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Addio a Ernesto Ferrero, una vita dedicata ai libri

Il nome di Ernesto Ferrero sarà sempre associato al Salone del Libro di Torino che diresse per quasi 20 anni dal 1998 al 2016.

Addio a Ernesto Ferrero, storico direttore del Salone del Libro di Torino. Per anni all’Einaudi e poi alla Garzanti, Ferrero si è spento oggi all’età di 85 anni. È stato il direttore più longevo del Salone, in carica dal 1998 al 2016.

Ernesto Ferrero, una vita per i libri

Nato a Torino il 6 maggio 1938, Ernesto Ferrero dagli anni Sessanta agli anni Ottanta ha lavorato presso Einaudi, iniziando nel 1963 come responsabile ufficio stampa, diventando poi direttore letterario e infine, dal 1984 al 1989, direttore editoriale; è stato poi segretario generale della Bollati Boringhieri, direttore editoriale in Garzanti e direttore letterario presso Arnoldo Mondadori Editore. Dal 1998 al 2016 è stato direttore del Salone internazionale del libro di Torino.

Ferrero si è occupato di linguistica, di critica letteraria, storia. Nel 1971 ha sottoscritto la lettera aperta a L’Espresso contro il commissario Luigi Calabresi. Nel 1972 ha pubblicato “I gerghi della mala dal ‘400 a oggi” (Oscar Mondadori, Premio Viareggio Opera prima), poi ampliato nel “Dizionario storico dei gerghi italiani” (Arnoldo Mondadori Editore, 1991).

Come critico, si è occupato di Gadda (Mursia, 1972), Calvino (Mondadori, 1995) e Primo Levi (Einaudi, 1997 e 2007). Ha inoltre curato per Einaudi il “Dialogo tra Primo Levi e Tullio Regge” (1984). Ha scritto anche una biografia di Gilles de Rais, il famoso Barbablù del Medioevo francese (Mondadori 1975; nuova ed. riveduta e accresciuta, Piemme, 1998, ora nei Tascabili Einaudi).

I romanzi

Come autore, ha esordito nel 1980 con il romanzo “Cervo Bianco” (Mondadori), basato sulla storia vera di Edgar Laplante che, impersonando un falso capo indiano, incantò gli italiani nel 1924; poi riedito in una nuova stesura e con un diverso titolo, “L’anno dell’Indiano” Einaudi 2001. Nel 2000 ha vinto il Premio Strega con il romanzo “N.”, che ricostruisce i trecento giorni dell’esilio elbano di Napoleone attraverso gli occhi del suo bibliotecario. il libro è stato tradotto in Francia, Grecia, Paesi Bassi, Portogallo, Spagna, Polonia, Lettonia, ed ha ispirato il film N (Io e Napoleone) (2006) di Paolo Virzì.

Nel 2019 ha pubblicato per Einaudi “Francesco e il Sultano”, sulla figura del “poverello” di Assisi nel suo viaggio a Damietta per convertire il Sultano d’Egitto, con cui ha vinto per la Narrativa il Premio per la Cultura Mediterranea – Fondazione Carical a Cosenza nel 2020.

In seguito ha scritto un breve saggio sul metodo di Napoleone organizzatore e manager (Lezioni napoleoniche, Mondadori 2002, Premio Isola d’Elba, Premio Nazionale Rhegium Julii; e il monologo teatrale Elisa, incentrato sulla sorella dell’Imperatore, principessa di Lucca e granduchessa di Toscana (Sellerio Editore, 2002).

Nel libro di memorie “I migliori anni della nostra vita” (Feltrinelli, 2005), ha rievocato la vita quotidiana della casa editrice Einaudi dal 1963 al 1975, anno della morte di Pier Paolo Pasolini. Il libro ha conseguito il Premio Comisso sezione Biografia.

Il romanzo “Disegnare il vento. L’ultimo viaggio di Capitan Salgari” (Einaudi, 2011, Premio Selezione Campiello), è una ricostruzione basata su documenti storici, con alcuni inserti di fantasia, degli ultimi giorni di vita dello scrittore Emilio Salgari. Il suo libro più recente è il racconto lungo Storia di Quirina, di una talpa e di un orto di montagna, un apologo illustrato da Paola Mastrocola (Einaudi 2014).

Ernesto Ferrero è stato traduttore di Céline (Viaggio al termine della notte, Casse-pipe) di Flaubert (Bouvard e Pécuchet) e di Perec (Il condottiero). È collaboratore dei quotidiani La Stampa, Il Sole 24 Ore e dei programmi culturali della RAI.

La direzione del Salone del Libro di Torino

Il nome di Ernesto Ferrero sarà sempre associato al Salone del Libro di Torino che diresse per quasi 20 anni dal 1998 al 2016. Sicuramente nella prossima edizione dell’evento dedicato ai libri più importante in Italia sarà dedicato un omaggio a colui che nel corso della storia recente del Salone ha contribuito alla sua crescita e notorietà.

Photocredits: ActuaLitté

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