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Emiliano Gucci, “Parlo di amori che non si augurano a nessuno”

Abbiamo intervistato Emiliano Gucci in uscita col suo ultimo romanzo "Voi due senza me". Ci ha parlato di amori assoluti e relazioni mai finite

MILANO – Emiliano Gucci รจ un giovane scrittore che ama sperimentare. Nato a Firenze nel 1975 si รจ diplomato al Liceo Artistico e ha svolto lavori disparati e diversi tra loro e dal 2003 รจ impiegato part-time in una libreria. Il suo ultimo romanzo si intitola “Voi due senza di me” e racconta la storia di amore assoluto tra Michele e Marta; nonostante la loro relazione sia finita, il loro amore sembra indissolubile.

Come nasce la trama di questo romanzo dโ€™amore?

Nasce da unโ€™immagine: un uomo che una mattina arriva alla stazione di Firenze ad aspettare che una donna scenda dal treno per andare al lavoro, ignara della sua presenza; vuole avvicinarla, tentare di riabbracciarla, non la vede da dieci anni ma prima sono stati insieme molto bene, amandosi, finchรฉ una tragedia non ha troncato la loro storia. E io volevo vedere come sarebbero andate le cose, come avrebbe reagito lei davanti a questo ritorno, cosa si sarebbero detti, dove li avrebbe condotti questa giornataโ€ฆ E cosโ€™era accaduto invece in quella nefasta di dieci anni prima, al fiume, nel sole, quando tutto precipitรฒ.

 

Che tipo di amore รจ quello tra Michele e Marta?

Un amore assoluto, invincibile, โ€œdi quelli che non si augurano a nessunoโ€ come mi ha scritto una lettrice. Direi anche un amore egoista, prepotente, che รจ sopravvissuto alle decisioni dei diretti interessati nascondendosi nelle viscere, per anni, per poi tornare a deflagrare quando le loro esistenze parevano trovare un equilibrio che lo escludeva definitivamente. Un amore protagonista, centrale, che vuole occupare il cuore del romanzo e sconfiggere la morte.

 

A tenere unita ancora la coppia, paradossalmente, sembra essere la stessa causa del loro allontanamento. Come รจ possibile?

Lโ€™allontanamento ha radici nel dubbio, nel sospetto: Michele ha creduto che Marta sia stata responsabile della tragedia che gli ha sconvolto la vita. Ha elaborato, rimuginato, ha tratto le sue conclusioni e lei si รจ sentita tradita, ferita nella ferita: da qui il grande crollo, la distanza in apparenza incolmabile. Eppure nel ricordo di quellโ€™evento ritrovano oggi la tenerezza, la forza della famiglia che furono; e soprattutto rileggono i fatti con una luce nuova, perchรฉ talvolta il passato puรฒ essere cambiato.

 

รˆ possibile riprendere una storia dโ€™amore a distanza di tempo e dopo che uno dei due ha deciso di chiudere una relazione?

Michele pensa indubbiamente di sรฌ. Non era finito lโ€™amore, lo sa, la storia si era chiusa per tuttโ€™altri motivi, come spesso capita a molte coppie. In fondo per lui non esiste altra donna al mondo, e scopriremo che lo stesso vale per Marta che nel frattempo si รจ rifatta una vita, ha trovato un nuovo compagno preferendo la serenitร  al fuoco dei sentimenti. Nella seconda parte del libro, ancora dieci anni piรน tardi, in una giornata gelida di neve, sarร  lei a tornarlo a cercare, a chiedergli di rimettersi in giocoโ€ฆ

 

Quanto si rischia di cadere nellโ€™ossessione quando uno dei due continua ad amare, mentre lโ€™altro no?

Non รจ il loro caso: entrambi amano lโ€™altro, piรน o meno consapevolmente, ma piuttosto hanno rimosso, archiviato la cosa per convenienza, necessitร , scelte di vita. Adesso fa paura rimettere in discussione tutto, forse neppure lo vorrebbero, eppure quellโ€™amore continua a lavorargli nel petto, nelle vene, li accompagna nelle notti, li risveglia chiedendogli una nuova opportunitร , una veritร  da rintracciare nello specchio. Perchรฉ cโ€™รจ una terza anima a guidarli, la stessa che dร  voce al titolo e che ce li racconta osservandoli dallโ€™alto, cosรฌ lontana e cosรฌ vicina: รจ la voce di coloro che hanno perduto ma che mai perderanno, e che sempre li unirร .

 

Quanto dista questo romanzo da tuoi precedenti?

Molto, poco, niente, non lo so. A volte mi sembra di cambiare cosรฌ spesso soggetti, interessi, registri, e cercare storie sempre nuove e uno stile adeguato che possa restituirle al meglio; nei fatti credo sia cosรฌ, basta leggere le sinossi degli altri miei libri. Eppure altre volte mi sembra di aver scritto sempre lo stesso romanzo, e mi pare che ogni autore faccia come me. Non avevo mai parlato dโ€™amore, o meglio lo avevo sempre fatto ma non tenendo una coppia al centro, raccontando un uomo e una donna seguendo il filo che li lega; avevo scritto diversi racconti di questo tipo, mai un romanzo, poi ho incontrato Marta e Michele e siamo arrivati fin qui. Di certo ci sono temi che tornano nella mia narrativa, come la perdita, il senso di colpa, il passato che vuole essere riletto e riscritto; mi piace dissotterrare storie partendo da un elemento, un dettaglio, per scoprire insieme al lettore quello che cโ€™รจ stato nella vita dei personaggi e immaginare quello che potrร  esserci quando porremo lโ€™illusorio punto finale.

 

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