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L’apecar che trasporta libri in ogni angolo della Lucania

L'apecar del maestro Tonino gira per tutta la Lucania per promuovere i libri e la cultura, indispensabili per fondare un Paese civile

MILANO – Sono i libri che devono cercarsi dei lettori. È questa la convinzione di Antonio La Cava, o più comunemente conosciuto come Tonino, il proprietario e ideatore di un’originale modo di promuovere i libri e la lettura: il Bibliomotocarro. Tonino con il suo apecar gira tutta la Lucania per diffondere la sua passione per i libri.

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Tonino è un maestro in pensione di 74 anni che da circa vent’anni macina chilometri per la Lucania, per portare ai bambini e ai ragazzi libri in prestito. Il suo apecar è stato modificato come se fosse una casetta, con tanto di tetto spiovente e due vetrine ai lati, con ciascuna tre scaffali. Ogni volta che giunge nei vari paesi, Tonino racconta che è una festa: i bambini e i ragazzi si avvicinano festosi intorno al Bibliomotocarro per prendere un libro in prestito, sapendo che dopo un mese dovranno restituirlo.
Questa idea viene in mente a maestro Tonino dalla sua infanzia: infatti Tonino ha trascorso la sua gioventù in una casa di campagna, tra galline e qualche maiale e libri. Proprio per questa sua grande passione per la lettura va a studiare all’Istituto magistrale di Taranto. Il primo romanzo che ha letto è Fontamara di Ignazio Silone, libro che aveva preso in prestito da bibliobus, il servizio che venne messo a disposizione dal Provveditorato per tutto il Basento.

Una missione civile

La biblioteca itinerante si propone di diffondere la lettura, portando direttamente i libri alle persone e non viceversa, dato il periodo storico in cui ci troviamo essere caratterizzato da un calo di lettori. Viaggiando per la Val d’Agri, lungo il Basento, il Sinni, il Bradano, raggiungendo anche le località più periferiche.
Il Bibliomotocarro oltre a promuovere i libri, vuole anche stimolare la creatività e la scrittura grazie a dei quaderni bianchi consegnati ai bambini su cui scrivere le loro storie. Ciò che spinge Tonino a percorrere oltre 500 chilometri al giorno è la convinzione di come la lettura sia fortemente legata alla civiltà di un Paese.

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