Sei qui: Home » Libri » 5 libri da non perdere per scoprire Ischia

5 libri da non perdere per scoprire Ischia

Nei giorni scorsi, l'isola di Ischia ha subito una terribile frana. Oggi vi proponiamo 5 libri per conoscere meglio questa splendida località, che da sempre esercita il suo fascino su abitanti e turisti.

Da qualche giorno Ischia è fra i nomi più presenti sui tg e sui giornali nazionali. La frana che ha investito la località di Casamicciola ha scosso tutti, napoletani e non. Un’isola che di solito è ricordata per la sua straordinaria bellezza da oggi verrà associata anche a questa tragedia, che ha causato la distruzione di molte abitazioni e la morte di otto persone.

Il nostro appuntamento con i libri da leggere non poteva che essere dedicato a Ischia, con 5 suggerimenti che spaziano fra narrativa e saggistica. Scopriamo subito i titoli dei 5 libri da non perdere per conoscere meglio Ischia, da Truman Capote a Erri De Luca.

5 libri da non perdere per scoprire Ischia

1. “I cani abbaiano” di Truman Capote

Il primo suggerimento che vi diamo se volete guardare ad Ischia con una prospettiva diversa è il libro in cui Truman Capote racconta alcuni dei suoi viaggi e dei suoi incontri più interessanti. Nella raccolta di scritti “I cani abbaiano”, Capote inserisce anche un capitolo dedicato ad Ischia, luogo in cui l’autore soggiorna prima di raggiungere la fama con la pubblicazione di “A colazione da Tiffany”. 

Per Capote Ischia è un luogo riparato dalla frenesia del tempo, un porto sicuro in cui l’azzurro del mare e i colori brillanti della vegetazione rinvigoriscono l’animo dello scrittore. 

2. “Il  paese nasconde” di Andrea Esposito

Se amate i thriller, il libro ambientato ad Ischia che fa per voi è proprio “Il paese nasconde” di Andrea Esposito.

Il commissario Antonio Senese, uomo deciso e irruente, è chiamato a Forio uno dei sei comuni dell’isola di Ischia – per affiancare Francesco Rusciano, il frustrato e spocchioso capo della polizia locale, nelle indagini su Ottava Torre, una provinciale banda di razzisti che imperversa in paese.

Il caso si presenta come una isolata baruffa tra alcuni locali bigotti e la piccola comunità di extracomunitari residenti sull’isola, ma sembrerebbe che Juan Carlos Glem, noto terrorista salvadoregno a capo di una banda criminale internazionale, si nasconda proprio a Ischia. A questa vicenda si riconduce anche la misteriosa scomparsa di una giovane ed esuberante donna, in qualche modo collegata ai Latinos di Forio.

Senese chiede allora l’intervento di Marco Ranieri, il brillante capo dell’UCS: l’Unità per i Crimini Seriali. Ranieri non prende, però, sul serio il caso fino a quando non si rinviene il cadavere di Alba. La tranquilla vita invernale di Forio è stravolta dal terrore e dall’orrore, mentre si fa largo la voce che un serial killer – ribattezzato dalla stampa “il Fidanzato” – uccide donne sensuali e disponibili, accompagnando le proprie vittime con enigmatici messaggi d’amore che ruotano intorno alla ricerca sulla storia del paese condotta dal professor Carlo Antonelli. Presente e passato, come in un caleidoscopio, si combinano fornendo di volta in volta immagini diverse, espressione di un rapporto perverso.

3. “Ischia” di Gianni Mura

Già dal titolo capiamo come questo romanzo sia fortemente legato ad Ischia.

Torna l’ineffabile commissario Jules Magrite, con i baffi, le maglie a righe, la passione per i cibi di qualità e i vini d’annata. Torna in Italia come turista. Al suo fianco il giudice Michelle Lapierre, conosciuta durante le indagini su un caso sanguinoso. Con lei vive una relazione di abbandono e pudore, di tenerezza e disincanto, che in questa vacanza potrebbe consumarsi o, chissà, diventare una vera storia d’amore.

La loro permanenza a Ischia – o, come dicono i francesi, “Iscià” – è appena cominciata quando l’omicidio di un giovane romeno scuote la quiete dell’isola. Magrite non tarda a farsi coinvolgere, anche perché dal giorno del suo arrivo Peppe ‘o Francese – meglio noto ai flic come Pépé le Couteau – lo riempie di racconti e confidenze, su di sé e i suoi compaesani, come se davvero non avesse aspettato altro. E oltre il sipario delle buganvillee, delle scogliere e dell’acqua verde-azzurra il commissario scopre ben presto corruzione, degrado, criminalità.

Pépé le Couteau accompagna Magrite dentro l’inferno di uno dei più celebrati paradisi mediterranei. Fino a dove? E a che prezzo? Dopo “Giallo su giallo”, Gianni Mura scrive un noir civile intenso e appassionato.

4. “Ischia, l’antica Pythecusae. Miti, leggende, storia e curiosità di un’isola vulcanica” di Bruno Basile

Se invece siete appassionati di storia, archeologia e folklore, vi suggeriamo questo esaustivo saggio incentrato totalmente su Ischia e le sue origini.

Considerata la prima colonia in assoluto di tutta la Magna Grecia e di Sicilia, Ischia fu il primo approdo all’inizio dell’VIII secolo a.C. da parte di popolazioni di stirpe ellenica provenienti dalle città di Calcide ed Eretria nell’isola Eubea che s’installarono sul promontorio di Monte Vico nel territorio dell’attuale Comune di Lacco Ameno.

L’insediamento di Monte Vico fu, in effetti, un emporion e non ebbe mai dignità di colonia, intesa quest’ultima come fondazione ecistica quale appendice di un gruppo dominante una polis nella madre patria. Il primitivo nome dato a questo sito fu Pythecusae o Pythecoussai e per l’importanza che esso raggiunse il toponimo fu esteso poi a tutta l’isola. Stando a questo toponimo, Ischia fu l’isola dei pythéci, cioè delle scimmie, o dei pythoi, cioè dei produttori di vasi? 

5. “Tu, mio” di Erri De Luca

Concludiamo il nostro articolo sui 5 libri da non perdere per scoprire Ischia con una lettura breve ed intensa: “Tu, mio” di Erri De Luca, che vi raccontiamo attraverso le parole di Enzo Siciliano.

“C’è un’estate brusca nell’età giovane in cui si impara il mondo di corsa. In un’isola del Tirreno, alla metà degli anni Cinquanta, un pescatore che ha conosciuto la guerra e una giovane donna dal nome difficile, senza intenzione trasmettono a un ragazzo la febbre del rispondere. Qui si racconta una risposta, un eccomi, decisivo come un luogo di nascita.

‘Tu, mio’ è un racconto di superamento della cosiddetta ‘linea d’ombra’, centrato sul passaggio dai privilegi dell’adolescenza alla ruvidezza della maturità. Oltre le illusioni della giovinezza si apre il campo dell’avventura nell’esistenza; e questa avventura, ogni adolescente lo scopre con dolore, con sofferenza, non potrà essere mai cifrata negli schemi delle consolazioni giovanili”. 

© Riproduzione Riservata