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9 libri che dimostrano come la letteratura possa cambiare il mondo

Dai libri sono partiti i grandi cambiamenti, lì sono state raccolte le scoperte che hanno sconvolto il nostro modo di vedere il mondo

MILANO – Kafka diceva che “un libro deve essere un’ascia per il mare ghiacciato che è dentro di noi”. In fondo, il libro è il luogo in cui trovano spazio i risultati dei ragionamenti e delle riflessioni delle più grandi menti dell’umanità, nonché la loro capacità di immaginare e fantasticare. Non a caso Einstein scrisse una volta che “la logica vi porterà da A a B” ma “l’immaginazione vi porterà dappertutto”. Infatti proprio dai libri sono partiti i grandi cambiamenti, lì sono state raccolte le scoperte che hanno sconvolto il nostro modo di guardare la realtà. I libri possono cambiare il mondo. Ecco 9 libri, raccolti da Bustle, che lo dimostrano.

 

Primavera silenziosa” di Rachel Carson

È raro che un libro riesca a modificare il corso della storia, eppure questo saggio è riuscito a farlo. “Il libro di Rachel Carson, pietra miliare dell’ambientalismo, è la prova innegabile di quanto il potere di un’idea possa essere di gran lunga più forte del potere dei politici”: così scrive nella sua Introduzione Al Gore, vicepresidente degli Stati Uniti nell’amministrazione Clinton. Carson previde con forte anticipo sui suoi tempi gli effetti in agricoltura dell’uso degli insetticidi chimici, e di sostanze velenose, inquinanti, cancerogene o letali, sull’uomo e sulla natura. Dopo la pubblicazione dell’opera nel 1962, il DDT è stato vietato e si è presa una serie di provvedimenti legislativi in materia di tutela ambientale.

 

Niente di nuovo sul fronte occidentale” di Erich Maria Remarque

Pubblicato per la prima volta nel 1929, e da allora oggetto di innumerevoli edizioni, Niente di nuovo sul fronte occidentale viene considerato uno dei più grandi libri mai scritti sulla carneficina della Prima guerra mondiale, il tentativo, perfettamente riuscito, di «raccontare una generazione che – anche se sfuggì alle granate – venne distrutta dalla guerra» (E. M. Remarque).

 

La giungla” di Upton Sinclair

Questo è uno dei libri più importanti e potenti della storia americana, uno dei romanzi di critica sociale più sconvolgenti. Il suo mito ha avuto un impatto terribile sulla mentalità di molti uomini. È un libro tremendamente triste. Particolarmente toccante per chi deve lottare per modellare il suo stile di vita con un unico reddito. È anche disgustoso. Non è consigliato a chi ha uno stomaco sensibile.

 

Il diario” di Anna Frank

Quando Anne inizia il suo diario, nel giugno del 1942, ha appena compiuto tredici anni. Poche pagine, e all’immagine della scuola, dei compagni e di amori più o meno ideali, si sostituisce la storia della lunga clandestinità. Obbedendo a una sicura vocazione di scrittrice, Anne ha voluto e saputo lasciare testimonianza di sé e dell’esperienza degli altri clandestini.

 

La interpretazione dei sogni” di Sigmund Freud

Atto di nascita del Ventesimo secolo, il capolavoro di Freud è il racconto di un’avventura intellettuale e, insieme, uno degli esempi più alti della letteratura tedesca. Pagina dopo pagina, nella tensione tra la rigorosa costruzione scientifica e il coraggio della memoria autobiografica, mostra tutta la sua portata rivoluzionaria. Se il sogno non è più un disturbo del sonno, ma la via verso l’inconscio, studiarlo condurrà al di là del sogno stesso, verso una comprensione più profonda della vita interiore.

 

L’amante di lady Chatterley” di David Herbert Lawrence

L’amore adultero tra una nobildonna e il proprio guardia-caccia narrato in questo romanzo, il più celebre di D. H. Lawrence, scandalizzò a tal punto l’Inghilterra da essere immediatamente proibito in tutti i Paesi di lingua inglese. In realtà quest’opera difende appassionatamente le ragioni dell’amore, della passione più autentica e travolgente, della ricerca spregiudicata di un sentimento libero, genuino, intenso, di fronte a tutte le regole, i pregiudizi e le convenzioni che finiscono con l’incatenare ogni vero sentire.

 

L’origine della specie” di Charles Darwin

Pochi libri hanno avuto nella storia un’influenza tanto radicale, capillare e duratura come L’origine delle specie di Darwin. Rielaborato e meditato per quasi vent’anni nella quiete della campagna inglese, alla sua pubblicazione, nel 1859, questo capolavoro della letteratura moderna ha cambiato per sempre il nostro modo di vedere il mondo, segnando da allora un “prima” e un “dopo”.

 

Manifesto del Partito Comunista” di Karl Marx e Friedrich Engels

Abbattimento della borghesia, dominio del proletariato, sovvertimento della vecchia società fondata sul conflitto di classe, istituzione di una nuova società senza classi né proprietà privata: questi gli obiettivi del pensiero politico di Marx, che diedero vita, nel 1848, al “Manifesto del partito comunista”. Un opuscolo che ebbe vicende burrascose, più volte censurato, più volte ripubblicato, e sicuramente uno degli scritti politici più influenti del nostro tempo.

 

Hiroshima” di John Hersey

Il 6 agosto 1945 una bomba atomica di potenza inaudita esplode al centro di Hiroshima, causando migliaia di vittime nell’immediato e altre migliaia in seguito a causa delle radiazioni. Meno di un anno dopo, il giornalista John Hersey si reca sul posto a intervistare sei superstiti: per la prima e unica volta il “New Yorker” dedica l’intero numero al suo reportage che, visto l’enorme successo e l’eco fortissima, diventa libro. Nel 1985 l’autore torna in Giappone per ritrovare i sei sopravvissuti, aggiungendo un’appendice al volume. Hersey dà un volto umano, un nome e una storia alle sconvolgenti conseguenze dell’impiego della nuova arma nucleare, consegnando una testimonianza indimenticabile ai contemporanei e alle generazioni future.

 

 

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