Boris Pahor, il grande scrittore e intellettuale di lingua slovena di Trieste, è morto all’età di 108 anni. Ne dà notizia l’agenzia di stampa slovena Sta. “Con Boris Pahor perdiamo un grande scrittore, un gigante del Novecento che ha saputo raccontare, con maestria, lucidità e senza sconti, l’orrore del lager e della deportazione e condannare ogni forma di totalitarismo. Mi stringo al dolore dei familiari e dei tanti amici che oggi perdono un punto di riferimento”. Così il ministro della cultura, Dario Franceschini, ha commentato la scomparsa dello scrittore triestino. Di cittadinanza italiana e di nazionalità slovena, Boris Pahor ha segnato la storia del XX secolo.
Boris Pahor
Nato a Trieste il 26 agosto 1913, Boris Pahor è stato uno dei più grandi scrittori sloveni di cittadinanza italiana. Durante la seconda guerra mondiale ha aderito al Fronte di liberazione sloveno ed è stato deportato nei lager nazisti, esperienza cui ha dato voce in gran parte della sua produzione letteraria, in particolare nel capolavoro Necropoli (2008). Difensore della libertà e della dignità, ha trovato negli umiliati e negli offesi i protagonisti della sua vicenda umana e della sua narrativa, come anche del suo pensiero storico e politico.
Scrittore impegnato
Come si legge sulla Treccani, la vita dello scrittore è strettamente legata agli eventi storici della sua terra d’origine e all’esperienza della comunità slovena della Venezia Giulia. Boris Pahor è stato un punto di riferimento per i giovani letterati sloveni, è stato sempre difensore delle libertà e della dignità dell’individuo, e ha messo al centro dei suoi libri, una trentina tra narrativa e saggistica tradotti in diverse lingue, gli umiliati e gli offesi. Vincitore di numerosi premi letterari, nel 2007 è stato insignito della Legion d’onore e nel 2020 del titolo di Cavaliere di Gran Croce dell’Ordine al Merito della Repubblica Italiana.
I libri di Boris Pahor
Boris Pahor è stato autore di una trentina di volumi, fra narrativa e saggistica, tradotti in più di venti lingue. Fra questi ricordiamo:
Necropoli
Il rogo nel porto
La villa sul lago
Il petalo giallo
Una primavera difficile
Piazza Oberdan
Dentro il labirinto
Così ho vissuto (insieme a Tatjana Rojc, 2013)