Dacia Maraini e altre 9 grandi scrittrici riscrivono i Dieci comandamenti

22 Settembre 2025

“La bambina che vola” di Dacia Maraini fa parte di una raccolta sui Dieci comandamenti, un progetto tutto al femminile in cui il racconto biblico è attualizzato dalla penna di dieci grandi scrittrici.

Dacia Maraini e altre 9 grandi scrittrici riscrivono i Dieci comandamenti

La bambina che vola” (Rizzoli) è l’ultimo libro di Dacia Maraini e fa parte di una raccolta sui Dieci comandamenti, un progetto tutto al femminile in cui il racconto biblico è attualizzato dalla penna di dieci grandi scrittrici. Ed il primo, raccontato dalla Maraini, diventa un inno all’ascolto della propria interiorità e di ciò che non è possibile spiegare – i sogni, le ossessioni -, ma che a volte è l’unico esile filo rosso che ci lega a verità antiche. Un romanzo a metà tra fiaba e meditazione, in cui la voce della bambina – ironica, tenera e sapiente – guida la protagonista in un intenso viaggio spirituale.

“La bambina che vola” nel ricordo di Pinocchio

“Il decalogo non è una mia idea – spiega Dacia Maraini a Pordenonelegge – ma mi è piaciuto molto raccontare i Dieci comandamenti, perché è stata un’occasione straordinaria per rileggere la Bibbia e rifletterci sopra.” A raccontare la storia è la voce della bambina che vola: la protagonista è Sara un artigiana, che con le sue mani esperte intaglia il legno, scava, tornisce, pialla ogni pezzo con l’amore che si deve a un oggetto unico e insostituibile. Bambole, burattini, trenini, animaletti sono la sua unica compagnia.

Da tempo infatti, dopo che il marito se ne è andato di casa con una donna più giovane, Sara vive ritirata. Una notte che stenta ad addormentarsi però ha una visione: una bambina diafana dagli occhi curiosi le appare mostrando un collo lungo che la fa somigliare a un ritratto di Modigliani. La bambina è fatta della sostanza dei sogni, ha un paio di ali dietro la schiena e dice di avere un rapporto speciale con un certo Signore che sta nei cieli.

“Sara – spiega l’autrice – è un personaggio ispirato a Pinocchio, che è stato molto importante per me. L’Italia fascista chiese l’adesione degli italiani alla Repubblica di Salò. Mio padre rifiutò sdegnosamente e finì in un campo di prigionia con tutta la famiglia in Giappone. È in questo campo di prigionia, dove abbiamo sofferto la fame in maniera indicibile, dove ho capito cos’è il potere. Mio padre e mia madre, sotto un albero di ciliegio, ci insegnavano la matematica e ci raccontavano delle storie. Tra queste Pinocchio, un personaggio straordinario.”

Dacia Maraini e i dieci comandamenti tutti al femminile

Le due protagoniste sono donne come pure le scrittrici all’origine del progetto: “Una recente teoria – spiega la scrittrice – afferma che nei disegni delle grotte prima dell’arrivo dell’agricoltura le donne erano esattamente uguali agli uomini. La distinzione tra uomo e donna nasce con la proprietà. L ’agricoltura, le terre, la casa. È qui che nasce il bisogno dei ruoli.

Dacia Maraini prosegue: “Già nella Bibbia la donna era possesso dell’uomo. Nel 1700 c’erano donne mistiche che scrivevano, erano alfabetizzate, avevano un ruolo di rilievo. Le altre donne erano, per così dire, prostitute. Le donne acquistano il potere nel momento in cui diventano istruite. La Bibbia rappresenta il mondo arcaico, Gesù, la modernità. Gesù contraddice la Bibbia, Gesù è stato un grandissimo rivoluzionario. Con i Vangeli c’è il perdono e non la vendetta.”

A proposito del perdono, la scrittrice spiega, riferendosi al suo passato : Io continuo a cercare di capire i miei aguzzini del campo di concentramento. Il perdono è relazione.” aggiungendo: “La guerra semplifica la realtà. Gli amici si proteggono ed i nemici si uccidono. Ed è un concetto orribile, la civiltà deve essere basata sullo scambio non solo economico, ma soprattutto culturale.”

La fede, il bene e il male attraverso gli occhi di una bambina

La bambina, protagonista del libro parla con Dio ed ha la sfrontatezza di porgli domande. A Dio chiede se esiste il male e le guerre . Una voce dolce risponde di sì e come si possono sconfiggere. “Il totalitarismo religioso pone il Male fuori di noi- conclude la scrittrice – e lo si vince uccidendo il mostro. Al contrario della psicanalisi per cui il Male è dentro di noi. Questo è il grande passaggio della modernità. La guerra e le guerre segnano un ritorno all’arcaico. Io ho visto il male nei campi di concentramento e ho capito che è legato al potere assoluto. Ed anche oggi nello scenario mondiale c’è qualcuno che ha troppo potere.

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