Metà marzo. I primi cinguettii, le prime, timide, giornate di sole… ed è subito voglia di primavera, di giornate da trascorrere all’aperto, in compagnia di buoni amici o, in alternativa, di un bel libro da gustare immersi nel tepore luminoso del giorno e nel suono della natura che si risveglia. Se per questo fine settimana nutri il desiderio di leggere libri che profumino di primavera, sei nel posto giusto. Ecco 5 titoli che fanno per te. L’ultimo è un thriller, ambientato proprio nella bella stagione.
Cinque libri per un fine settimana in attesa della primavera
“La felicità del cactus” di Sarah Haywood
Iniziamo con una storia che trasmette leggerezza e che della primavera ha lo spirito della rinascita.
A Susan Green non piacciono le sorprese: vuole avere tutto sotto controllo. Con buona pace di famiglia e colleghi, che la trovano fredda e spigolosa.
Ma la vita di Susan è perfetta… per Susan. Ha un appartamento a Londra tagliato su misura per una sola persona, un lavoro che soddisfa la sua passione per la logica e un accordo molto civile con un gentiluomo che le garantisce adeguati stimoli culturali, e non solo, senza inutili sdolcinatezze.
Guai perciò a chiunque tenti di abbozzare un maggior coinvolgimento emotivo e di accorciare le distanze: Susan punge, come i cactus che colleziona.
Eppure, si sa, la vita sfugge a ogni controllo. E l’aplomb di Susan inizia a vacillare quando deve fare i conti con un lutto improvviso e con la prospettiva, del tutto implausibile secondo lei, di una gravidanza.
“Il vento tra i salici” di Kenneth Grahame
Se ami i libri di avventura e per attendere la primavera vorresti ricordare la bellezza e la dolcezza della giovinezza, “Il vento tra i salici” è la lettura perfetta per te.
Narra le vicende di quattro animali divisi tra il bisogno di vivere al sicuro nelle loro tane e la voglia insopprimibile di conoscere il mondo.
I protagonisti – una talpa curiosa, un topo amichevole, un rospo briccone e capriccioso e un tasso scontroso e saggio – si muovono in una trama omerica, tutti caratterizzati da un aspetto e da abitudini antropiche. Un classico a episodi, carico di significati simbolici.
“L’arte di annacarsi” di Roberto Alajmo
Per te primavera è sinonimo di primi viaggi, di nuove scoperte e di leggerezza? Non possiamo che suggerirti “L’arte di annacarsi”, una ironica e leggera opera in cui Roberto Alajmo racconta con amore la sua Palermo.
Annacare/annacarsi è in dialetto siciliano un verbo insidioso, difficilmente traducibile in italiano. Quel che più si avvicina è cullare/cullarsi, ma non è proprio la stessa cosa. L’arte di annacarsi prevede il muoversi il massimo per spostarsi il minimo.
Una immagine che descrive bene lo spirito dell’isola e più ancora la disposizione d’animo dei siciliani tessuta di diffidenza.
Ogni viaggio in Sicilia, anche quello intrapreso in questo libro, diventa una specie di danza immobile attorno alla geografia e alla filosofia, alla storia, al folklore e alla gastronomia, scoprendo che fra le diverse discipline esistono continui rimandi a una trama inestricabile.
“Sotto il sole della Toscana” di Frances Maye
Una casa da restaurare, la natura della Toscana che esplode… Questo romanzo è un tripudio di emozioni e colori che ricordano la primavera.
Una scrittrice americana compra e ristruttura un casale nella campagna toscana, presso Cortona, e lì inizia a trascorrere le estati. Il paesaggio è incantevole, il clima dolcissimo, il cibo delizioso.
E dagli incanti di una vita ideale, scandita dai riti della campagna, nasce il libro di memorie, che ha appassionato l’America per la bellezza dell’ambiente, ma anche per la qualità della scrittura che lo descrive, evocativa, intensa, capace di trasmettere con evidenza quasi tangibile il piacere della vita tra i colori, i profumi, i sapori, le ricette di cucina raccolte e proposte dall’autrice, di un’Italia da scoprire o da riscoprire.
“Il morso della reclusa” di Fred Vargas
Infine, se ami i libri gialli e i thriller e hai voglia di leggere un’opera intrigante ambientata in primavera, non possiamo che suggerirti “Il morso della reclusa” di Fred Vargas.
Il commissario Jean-Baptiste Adamsberg è costretto a rientrare prima del tempo dalle vacanze in Islanda per seguire le indagini su un omicidio.
Il caso è ben presto risolto, ma la sua attenzione viene subito attirata da quella che sembra una serie di sfortunati incidenti: tre anziani che, nel Sud della Francia, sono stati uccisi da una particolare specie di ragno velenoso, comunemente detto reclusa.
Opinione pubblica, studiosi e polizia sono persuasi che si tratti di semplice fatalità, tanto che la regione è ormai in preda alla nevrosi. Adamsberg, però, non è d’accordo. E, contro tutto e tutti, seguendo il proprio istinto comincia a scandagliare il passato delle vittime.