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I 5 classici della letteratura più amati di sempre

Mondi magici, storie di bambini e ragazzi che ci hanno insegnati importanti valori. Ecco 5 grandi classici della letteratura immancabili nella nostra libreria.

Quando si parla di grandi classici, prima di Dickens o Tolstoj, non possiamo non citare libri come Peter Pan, La Bella e la Bestia, Alice nel paese delle meraviglie e tanti altri. Scopriamo insieme alcune storie indimenticabili che, sia tra la pagine sia in trasposizioni cinematografiche e non, abbiamo amato profondamente tutti e tutte.

Peter Pan di James Matthew Barrie

Da bambini abbiamo la tendenza a lasciarci incantare dai mondi fantastici, e per tutti noi erano le avventure di Peter e Wendy nell’Isola che non c’è. In qualche modo, tutti ci  mettevamo a letto sotto il piumone, con la torcia che illuminava le pagine, e sognavamo un mondo pieno di fate, sirene, pellerossa e pirati. Che si tratti di adattamenti cinematografici, di spettacoli teatrali dal vivo o di riletture di edizioni diverse, la storia di Peter Pan ci fa sempre venire un groppo in gola. Una storia di fede e ottimismo, che ci fa ancora capire quanto fosse preziosa l’ infanzia. C’è un motivo se la storia di JM Barrie ha affascinato bambini e adulti per più di un secolo. Ricca di romanticismo e di emozioni, non si può fare a meno di perdersi nel mondo ultraterreno e di innamorarsi dei personaggi ormai iconici.

Il protagonista di questo grande classico, Peter Pan, è un personaggio letterario ideato dallo scrittore britannico James Matthew Barrie nel 1902. Questo compare per la prima volta nel romanzo L’uccellino bianco e poi in altre opere dello stesso autore come la piece teatrale Peter Pan, il ragazzo che non voleva crescere (1904, che poi venne riscritta e pubblicata come romanzo nel 1911) e nel romanzo Peter Pan nei Giardini di Kensington (1906). 

L’autore lasciò in eredità i diritti del personaggio a un ospedale pediatrico londinese, il Great Ormond Street Hospital nel quartiere di Bloomsbury, dove peraltro si troverebbe la casa della famiglia Darling.

Alice nel paese delle meraviglie di  Lewis Carroll

Impossibili, tra i grandi classici, non citare “Alice nel paese delle meraviglie”.
Pubblicato originariamente nel 1865, Le avventure di Alice nel paese delle meraviglie è il racconto di una giovane ragazza annoiata e brillante. Segue le sue avventure mentre cade attraverso la tana del coniglio in un mondo allucinante di felini sorridenti, modiste maniacali e carte da gioco presuntuose. Il racconto di Carroll ha superato la logica nel corso degli anni e ha affascinato adulti e bambini per generazioni, facendo correre l’immaginazione in un mondo che diventa “sempre più curioso” a ogni pagina. Il libro non è mai andato fuori catalogo nei suoi oltre 150 anni di vita ed è stato tradotto in più di 176 lingue.

Prima della seconda metà del XIX secolo, i libri disponibili per i bambini tendevano a concentrarsi sui valori morali in una società che era in gran parte puritana. Le avventure di Alice, tuttavia, ha infranto le regole in un modo senza precedenti, essendo un’opera di narrativa assurda e al tempo stesso perspicace, diversa da tutte quelle che l’hanno preceduta o seguita. Nell’introduzione all’edizione per il 150° anniversario del classico, l’autore Philip Pullman afferma: “A volte si dice che i libri di Alice di Lewis Carroll siano stati l’origine di tutta la letteratura per l’infanzia successiva, e io sono propenso a concordare. C’erano libri per bambini prima del 1865, ma erano quasi tutti scritti per esprimere una morale. I bambini buoni si comportano così; i bambini cattivi si comportano così, e vengono puniti per questo, e questo serve loro. In Alice, per la prima volta, troviamo un bambino realistico che prende parte a una storia il cui intento è completamente divertente. Sia i bambini che gli adulti li hanno amati subito e non hanno mai smesso di farlo. Sono freschi, intelligenti e divertenti oggi come 150 anni fa”.

