Sono libri rilassanti, che infondono una profonda calma e inducono a importanti riflessioni sul modo in cui conduciamo la nostra vita.
Se il rientro al lavoro e il ritorno alla routine di settembre ti fa paura perché genera in te ansia e preoccupazione, questi sono i consigli di lettura perfetti per te: fra saggi, autobiografie, romanzi e preziosi breviari, ti suggeriamo cinque libri da leggere per limitare lo stress da rientro, perfetti da leggere la sera per infondere serenità prima del sonno o anche al mattino, per iniziare la giornata con la giusta carica energetica.
5 libri da leggere per limitare lo stress da rientro
“L’alchimista” di Paulo Coelho
Il capolavoro di Paulo Coelho è un libro perfetto per chi ha bisogno di allontanare le proprie paure per avvicinarsi, invece, a se stesso.
Impara ad ascoltare il tuo cuore: è l’insegnamento che scaturisce da questa favola spirituale e magica. Alle frontiere tra il racconto da mille e una notte e l’apologo sapienziale, L’Alchimista è la storia di una iniziazione.
Ne è protagonista Santiago, un giovane pastorello andaluso il quale, alla ricerca di un tesoro sognato, intraprende quel viaggio avventuroso, insieme reale e simbolico, che al di là dello Stretto di Gibilterra e attraverso tutto il deserto nordafricano lo porterà fino all’Egitto delle Piramidi.
E sarà proprio durante il viaggio che il giovane, grazie all’incontro con il vecchio Alchimista, salirà tutti i gradini della scala sapienziale: nella sua progressione sulla sabbia del deserto e, insieme, nella conoscenza di sé, scoprirà l’Anima del Mondo, l’Amore e il Linguaggio Universale, imparerà a parlare al sole e al vento e infine compirà la sua Leggenda Personale.
“Yoga” di Emmanuel Carrère
Non è un libro che promette di farti stare bene attraverso le discipline orientali e lo yoga. Quello di Emmanuel Carrère è un viaggio autobiografico che vale la pena di affrontare, guidati da una delle penne più straordinarie del nostro tempo, per scoprire un grande autore ma anche un po’ di noi stessi, e per capire che non si può guarire se non si accettano le proprie ferite.
La vita che Emmanuel Carrère racconta, questa volta, è proprio la sua: trascorsa, in gran parte, a combattere contro quella che gli antichi chiamavano melanconia. C’è stato un momento in cui lo scrittore credeva di aver sconfitto i suoi demoni, di aver raggiunto «uno stato di meraviglia e serenità»; allora ha deciso di buttare giù un libretto «arguto e accattivante» sulle discipline che pratica da anni: lo yoga, la meditazione, il tai chi.
Solo che quei demoni erano ancora in agguato, e quando meno se l’aspettava gli sono piombati addosso: e non sono bastati i farmaci, ci sono volute quattordici sedute di elettroshock per farlo uscire da quello che era stato diagnosticato come «disturbo bipolare di tipo II». Questo non è dunque il libretto «arguto e accattivante» sullo yoga che Carrère intendeva offrirci: è molto di più.
“Il dono del silenzio” di Thich Nhat Hanh
Se sei alla ricerca di libri che plachino l’ansia, questo è quello che più ti consigliamo. Leggerlo infonde una calma senza eguali.
Viviamo alla continua ricerca della felicità, e nella corsa senza sosta per raggiungerla non ci accorgiamo delle straordinarie meraviglie di cui è già ricco il mondo attorno a noi.
Ogni giorno, ogni ora, ogni istante la bellezza ci chiama, ma raramente ci poniamo in ascolto. Perché per avvertire la sua voce e poterle rispondere è necessaria una condizione divenuta rara: il silenzio. In questo piccolo libro, il monaco buddhista Thich Nhat Hanh ci mostra il percorso da intraprendere per superare la gabbia di rumore che ci circonda privandoci della libertà, e ci indica un sentiero di pace tra i luoghi più confusi e caotici della nostra mente.
“Il dono del silenzio” ci permette così di ristabilire, dentro di noi, quell’ordine e quella serenità in grado di farci guardare in profondo ciò che ci circonda, per comprendere chi siamo realmente e cosa davvero vogliamo dalla nostra vita.
“Profondo come il mare, leggero come il cielo” di Gianluca Gotto
A metà fra l’autobiografia e il saggio, il penultimo libro di Gianluca Gotto ci invita a guardarci dentro e a riscoprirci con sincerità. Per farlo, ognuno ha il suo percorso. Lui racconta il suo, iniziato grazie a un viaggio in Thailandia, a un letto di ospedale e al fortuito incontro con il Buddhismo. Il libro racchiude anche una seconda sezione più “pratica”, in cui l’autore illustra le pratiche che lo hanno aiutato a ritrovare la serenità.
In “Profondo come il mare, leggero come il cielo”, Gianluca Gotto condivide gli incontri, le esperienze e i tanti insegnamenti che lo hanno salvato nel momento più buio della sua vita. Un libro intimo e generoso, pieno della saggezza millenaria – ma quanto mai attuale – del Buddha e di consigli pratici per trasformare la sofferenza in un terreno fertile in cui la felicità possa mettere radici.
“Il silenzio è cosa viva” di Chandra Livia Candiani
Infine, un prezioso breviario in cui la poetessa Chandra Livia Candiani abbandona l’arte del verso – ma non la forza del suo linguaggio – per riflettere sul nostro tempo e sull’arte della meditazione, importante chiave per la riscoperta del sé.
Nel mondo di Chandra, dove la parola è anche immagine e poesia, meditare è anzitutto stare fermi; sedersi e seguire umilmente e con pazienza il respiro, accoglierlo in silenzio, conoscere ma senza pensare. Meditare è seguire i movimenti della nostra mente smettendo di affaccendarci in azioni, pensieri, preoccupazioni per il futuro, ricordi del passato. Meditare non è fare il vuoto intorno a noi.
Anzi: è non separare i mondi, non dividere quel che consideriamo spirituale da quel che riteniamo ordinario. E i gesti quotidiani di cucinare, lavare i piatti, telefonare, pulire, leggere possono diventare forme di preghiera. È insomma stare dentro noi stessi, dentro tutto ciò che siamo in quel momento, consapevolmente.
Spesso si pensa che la soluzione al dolore e all’ansia sia altrove, ma è nel dolore la soluzione del dolore (e nell’ansia la soluzione dell’ansia). Sentendolo, abitandolo, assaporandolo, non è più un estraneo, ma a poco a poco un ospite scomodo, irruente, tempestoso e infine un pezzo di noi.