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Biennale di Venezia 2015, ecco i curatori ideali per il Padiglione Italia

Mancano 221 giorni all'inaugurazione della 56. Esposizione Internazionale d'Arte 2015. Abbiamo pubblicato una lettera aperta a Dario Franceschini, Ministro dei Beni e delle Attività culturali e del Turismo, per sollecitare la nomina del curatore...

Mancano 220 giorni all’inaugurazione della 56. Esposizione Internazionale d’Arte. Di giorno in giorno ci arrivano comunicazioni sugli artisti rappresentanti degli altri Padiglioni internazionali, mentre nelle stanze del Ministero sembra regnare il silenzio. 

Continuiamo a parlare delle potenzialità dell’Italia, tra le nazioni con il più straordinario patrimonio artistico e culturale al mondo e della promozione turistica, volano per rilanciare la nostra economia. Abbiamo preparato una short list di curatori papabili per il Padiglione Italia alla 56. Esposizione Internazionale d’Arte per facilitare il compito al Ministro dei Beni e delle Attività Culturali, Dario Franceschini, dopo la lettera aperta che gli abbiamo rivolto la scorsa settimana.

Abbiamo fatto una scelta precisa: dare spazio alle nuove generazioni di curatori, escludendo dunque, responsabili di precedenti Biennali, esperti di arte moderna o figure già ampiamente affermate nel sistema dell’arte italiano come Achille Bonito Oliva, Germano Celant, Francesco Bonami, Demetrio Paparoni, Philippe Daverio, Massimiliano Gioni, Vittorio Sgarbi, Lea Vergine… Abbiamo scelto tra i curatori italiani tutti espatriati all’estero, perché crediamo che in questo momento, un curatore dalle solide connessioni con il panorama internazionale, riesca a promuovere al meglio il nostro Padiglione e i soprattutto i nostri artisti, dando loro una visibilità internazionale.

GINEVRA – Andrea Bellini.

Espatriato, oggi dirige il Centre d’Art Contemporain di Ginevra. Laureato in Filosofia con indirizzo Estetica, ha diretto la fiera torinese Artissima e il Castello di Rivoli. Buon connubio tra esperienza manageriale e culturale.

PARIGI – Chiara Parisi.

Espatriata, oggi dirige il programma Culturale de La Monnaie di Parigi. Si è fatta le ossa come direttrice del Centre International d’art et du paysage de l’île de Vassivière. Luogo “periferico” diventato, grazie al suo programma, un centro importante per l’arte contemporanea.

LIVERPOOL – Francesco Manacorda.

Espatriato, oggi è il Direttore Artistico della Tate Liverpool. Formazione internazionale, ex direttore di Artissima. Si è fatto conoscere a livello internazionale come curatore presso la Barbican Art Gallery di Londra.

AMSTERDAM – Lorenzo De Benedetti.

Espatriato, oggi dirige il De Apple Arts Centre. E’ stato dal 2008 al 2014 direttore del De Vleeshal Art Centre, Middelburg, Paesi Bassi. Nel 2013 ha curato il padiglione Olandese alla Biennale di Venezia.

VIENNA – Luca Lo Pinto.

Espatriato, oggi è curatore della Kunsthalle di Vienna. Tra i fondatori della rivista NERO, ha lavorato prevalentemente come curatore indipendente.

NEW YORK – Cecilia Alemani.

Espatriata a New York, ha girato il mondo a fianco del suo più celebre marito Massimiliano Gioni. Oggi dirige il programma di arte pubblica dell’High Line di New York.

Daniele Perra

1 ottobre 2014

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