioso
per un numero di baci così alto.
Edmond Rostand, Cyrano de Bergerac
Un bacio, insomma, che cos’è mai un bacio?
Un giuramento fatto più da vicino, una promessa
Più precisa, una confessione che vuoi conferma,
un apostrofo rosa tra le parole «t’amo».