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Amore gay, polemica a scuola sul libro di Melania Mazzucco

Denunciati per divulgazione di materiale osceno e possibile corruzione di minore per aver fatto leggere agli alunni โ€œSei come seiโ€ della scrittrice Melania Mazzucco. Eโ€™ questa lโ€™accusa rivolta ai docenti...

Al liceo Giulio Cesare di Roma “Sei come sei” di Melania Mazzucco presentato come romanzo di formazione. Insorgono le associazioni cattoliche. Le reazioni di prof e studenti

MILANO – Denunciati per divulgazione di materiale osceno e possibile corruzione di minore per aver fatto leggere agli alunni “Sei come sei” della scrittrice Melania Mazzucco. E’ questa l’accusa rivolta ai docenti di due V ginnasio del liceo Giulio Cesare di Roma in seguito all’esposto in procura presentato dalle associazioni Giuristi per la Vita e Pro Vita Onlus. La notizia ha rapidamente fatto il giro del web ed è oggi su tutti i giornali.

ATTO DI GRAVE INTIMIDAZIONE SQUADRISTA – Su Repubblica, interviene oggi l’autrice del libro Melania Mazzucco, la quale sottolinea come il suo “caso” sia emblematico della situazione del nostro Paese. “Questa ‘storiaccia’ riguarda tutti quelli che in questo Paese si abbia ancora il diritto di scrivere di tutto, di informare, e di dare ai ragazzi degli strumenti per elaborare delle opinioni, per riflettere del mondo e su di sé, per discutere di pregiudizi, paure e discriminazioni”. La scrittrice ritiene che la minaccia di denuncia penale nei confronti dei docenti sia “un atto di grave intimidazione squadrista, che merita di essere preso sul serio”.

LA REAZIONE DI DOCENTI E GENITORI – I docenti commentano delusi il polverone suscitato dalla scelta di un paio di colleghe di far leggere agli studenti il libro della Mazzucco. “E’ stata un’ingerenza molto forte ed inaccettabile – dice uno dei docenti sulle pagine del Messaggero – al più presto produrremo un documento in cui esprimiamo solidarietà alle colleghe”. “Nelle scuole ci sono decine di ragazzi omosessuali – afferma un altro docente – Poi nessuno si meravigli se si buttano dal terzo piano. Dovrebbero essere i genitori a venire a chiederci di affrontare certi temi”. E se il malumore serpeggiava tra i genitori dei ragazzi, la maggioranza di loro esprime solidarietà con i docenti. “Ben vengano certi libri – afferma un papà – se servono ad evitare episodi di bullismo e razzismo”.

IL COMMENTO DEGLI ALUNNI – Anche gli alunni esprimono sui social solidarietà nei confronti dei loro docenti. “La professoressa non ci ha imposto di leggerlo, ma ce lo ha proposto e noi abbiamo detto sì, ci incuriosiva l’argomento. Ci dispiace siano state estrapolate poche righe di un libro senza sapere di cosa parla e le abbiano strumentalizzate.” Sempre su Facebook un altro alunno scrive “Viviamo ogni giorno tra frammenti pornografici di Archiloco e episodi di ‘baby squillo’, non ci sentiamo un tantino ipocriti a fare i bigotti quando si tratta di una scena di sesso in un libro?”. E voi cosa ne pensate? Ptoete dire la vostra qui.

29 aprile 2014

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