Giornata Mondiale del Bacio, i 7 baci più indimenticabili in letteratura

6 Luglio 2025

Da Shakespeare a Catullo, ecco quali sono i baci più belli della letteratura che solo a rileggerli ci fanno venire la pelle d'oca

Giornata Mondiale del Bacio, i 7 baci più indimenticabili in letteratura

Oggi 6 luglio  si festeggia l’International Kissing Day, la Giornata Mondiale del Bacio, che fu istituita per ricordare il bacio più lungo della storia: una coppia thailandese, durante una competizione, si è baciata per ben 46 ore. Successivamente i due innamorati hanno battuto il loro stesso record baciandosi per 58 ore.

Solitamente celebrata anche il 13 aprile, dal 1990, in Inghilterra, si stabilì che il 6 luglio di ogni anno sarebbe stata la Giornata mondiale del Bacio, giorno dedicato al bacio e ai suoi innumerevoli benefici.

Scopri la storia della Giornata Mondiale del Bacio

Giornata Mondiale del Bacio, i 7 baci letterari più belli

Il bacio rappresenta un gesto semplice dalle mille implicazioni. Il bacio può essere scambiato per amore, passione o amicizia, può essere rubato, concesso, ricambiato. Per la Giornata internazionale del Bacio, vi proponiamo una rassegna dei baci più indimenticabili della letteratura. Quelli che, solo a leggerne la descrizione vibrante dell’autore, ci fanno venire la pelle d’oca.

Paolo e Francesca, (Divina Commedia, V canto dell’Inferno, Dante Alighieri)

Quando leggemmo il disiato riso
esser basciato da cotanto amante,
questi, che mai da me non fia diviso,
la bocca mi basciò tutto tremante.
Galeotto fu ‘l libro e chi lo scrisse:
quel giorno più non vi leggemmo avante.

Leggi “Paolo e Francesca, il valore del bacio nei versi del V canto dell’Inferno

Jacques Prévert, I ragazzi che si amano

I ragazzi che si amano si baciano in piedi
Contro le porte della notte
E i passanti che passano li segnano a dito

Ma i ragazzi che si amano
Non ci sono per nessuno
Ed è la loro ombra soltanto
Che trema nella notte
Stimolando la rabbia dei passanti
La loro rabbia il loro disprezzo le risa la loro invidia

I ragazzi che si amano non ci sono per nessuno
Essi sono altrove molto più lontano della notte
Molto più in alto del giorno
Nell’abbagliante splendore del loro primo amore

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Romeo e Giulietta, (Romeo e Giulietta, William Shakespeare)

Se con indegna mano profano questa tua santa reliquia (è il peccato di tutti i cuori pii), queste mie labbra, piene di rossore, al pari di contriti pellegrini, son pronte a render morbido quel tocco con un tenero bacio.

Il bacio

Ti manderò un bacio con il vento
e so che lo sentirai,
ti volterai senza vedermi ma io sarò li
Siamo fatti della stessa materia
di cui sono fatti i sogni

Vorrei essere una nuvola bianca
in un cielo infinito
per seguirti ovunque e amarti ogni istante
Se sei un sogno non svegliarmi

Vorrei vivere nel tuo respiro
Mentre ti guardo muoio per te
Il tuo sogno sarà di sognare me

Ti amo perché ti vedo riflessa
in tutto quello che c’è di bello

Dimmi dove sei stanotte
ancora nei miei sogni?
Ho sentito una carezza sul viso
arrivare fino al cuore

Vorrei arrivare fino al cielo
e con i raggi del sole scriverti ti amo

Vorrei che il vento soffiasse ogni giorno
tra i tuoi capelli,
per poter sentire anche da lontano
il tuo profumo!

Vorrei fare con te quello
che la primavera fa con i ciliegi.

Lancillotto e Ginevra, (Lancillotto o il cavaliere della carretta, vv. 4669-4679, Chrétien de Troyes)

Lancillotto ora ha ciò che brama:
la regina lo accoglie, ed ama
che stia con lei e che le faccia
piacere: tiene fra le braccia
lui lei, e lei lui tra le sue.

È così dolce il gioco ai due
e del baciare e del sentire,
che n’ebbero, senza mentire,
una gioia meravigliosa
tanto che mai una tale cosa
non fu udita né conosciuta.

Catullo a Lesbia (Viviamo, Mia Lesbia, e Amiamo, Catullo)

Viviamo, mia Lesbia, ed amiamo,
e ogni mormorio perfido dei vecchi
valga per noi la più vile moneta.
Il giorno può morire e poi risorgere,
ma quando muore il nostro breve giorno,
una notte infinita dormiremo.

Tu dammi mille baci, e quindi cento,
poi dammene altri mille, e quindi cento,
quindi mille continui, e quindi cento.

E quando poi saranno mille e mille,
nasconderemo il loro vero numero,
che non getti il malocchio l’invidioso
per un numero di baci così alto.

Edmond Rostand, Cyrano de Bergerac

Un bacio, insomma, che cos’è mai un bacio?
Un giuramento fatto più da vicino, una promessa
Più precisa, una confessione che vuoi conferma,
un apostrofo rosa tra le parole «t’amo».

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