5 libri da leggere per scoprire 5 autrici e autori emergenti

23 Ottobre 2024

Vi abbiamo chiesto quali siano gli scrittori e le scrittrici emergenti che consigliereste di leggere. Ecco cinque libri che vi suggeriamo in base alle vostre interessanti risposte.

5 libri da leggere per scoprire 5 autrici e autori emergenti

Non sempre classici, non sempre bestseller. A volte, si ha voglia di leggere libri e autori nuovi. Qualche giorno fa, sui nostri canali social, vi abbiamo chiesto se ci fossero autrici e autori emergenti che consigliereste di leggere. In questo articolo vi suggeriamo cinque libri di autori emergenti prendendo spunto dalle vostre risposte.

5 libri da leggere per scoprire 5 autrici e autori emergenti

Domani e per sempre” di Ermal Meta

Con questo romanzo, Ermal Meta si è addirittura aggiudicato la nomination per il Premio Strega nel 2022. Di certo, non un personaggio sconosciuto, ma da considerare autore emergente in ambito editoriale. La sua è una storia toccante, che ha radici personali.

È l’inverno del 1943: nell’Europa scossa dalla seconda guerra mondiale, l’Albania subisce senza piegarsi l’occupazione tedesca. Nel piccolo villaggio di Rragam, nel nord del paese, Kajan guarda il mondo cambiare attraverso gli occhi curiosi di un bambino di sette anni. I suoi genitori sono partigiani e sono sulle montagne a combattere contro i nazisti, così accanto a lui ci sono l’amatissimo nonno Betim e Cornelius, un personaggio dal passato misterioso che segnerà la vita di Kajan.

Alla fine della guerra, la vita del protagonista sembra scorrere su binari sicuri e promette di andare verso un futuro radioso, ma nell’Albania dominata dalla dittatura comunista e nell’Europa spaccata in due dalla guerra fredda, niente è come sembra. Dietro ogni angolo si nascondono ombre e pericoli che spingeranno il destino di Kajan a compiere traiettorie imprevedibili.

In questo romanzo di formazione, Ermal Meta racconta la storia di Kajan, che cresce nel cuore dei conflitti del Novecento, un’anima sensibile catapultata in mondi lontani.

L’isola e il tempo” di Claudia Lanteri

Ne abbiamo parlato qualche volta nella nostra sezione dedicata ai libri. A quanto pare, il romanzo d’esordio della libraia siciliana Claudia Lanteri ha ammaliato anche voi. Il suo “giallo della memoria” è un romanzo che affascina per tante ragioni, a partire dall’inaffidabilità del suo narratore.

Non capita spesso d’imbattersi in libri come questo, vivi, spiazzanti, per la forza della storia e della scrittura. Immaginate un’isola vulcanica dalla bellezza selvaggia a sud della Sicilia, alle soglie degli anni Sessanta. E immaginate l’arrivo di un barchino verde con a bordo un naufrago stremato e il cadavere di una donna, sua moglie.

È un evento che rompe la quiete di quel mondo, poi lentamente ognuno torna alla sua vita. Ma per il protagonista dell’“Isola e il tempo” quei giorni, e l’indagine che ne è seguita, sono una materia da raccontare per trent’anni a chiunque si prenda la briga di ascoltarlo: donne che passano, monelli di strada, turisti che a poco a poco cambiano il volto dell’isola.

Perché in quel pugno di ore si condensa un enigma irrisolto prima di tutto dentro di lui. Ci sono luoghi che sono mondi. Così è l’isola mai nominata, di fronte alla ’Mpidusa, verso la fine degli anni Cinquanta: pochi abitanti che si conoscono da sempre, tre cime viste dal mare, la vegetazione secca, la terra nera.

E la fatica degli uomini e delle donne per la sussistenza: la pesca, le magre coltivazioni di capperi e lenticchie, qualche bestia. A spezzare il ritmo dei giorni è l’arrivo di un barchino con a bordo due persone: un uomo vivo e una donna morta.

Un incendio ha distrutto la loro barca a vela, racconta il superstite, e nel naufragio hanno perso la vita anche i coniugi Domoculta e i loro tre bambini. Mentre il maresciallo Bonomo apre un’indagine convinto di poterla archiviare presto, il tredicenne Nonò s’improvvisa detective.

Quel che resta della memoria” di Lorenzo Zucchi

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Proseguiamo con uno dei libri di Lorenzo Zucchi, autore emergente che in quest’opera tratta il tema della guerra e della memoria… magari per ricordarci che, fino a pochi giorni fa, affermavamo che certe cose non sarebbero più dovute accadere. — In una scuola di Milano, Charlotte legge la sua relazione per il Giorno della Memoria, narrando come il suo bisnonno sia stato prigioniero in un campo di lavoro a Wuppertal per più di un anno, dopo l’armistizio italiano e prima della fine della guerra.

Il valore affettivo” di Nicoletta Verna

Con il suo “I giorni di Vetro” si è fatta conoscere ed amare da molti lettori italiani. Dei libri di Nicoletta Verna, che in molti avete citato come un’autrice emergente da scoprire, oggi vi consigliamo il magnetico “Il valore affettivo”.

Bianca aveva sette anni quando un incidente dai contorni incerti ha innescato nella sua vita una reazione a catena, che non ha risparmiato nulla. Oggi sta con Carlo, cardiochirurgo di fama internazionale, e all’apparenza lo venera.

Ma tanta devozione, in realtà, nasconde un piano macchinoso, folle: un progetto di rinascita in cui l’uomo è un mero strumento. Nel percorso che intraprenderà per realizzarlo, Bianca scoprirà una verità che nessuno avrebbe mai potuto sospettare.

All’incrocio dei nostri destini” di Mélissa Da Costa

Infine, ci avete segnalato fra gli autori e le autrici emergenti, Mélissa Da Costa. Il suo romanzo, “All’incrocio dei nostri destini” racconta una storia profonda e toccante ambientata nelle Alpi Francesi.

Sono cinque anni che Ambre non torna ad Arvieux, piccolo paese nel cuore delle Alpi francesi; non un tempo davvero lungo, ma sufficiente a lasciare un segno, se hai vent’anni. Oggi, mentre la giovane donna è in viaggio da Lione, riappaiono davanti ai suoi occhi le baite di montagna.

È il richiamo di un’amicizia spenta solo in superficie a portarla qui, una telefonata dell’amica Rosalie piovuta d’improvviso: il suo compagno, Gabriel, le ha scritto un biglietto ed è sparito, lasciandola con i due figli. Oltre ad Ambre arriveranno anche Anton e Tim, ugualmente pronti ad accorrere e fare la loro parte.

Mentre Gabriel ancora non si riesce a rintracciare, i quattro amici sono subito sommersi dai ricordi legati a quella stagione invernale passata all’hotel Les Mélèzes, quando ognuno di loro aveva trovato negli altri una nuova prospettiva e nuove energie per riprendere in mano la propria, disordinata vita.

Oggi hanno solo qualche anno in più e credono di essere adulti, ma è ancora tutto da costruire. Riallacciare i rapporti dopo così tanto tempo sarà allora un tuffo, necessario a superare la distesa dei risentimenti, di tutti quei dolori rimasti invisibili, per smettere di piangere i fantasmi e recuperare fiato, guardarsi in faccia e dirsi che sì, siamo sempre stati qui, ed è da qui che la vita riparte.

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