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5 libri da leggere nelle fredde sere d’inverno

Il freddo e il maltempo mettono a dura prova la vostra voglia di uscire? Ci si può godere il tempo libero anche a casa. Ecco 5 libri perfetti da leggere nelle fredde sere d'inverno!

Lo scorso fine settimana è stato caratterizzato da quello che è il clima tipico dell’inverno: aria gelida, temperature basse, pioggia, nevicate anche a bassa quota e maltempo hanno privato in molti della voglia di uscire e organizzare le nostre serate fuori casa.

Anche in questo caso, i nostri amici libri ci vengono in aiuto, dandoci l’opportunità di farci trascorre il tempo tra le mura domestiche in compagnia di storie magiche e personaggi letterari capaci di riscaldarci (è proprio il caso di dirlo) il cuore.

5 libri da leggere in inverno

In questo articolo vi diamo qualche idea per trascorrere le vostre serate invernali in modo piacevole anche stando a casa. Ecco 5 libri perfetti da leggere nelle fredde sere d’inverno!

Vite che non sono la mia” di Emmanuel Carrère

Siete tipi da letture introspettive ed esperimenti metaletterari? Emmanuel Carrère e il suo “Vite che non sono la mia” è la lettura invernale che fa per voi.

«Da sei mesi a questa parte, ogni giorno, di mia spontanea volontà, passo alcune ore davanti al computer a scrivere di ciò che mi fa più paura di qualsiasi altra cosa: la morte di un figlio per i suoi genitori, quella di una giovane madre per i suoi figli e suo marito. La vita ha fatto di me il testimone di queste due sciagure, l’una dopo l’altra, e mi ha incaricato – o almeno io ho capito così – di raccontarle…».

Il caso ha infatti voluto che Emmanuel Carrère fosse in vacanza nello Sri Lanka quando lo tsunami ha devastato le coste del Pacifico, e che si trovasse ad accompagnare una giovane coppia di connazionali lungo le penosissime incombenze pratiche necessarie per ritrovare il corpo della figlia di quattro anni; e che, pochi mesi dopo, gli accadesse di seguire un’altra vicenda dolorosa, quella che porterà alla morte per cancro la sorella della sua compagna.

C’è un solo modo per ricevere il dolore degli altri: farlo diventare il proprio dolore. Questo è il compito che si assume Carrère, riuscendo a scrivere, senza mai cadere nell’enfasi, ma mettendo a fuoco con la precisione ossessiva di un reporter ogni minimo particolare, uno dei suoi libri più «scandalosi» – e proprio per questo più amati dai lettori.

Café Opéra” di Marta Mancuso

Se invece avete voglia di trascorrere una serata confortevole sfogliando le pagine di una storia romantica che vi trasporta nella calda Parigi, “Café Opéra” è la lettura perfetta!

Le persone deludono, i dolci no. Soprattutto se a prepararli è Juliette Picard, proprietaria del Cafè Opéra, una deliziosa pasticceria nel cuore di Montmartre, a Parigi. Il Natale è alle porte, ma lei non ha alcuna intenzione di abbracciare l’atmosfera che si respira nella capitale. Disillusa dall’amore, è ben contenta di tenere lontano gli uomini e dedicarsi alla sua più grande passione: il lavoro.

Tutto procede come da programma, finché il destino mette sulla sua strada Maxime Dumont, il suo primo ragazzo, nonché colui che le ha spezzato il cuore. Tornato in Francia dopo undici anni di assenza, per lui è inaspettato scoprire di amare ancora la sua città, e non solo. Tra ricette golose e incontri di fuoco, le festività lasceranno il posto al nuovo anno, e sarà allora che giungerà per entrambi il famigerato tempo di bilanci…

Diario d’inverno” di Paul Auster

Fan della letteratura americana? Come non immergersi nella lettura di “Diario d’inverno”, il libro di memorie di Paul Auster che vi farà restare incollati alle pagine per ore ed ore?

Quando sei perso, guardati intorno. Dubita di tutto e cancellalo. Hai una sola certezza: tu sei lì. Lo sei perché c’è il tuo corpo e tu sei il tuo corpo. Il tuo corpo è spazio che hai attraversato, ma anche tempo che ti ha reso ciò che sei.

Il tempo te lo porti scritto addosso: le cicatrici sono parole (questa racconta di quando bambino scivolasti così vicino a un chiodo da poterne rimanere cieco, quest’altra ti ricorda di quando quasi uccidesti tua moglie e tua figlia) e le parole sono cicatrici (quelle che ti disse tua madre dopo che la sentisti parlare al telefono con un uomo che non era tuo padre). Ma non c’è solo il dolore. C’è il piacere, tutto il piacere che hai vissuto, che ti ha travolto in questi sessantaquattro anni.

E infine il corpo da cui il tuo corpo ha iniziato a esistere, quello di tua madre. La sua storia e il tuo rapporto con lei sono il cuore pulsante di questo libro (una sorta di doppio, di gemello segreto del tuo “L’invenzione della solitudine”, dov’era il padre il fulcro dell’ossessione). Hai capito dal silenzio con cui hai accolto la notizia della sua morte e dalla crisi di panico che ne è seguita – fu come sentire il tuo stesso corpo fuggire da te – che qualcosa era cambiato, che dovevi fermarti a ricapitolare. Che eri entrato nell’inverno della vita.

Assassinio sull’Orient Express” di Agatha Christie

Un grande classico che non ha bisogno certo di presentazioni e che si presta perfettamente ad una lettura serale, sotto le coperte, d’inverno.

L’Orient Express, il leggendario treno delle spie e degli avventurieri internazionali, occupa un posto importante nell’immaginario degli appassionati di letteratura. Il merito è di questo libro.

In quella che probabilmente è la più celebre delle sue imprese, Hercule Poirot, salito a bordo di un vagone di prima classe partito da Istanbul e diretto a Calais, è costretto a occuparsi di un efferato delitto: mentre il treno è bloccato dalla neve sui Balcani, qualcuno tra i passeggeri pugnala a morte il signor Ratchett, un ricco quanto insopportabile cittadino americano. L’assassino deve per forza nascondersi tra i viaggiatori, ma nessuno di loro sembra avere un movente. Almeno in apparenza…

Se una notte d’inverno un viaggiatore” di Italo Calvino

Uno dei libri più iconici di Italo Calvino. “Se una notte d’inverno un viaggiatore” è un capolavoro di rara bellezza, un gioco letterario che Calvino instaura fra l’autore, il narratore ed il lettore. Se amate la letteratura e non lo avete ancora letto, questo è il libro che svolterà il vostro inverno e la concezione che avete del mondo della lettura.

«L’impresa di cercare di scrivere romanzi “apocrifi”, cioè che immagino siano scritti da un autore che non sono io e che non esiste, l’ho portata fino in fondo nel mio libro Se una notte d’inverno un viaggiatore. È un romanzo sul piacere di leggere romanzi; protagonista è il Lettore, che per dieci volte comincia a leggere un libro che per vicissitudini estranee alla sua volontà non riesce a finire.

Ho dovuto dunque scrivere l’inizio di dieci romanzi d’autori immaginari, tutti in qualche modo diversi da me e diversi tra loro … Più che d’identificarmi con l’autore di ognuno dei dieci romanzi, ho cercato d’identificarmi col lettore: rappresentare il piacere della lettura d’un dato genere, più che il testo vero e proprio. Ma soprattutto ho cercato di dare evidenza al fatto che ogni libro nasce in presenza d’altri libri, in rapporto e confronto ad altri libri.»

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