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5 libri per non dimenticare i popoli perseguitati ancora oggi

La Giornata della Memoria è necessaria per ricordare che, ancora oggi, c'è tanto lavoro da fare affinché ciò che è accaduto non accada ancora. Questi 5 libri lo dimostrano.

Attraverso la Giornata della Memoria commemoriamo le vittime innocenti dell’Olocausto, perpetuando il loro ricordo e augurandoci che tragedie del genere non accadano più. Ma siamo certi di non star facendo un torto alla natura di questa celebrazione? Siamo certi che oggi non ci siano popoli perseguitati, proprio sotto ai nostri occhi? I libri che vi consigliamo per questa Giornata della Memoria sono diversi dal solito: ci mostrano che, purtroppo, esistono ancora dei popoli perseguitati.

I genocidi esistono ancora, e oggi più che mai siamo chiamati a riflettere.

5 libri per non dimenticare i popoli perseguitati ancora oggi

Storia di un abito inglese e di una mucca ebrea” di Suad Amiry

All’indomani della decisione della Corte Suprema dell’Aja di proseguire il processo contro Israele per l’accusa di genocidio a Gaza, il primo dei libri che vi suggeriamo è “Storia di un abito un inglese e di una mucca ebrea”.

Questo è un romanzo della memoria, in cui Suad Amiry racconta di una Giaffa vivace, colorata, pullulante di gente e idee che, all’improvviso, diventa teatro di una tragedia. Quella del conflitto israelo-palestinese che ha visto sul campo tanti attori internazionali e, accordi dopo accordi – tutti falliti -, ha reso la Palestina una polveriera, il teatro di un genocidio di cui oggi tocchiamo con mano le conseguenze.

Sono disperse centinaia di famiglie, le abitazioni e gli aranceti sono espropriati, la vita quotidiana è sfigurata da uno stato di polizia. E in quel teatro di caos e di morte le giovani anime di Subhi e Shams, perduti l’uno all’altra, disegnano sulla mappa della Storia il loro destino, senza rassegnazione, illuminati dalla certezza di appartenere a una terra, alla gente che l’ha abitata, a una avventurosa speranza, che, come in un sogno, è di volta in volta l’apparizione di una mucca sfortunata, la morbida eleganza della lana di Manchester, o un coloratissimo volo di aquiloni.

Suad Amiry ha saputo ascoltare i veri protagonisti di questo racconto, ha saputo narrare una promessa d’amore, ha saputo mettere nel cuore di un ragazzino la meraviglia di esistere e ha intessuto tutto questo dentro una delle pagine più drammatiche e meno note del secolo scorso.

L’altra storia della Birmania” di Thant Myint-U

Fra i libri che vi suggeriamo per ricordare c’è “L’altra storia della Birmania”. I Rohingya, un popolo che si contraddistingue dal resto degli abitanti della Birmania per la fede musulmana sunnita, sono sistematicamente oppressi e perseguitati, nonostante nessuna notizia a riguardo circoli sui media occidentali.

Questo libro è un saggio interessante e dettagliato che fa luce sulla Birmania mettendo in evidenza passato, presente e futuro di un paese di cui spesso non si consce molto.

La Russia di Putin” di Anna Politkovskaja

Il destino dei popoli slavi è stato segnato dalle persecuzioni, dalle pulizie etniche sistematiche, legittimate dalla guerra. Non stupisce che oggi Putin abbia attaccato l’Ucraina. Era già successo in passato. Ce lo racconta Anna Politkovskaja nei suoi libri, in particolare in “La Russia di Putin”, che vi raccontiamo con le parole dell’autrice:

«Siamo solo un mezzo, per lui. Un mezzo per rag­giungere il potere personale. Per questo dispone di noi come vuole. Può giocare con noi, se ne ha voglia. Può distruggerci, se lo desidera. Noi non siamo niente. Lui, finito dov’è per puro caso, è il dio e il re che dobbiamo temere e venerare. La Russia ha già avuto governanti di questa risma. Ed è finita in tragedia. In un bagno di sangue. In guerre civili. Io non voglio che accada di nuovo. Per questo ce l’ho con un tipico čekista sovietico che ascende al trono di Russia incedendo tronfio sul tappeto rosso del Cremlino».

Il genocidio degli yazidi” di Simone Zoppellaro

Quello degli yazidi è un altro dei genocidi silenziosi compiuti nella nostra era. I libri che ne parlano non sono molti. Se volete saperne di più, questo è un importante saggio di Simone Zoppellaro che affronta in modo meticoloso il tema.

Questo libro racconta la storia e la cultura di un’antica minoranza religiosa, quella degli yazidi, e il genocidio compiuto contro di loro. Nell’agosto 2014 lo Stato Islamico si lancia alla conquista della regione del Sinjar, nell’Iraq nord occidentale, massacrando in pochi giorni più di tremila yazidi.

Definito dall’ONU e da diverse organizzazioni internazionali come un genocidio ancora in corso, questo sterminio coincide con il rapimento di oltre seimila persone, in prevalenza bambini e donne, ridotte in stato di schiavitù sessuale dagli uomini dell’Isis.

Srebrenica” di Luca Leone

Infine, fra i libri che vi consigliamo oggi, per ricordare che dopo l’Olocausto i genocidi non sono cessati, un testo che racconta il dramma di Srebrenica.

A ridosso della fine della guerra di Bosnia (1992-1995) cadde Srebrenica, enclave musulmana protetta dai caschi blu dell’Onu. Una tragedia, che il Tribunale internazionale dell’Aja per l’ex Jugoslavia ha definito genocidio, costruita a tavolino non solo con l’obiettivo di conquistare la città o di procedere alla strage degli appartenenti a una nazionalità.

Obiettivo principale era minare la continuità della storia di convivenza pacifica e secolare tra popoli in Bosnia all’interno di una cultura cosmopolita.

 

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