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Come scrivere di libri in rete e sui social, i consigli di Giulia Ciarapica

Intervista all'autrice di "Book blogger - Scrivere di libri in rete", con la quale noi di Libreriamo condividiamo una mission: dare una ventata di freschezza al mondo culturale

MILANO – Una ragazza che ha trasformato la sua passione in una professione. Con queste poche parole รจ possibile descrivere chi รจ Giulia Ciarapica, book blogger, giornalista culturale e da poco anche autrice con il libro “Book blogger – Scrivere di libri in rete“, libro nel quale Giulia ci spiega in cosa consista questa nuova professione e cosa significa oggi fare critica letteraria sul web. Di seguito l’intervista a Giulia, con la quale noi di Libreriamo condividiamo una mission: dare una ventata di freschezza al mondo culturale.

 

Quando hai deciso che la tua passione per la lettura sarebbe diventata anche una professione, quella appunto della โ€œbook bloggerโ€?

In realtร  non sono stata io a deciderlo, lโ€™ha deciso lei per me. รˆ stata la mia passione a trasformarsi in professione, probabilmente perchรฉ non avrei davvero potuto fare nientโ€™altro nella vita di piรน entusiasmante per me. Quello che era nato come un gioco, ha iniziato a concretizzarsi relativamente presto, giร  nel giro di un anno avevo capito che avrei dovuto battere il ferro finchรฉ fosse stato caldo. Nel giro di un paio dโ€™anni, infatti, รจ arrivata la prima collaborazione con Il Messaggero.


Da โ€œbook bloggerโ€ a scrittrice: come รจ stato trovarsi per una volta dallโ€™altra parte della barricata?

Stare per la prima volta dallโ€™altra parte come autrice (mi permetto la precisazione perchรฉ ho un rispetto tale per gli scrittori veri, quelli che con le parole ti fanno volare davvero, che non riesco neanche a pronunciare questo termine in relazione a me) รจ qualcosa di molto strano. Non so dirti il motivo preciso, ma non ho mai avuto lโ€™ansia del giudizio altrui, ero e sono disposta ad accettare di tutto, forse perchรฉ quasi ogni giorno mi trovo a darne, di โ€œgiudiziโ€. Sicuramente รจ tutto molto divertente, questo sรฌ.


Cosa significa essere book blogger oggi?

Significa padroneggiare abbastanza il mondo della Rete e quello del lit-blog per regalare una ventata di freschezza al mondo culturale: fermo restando che, come scrivo anche nel mio libro, la preparazione di base, lo studio (quelli che, in sostanza, racchiudo ne โ€œI ferri del mestiereโ€) sono fondamentali per svolgere questo lavoro, credo ci sia anche bisogno di un nuovo punto di vista, di originalitร . Abbiamo bisogno di osservare i libri non come oggetti di lusso comprensibili per pochi, criticabili da uno sparuto gruppo di intenditori; i libri sono gioia, divertimento e introspezione. Mettere insieme questi tre elementi, e farlo con il sorriso oltre che con la competenza e la professionalitร , penso sia il segreto per diventare dei buoni book blogger.


Tra i diversi mezzi della rete, quale secondo te risulta oggi il piรน efficace per promuovere la lettura?

Francamente, credo sia importante utilizzarli tutti, a piรน livelli e con un linguaggio differente. Non faccio distinzioni di mezzo (video, foto, blog, social) ma faccio una distinzione di linguaggi: sicuramente il lavoro che fanno molti booktuber seri e preparati come Ilenia Zodiaco o Matteo Fumagalli, รจ fondamentale per avvicinare anche i giovanissimi al mondo dei libri; di altro livello โ€“ sicuramente piรน efficace su Instagram, lo sappiamo bene โ€“ รจ la โ€œfoto recensioneโ€ di Petunia Ollister. Ogni mezzo ha il suo โ€œmodoโ€ di comunicare, ad esempio Facebook รจ adatto ad un pubblico piรน adulto mentre su Twitter troviamo principalmente gli โ€œaddetti ai lavoriโ€. Cerchiamo di sfruttare tutto, mantenendo un buon equilibrio di espressione e di comunicazione.


In poche righe, indicaci i principali suggerimenti e le dritte indispensabili per parlare di letteratura e libri sul web ed i social.

Faccia tosta, entusiasmo, preparazione. E soprattutto, costanza. Sono degli elementi indispensabili, secondo me. Con una buona preparazione di fondo (lo so, sono noiosa perchรฉ lo ripeto sempre, ma รจ davvero una questione seria e non sottovalutabile), un poโ€™ di sana ironia (eย  auto ironia), passione, cura del dettaglio e attenzione alle strategie social (come ad esempio gli orari di condivisione e i linguaggi da adottare a seconda del mezzo), e un briciolo di sfacciataggine, si puรฒ trasformare un semplice blog in una piccola community di lettori entusiasti. Dopotutto, รจ il passaparola che conta, e felicitร  porta felicitร , quasi sempre.

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