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“Ci vediamo in agosto”, l’opera postuma di Gabriel García Márquez conquista i lettori italiani

Fra le novità editoriali più acquistate in Italia questa settimana figura "Ci vediamo in agosto", l'opera postuma di Gabriel García Márquez.

Ci vediamo in agosto” è il romanzo inedito di Gabriel García Márquez, un’opera postuma rimasta incompiuta uscita qualche giorno fa in libreria che si è aggiudicata un’ottima posizione fra i libri più venduti della settimana in Italia.

“Ci vediamo in agosto” di Gabriel García Márquez

La sinossi

Il sorprendente romanzo inedito dell’autore di Cent’anni di solitudine e L’amore ai tempi del colera. Si sentì maliziosa, allegra, capace di tutto, e imbellita dalla mescolanza sacra della musica con il gin.

Pensava che l’uomo del tavolo di fronte non l’avesse vista, però lo sorprese a osservarla quando lo guardò per la seconda volta. Lui arrossì. Lei sostenne il suo sguardo mentre lui controllava l’orologio da tasca con la catenina.

Ogni anno, il 16 agosto, Ana Magdalena Bach – quasi cinquant’anni di età e una trentina scarsa di soddisfacente vita matrimoniale – raggiunge l’isola dei Caraibi dove è sepolta sua madre.

Il traghetto, il taxi, un mazzo di gladioli e l’hotel: questo rituale esercita su di lei un irresistibile invito a trasformarsi – una volta all’anno – in un’altra donna, a esplorare la propria sensualità e a sondare la paura che silenziosa cova nel suo cuore.

Lo stile inconfondibile di Márquez risplende in “Ci vediamo in agosto”, romanzo musicalissimo di variazioni sul tema che è nello stesso tempo un inno alla libertà, un omaggio alla femminilità, una riflessione sul mistero dell’amore e dei rimpianti. Un’esplorazione del desiderio che non si affievolisce con l’età.

La storia del romanzo

“Ci vediamo in agosto” ha una storia singolare. Il suo autore vi ha lavorato con cura per tanto tempo. In 25 anni, il libro ha subito tanti di quei rimaneggiamenti, tante di quelle modifiche e di quelle revisioni che oggi risulta difficile tenere traccia delle cinque versioni in cui Gabriel García Márquez lo ha declinato.

Alla fine della sua vita, quando era ormai stremato dalla demenza e dal peso degli anni, l’autore colombiano chiese ai suoi figli di sbarazzarsi di “Ci vediamo in agosto”, di eliminarlo e non parlare mai con nessuno di questo ultimo libro incompiuto che per lui rappresentava un vero e proprio fallimento.

I figli non hanno mai distrutto l’opera. L’hanno anzi custodita insieme agli altri scritti del padre, racchiusi negli archivi dell’Harry Ransom Center, in Texas, dove è ospitata la maggior parte dei manoscritti di Márquez.

Cosa li ha spinti a far pubblicare l’opera tanto invisa al padre? Sembra che i figli si siano innamorati di “Ci vediamo in agosto”, leggendolo qualche tempo fa e scoprendo con piacevole sorpresa che si trattava di un titolo molto diverso e lontano dai canoni dello scrittore.

Innanzitutto perché la protagonista, per una volta, è una donna.

Poi perché si tratta dell’unico manoscritto incompiuto che Márquez non ha distrutto e di cui ha anche letto qualche stralcio in letture pubbliche.

Insomma, un’opera minore che sembra avere tutte le carte in regola per diventare un piccolo, piacevole ricordo del passaggio di Gabriel García Márquez su questa terra.

Gabriel García Márquez

Tra i più celebri scrittori in lingua spagnola, Gabriel García Márquez è considerato uno dei padri del realismo magico. Con il suo talento straordinario, l’autore colombiano naturalizzato messicano ha contribuito ad attirare l’attenzione mondiale sulla letteratura latinoamericana.

Márquez è nato il 6 marzo 1927 ad Aracataca ed è scomparso a Città del Messico il 17 aprile 2014. È stato scrittore, giornalista e saggista, vincitore del Premio Nobel per la Letteratura nel 1982.

A lui si sono ispirati scrittori come Isabel Allende e Paulo Coelho. Nei suoi romanzi realtà e fantasia, così come storia e leggenda, si intrecciano fino a confondersi. Un viaggio nel tempo e nello spazio grazie al frequente uso di flashback e prolessi, che trasportano il lettore in un vortice temporale di grande suggestione.

Il suo romanzo più famoso, “Cent’anni di solitudine”, è stato votato nel 2007 come seconda opera in lingua spagnola più importante mai scritta. Un altro capolavoro assoluto è “L’amore ai tempi del colera”.

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