Mai come quest’anno ho percepito sbirciando nei social, ascoltando la radio, leggendo i giornali la necessità, la voglia, il bisogno di regalare libri. E aggiungerei per fortuna. Molto umilmente, in questo post pre-natalizio, vorrei proporvi e consigliarvi dei libri che potrebbero essere quelli giusti da regalare. Vi voglio parlare di quattro libri, che personalmente adoro e ho letto più di una volta. Sono libri che ho comprato perché amica della scrittrice, o perché ho scoperto per caso nelle mie scorribande domenicali nelle librerie Sono quattro libri che mi hanno regalato molto.
Vorrei iniziare con i ricordi, i sogni e le ricette di una famiglia molto speciale. La famiglia Fiorello. Catena Fiorello una grandissima scrittrice e donna, un’amica rara, schietta e Siciliana. Dacci oggi il nostro pane quotidiano, un libro che ci porta indietro nel tempo, quando la sua famiglia viveva in Sicilia. Un diario nostalgico, tenero, sincero, intimo della sua vita. Quando il padre, rientrava a casa e chiedeva alla moglie “Sara, oggi si mangiano i grilli?” Vi assicuro che lo leggerete in un soffio…
Quest’anno si è celebrata la nascita del grande Maestro Giuseppe Verdi. Un uomo molto generoso che volle costruire a Milano una Casa di riposo per musicisti, un luogo senza tempo, un luogo magico, la sua miglior opera, come la descrisse lui. Una Casa molto speciale che Paola Calvetti, ha raccontato nel suo Parla d’amor con me. Un romanzo di vita e musica, di ricordi, passioni degli abitanti di questa Casa. Un libro che consiglio per la sua grandissima tenerezza. Per chi ama l’Opera, per chi ama la musica … per chi ama l’amore.
E veniamo alla più famosa Cena di natale che Luca Bianchini, lo scrittore, potesse organizzare: La cena di Natale di Io che amo solo te. Due libri impregnati di tantissimo sacrificato amore, una storia divertente e spiritosa … che ritrae uno spaccato della vita di un bellissimo paesino pugliese… Polignano a Mare… anche con la neve. Se avete amici o amiche che nel loro cuore custodiscono un’ amore come quello di Mimì e Ninella… o che anelano ad averne uno, questi due libri sono stati scritti per loro. Consiglio di acquistarli entrambi… non può esserci la cena di Natale senza Io che amo solo te.
Fatemi sapere.
19 dicembre 2013
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Personalmente, come insegnante, potendo scegliere, preferirei barattare qualsiasi incentivo economico con una generosa dose di fiducia nella mia professionalità. Credo ci siano poche professioni più esposte al giudizio altrui e soprattutto alla pretesa di “mettere bocca” da parte di esterni di quella del docente italiano. E baratterei volentieri ogni aumento in busta paga con uno sgravio sostanziale dagli adempimenti burocratici – collegi docenti, relazioni, modulistica – per dedicare il monte-ore di queste sempre più cavillose riunioni in ore per la didattica; esclusivamente per la didattica personalizzata.