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Carola Carulli, “I libri devono girare in mezzo alla gente”

A Ragusa per "A Tutto Volume" Carola Carulli ha presentato "Tutto il bene, tutto il male, " un libro getta uno sguardo originale sulla maternità, sull'ambivalenza dei legami di sangue e sulla straordinaria capacità delle donne di ferirsi e di curarsi l'un l'altra.

Carola Carulli ad “A Tutto Volume”: “Il libro per vivere deve girare, andare tra la gente, essere guardato e ascoltato non solo attraverso la voce dell’autrice, ma anche grazie ai lettori. In un libro ci si deve riconoscere, è uno specchio in cui ci si guarda.” Così la giornalista e scrittrice racconta l’importanza per uno scrittore e per le proprie opere di partecipare a festival letterari come quello di “A Tutto Volume” che la vede protagonista a Ragusa con il libro “Tutto il bene, tutto il male“.

L’intervista a Carola Carulli

Per Libreriamo, la giornalista giada Giaquinta ha intervistato Carola Carulli in merito al suo ultimo libro, un’opera non solo rivolta alle donne. Protagonista è Alma, una donna rivoluzionaria che crede nella connessione delle anime e delle energie, insegnando alla nipote Sveva a costruirsi e a far nascere qualcosa di bello anche dalle ferite che sanguinano.

 

Tutto il bene, tutto il male

Bisogna avere coraggio anche per essere felici, e Sveva nella casa dei suoi genitori non lo è mai stata. Sarah, sua madre, ha puntato tutto sulla bellezza e sulla conquista di un ruolo in società, per osservare il mondo da una posizione comoda. Ma a Sveva non importa dei bei vestiti o delle scuole esclusive, né di cercare un uomo perbene e un matrimonio sicuro.

Per questo, ogni volta che può scappa da sua zia Alma, la mamma che avrebbe voluto, la stramba con gli occhi di colori diversi, l’irregolare di famiglia, la ribelle a cui non va mai bene niente. In lei ha trovato un’amica e una complice, qualcuno da cui imparare il senso dell’amore, l’indipendenza e – perché no? – anche gli sbagli. Se la disobbedienza è un tratto ereditario, Sveva è certa di averla ricevuta da lei e dalla bisnonna, che aveva poteri da sensitiva e che da molto lontano continua a vegliare su di loro.

Quando Alma rimane incinta di Tommaso, creatura solitaria che appartiene unicamente al mare, il fragile e complicato equilibrio familiare rischia di rompersi. Per tutti loro arriva il momento di rimettere ordine dentro se stessi o, forse, di accettare che la vita è destinata a restare eternamente inesatta e che le persone più importanti sono quelle che ti piovono addosso senza preavviso.

Con delicatezza e una scrittura ricca di sfumature, Carola Carulli getta uno sguardo originale sulla maternità, sull’ambivalenza dei legami di sangue e sulla straordinaria capacità delle donne di ferirsi e di curarsi l’un l’altra.

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