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Antonio Calabrò: “Un uomo è i libri che ha letto”

Intervista ad Antonio Calabrò, giornalista economico e curatore della rubrica “Libri” per il settimanale “Il Mondo”. Più che critico, si definisce un ‘lettore curioso’, un cronista delle idee e delle narrazioni altrui. Secondo Calabrò bisognerebbe parlare di più dei libri, farli vivere come parte essenziale della nostra passione e del nostro costume civile...

La penna de ‘Il Mondo’ racconta il suo modo di approcciarsi alla lettura nei panni di ‘lettore curioso’

MILANO – “Occorre parlare di più dei libri, farli percepire dal pubblico come strumenti di piacere e di formazione nella vita quotidiana, farli vivere come parte essenziale della nostra passione e del nostro costume civile”. Parole di Antonio Calabrò, giornalista economico e curatore della rubrica “Libri” per il settimanale “Il Mondo”, nonché Senior Vice President Cultura di Pirelli ed ex direttore editoriale del gruppo “Il Sole 24 Ore” e vice-direttore del quotidiano.
 
LIBRI FONTE D’ISPIRAZIONE – L’interesse per la lettura è stata per Antonio Calabrò una passione coltivata fin da ragazzo, nata dalla consapevolezza che un libro apre un gran numero di mondi, permette di vivere moltissime altre vite. A vent’anni, scrivere di libri, per giornali e riviste, ha aiutato Calabrò a trovare spazi nel mestiere che avevo scelto di fare, il giornalista. “I libri sono sempre stati fonte di ispirazione e documentazione, per una buona cronaca, un’inchiesta, un’analisi”. Nel tempo, le rubriche di libri sono diventate un aspetto del suo lavoro, collaterale al proprio impegno da cronista di politica ed economia e poi da direttore. “Ho curato una rubrica di libri per “Radio 24” del Sole 24Ore, vincendo per questo il Premio Saint Vincent. E ho continuato a scrivere di libri anche quando, cambiando professione,  ho lavorato in azienda, alla Pirelli: un modo per tenere insieme, sulle pagine de “Il Mondo”, la passione per la lettura e quella per la scrittura”.
 
ITALIANI E LETTURA – Da attento cronista, Calabrò è consapevole del difficile rapporto tra gli italiani e la lettura. “E’ un problema antico, adesso aggravato dai tagli ai consumi culturali provocati dalla crisi economica e dalla caduta dei redditi. Bisognerebbe parlare di più dei libri, farli percepire dal pubblico come strumenti di piacere e di formazione nella vita quotidiana, farli vivere come parte essenziale della nostra passione e del nostro costume civile. Il giornalista propone quali possono essere le possibili vie d’uscita da questa crisi di lettori. “La diffusione dell’e-book può aiutare a stimolare la lettura. Molto possono fare pure la scuola, i circoli di lettura, ma anche la radio, la Tv e internet, attraverso blog e social networks, per fare capire al maggior numero di persone che ‘un uomo è i maestri che ha avuto, gli amici che ha scelto, le donne che ha amato e i libri che ha letto’: una frase che prendo dalle pagine del mio ‘Cuore di cactus’ e in cui mi riconosco pienamente”. 
 
SCRITTORE IMPEGNATO – Oltre all’attività di giornalista, Antonio Calabrò insegna all’università Bocconi e alla Cattolica di Milano ed è stato autore di diverse pubblicazioni. “Tra i miei libri, rivestono per me un’importanza particolare “Cuore di cactus”, pubblicato da Sellerio, un ‘diario in pubblico’ sulla Sicilia, il mestiere di giornalista, le cronache di mafia, le differenze tra Palermo e Milano, le due città della mia vita; e “Bandeirantes – Il Brasile alla conquista dell’economia globale”, scritto con mio figlio Carlo e pubblicato da Laterza: un ritratto degli aspetti meno noti di un grande paese che cerca di coniugare, in modo originale, democrazia, sviluppo economico e inclusione sociale”.
 
LETTORE CURIOSO – All’interno della sua rubrica su “il mondo”, Calabrò afferma di analizzare i libri non dal punto di vista del critico, ma mettendosi dalla parte del ‘lettore curioso’. “Il critico è uno specialista, usa strumenti particolari, esprime giudizi estetici, segue canoni colti di interpretazione. Un ‘lettore curioso’ come me privilegia l’aspetto divulgativo, fa in qualche modo il cronista delle idee e delle narrazioni altrui, gioca il ruolo del testimone delle vicende che altri autori hanno messo in pagina, provando a comunicare interesse ed emozioni, ad avvicinare il grande pubblico al mondo delle storie e dei libri”.
 
Note Biografiche: Antonio Calabrò, giornalista economico, nato a Patti (Messina) nel 1950, vive e lavora a Milano e Roma. Attualmente è Senior Vice President Cultura di Pirelli e Direttore della Fondazione Pirelli. Membro del Comitato di Presidenza di Assolombarda, è consigliere di amministrazione di Nomisma e di alcune altre società e fondazioni. Ha ricoperto l’incarico di direttore dell’agenzia di Stampa Apcom e di editorialista economico de “La 7”. È stato direttore editoriale del gruppo Il Sole 24 Ore e vice-direttore del quotidiano. Ha lavorato a “La Repubblica”, “Il Mondo” e “L’Ora” e ha diretto il settimanale Lettera Finanziaria e il mensile Ventiquattro. Insegna all’Università Bocconi (corso di "Storia del giornalismo") e all’Università Cattolica di Milano (master in Media Relation, insegnamento "Il contesto mediale").

 

12 aprile 2012

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