La bella e la bestia, tra i classici che ci hanno insegnato l’inclusione

Una storia di amore, inclusione, accettazione e molto altro immancabile tra i grandi classici. La storia e le origine de “La bella e la bestia” sono davvero molto particolari. Questa è infatti una famosa fiaba europea, diffusasi in molteplici varianti, le cui origini potrebbero essere riscontrate in una storia di Apuleio, contenuta ne Le metamorfosi e intitolata Amore e Psiche. La prima versione edita fu quella di Madame Gabrielle-Suzanne Barbot de Villeneuve, pubblicata nel 1740. Altre fonti, invece, attribuiscono la ricreazione del racconto originale a Giovanni Francesco Straparola nel 1550. La prima traduzione, in inglese, risale invece al 1757. 

Essendo una storia tanto nota, le sue trasposizione cinematografiche sono state davvero numerosissime, a partire dal 1920, quando fu distribuito il film muto La bella e la bestia, che era stato realizzato nel 1919 dall’impresa di produzione italiana “Tespi Film“, con sede a Roma. Era tratto da un racconto di Paris Allen, a sua volta ispirato alla fiaba. La regia fu di Umberto Fracchia, in una delle sue poche esperienze dietro la macchina da presa, e gli interpreti principali furono la cantante ed attrice milanese Lina Millefleurs e Paolo Pezzullo. L’ultima versione invece è un remake in live-action del classico Disney; il film è diretto da Bill Condon e interpretato da Emma Watson nel ruolo di Belle e Dan Stevens nel ruolo della Bestia. 

Sogno di una notte di mezza estate – William Shakespeare

Può mancare Shakespeare tra i grandi classici?

Sogno di una notte di mezza estate (A Midsummer Night’s Dream) è una commedia di William Shakespeare  scritta intorno al 1595 e continua ad essere la più famosa tra le opere di argomento comico del drammaturgo più importante di sempre. Ma quali sono i punti cardine di questo incredibile libro? Il desiderio di un amore ben corrisposto e la lotta per ottenerlo guidano senza dubbio l’intera trama di Sogno di una notte di mezza estate.

“Il corso del vero amore non è mai andato liscio”, commenta uno dei protagonisti dell’opera. Sebbene la maggior parte del conflitto nella commedia derivi dai problemi sentimentali e sebbene la commedia coinvolga una serie di elementi romantici, non si tratta di una vera e propria storia d’amore; essa allontana il pubblico dalle emozioni dei personaggi per prendere in giro i tormenti e le afflizioni di cui soffrono gli innamorati.

Un altro aspetto importante è sicuramente quello della magia, La magia delle fate, che genera molte delle situazioni più bizzarre ed esilaranti dell’opera, è un altro elemento centrale dell’atmosfera fantastica di Sogno di una notte di mezza estate. Shakespeare usa la magia sia per incarnare il potere quasi soprannaturale dell’amore (simboleggiato dal filtro d’amore) sia per creare un mondo surreale. Sebbene l’uso improprio della magia provochi il caos, come quando Puck applica per errore il filtro d’amore alle palpebre di Lisandro, la magia risolve alla fine le tensioni del dramma, riportando l’amore in equilibrio tra il quartetto di giovani ateniesi.

Le mille e una notte tra i grandi classici 

“Le mille e una notte” è il titolo di una celebre raccolta anonima di novelle in arabo, ma di lontane origini indo-persiane, conosciuta in Europa ai primi del 18° sec. attraverso la libera traduzione francese di A. Galland.

Questa celebre storia, è incentrata sul re persiano Shahriyār che, essendo stato tradito da sua moglie, uccide sistematicamente le sue spose al termine della prima notte di nozze. Un giorno Shahrazād, figlia maggiore del gran visir, decide di offrirsi volontariamente come sposa, avendo escogitato un ottimo piano per placare la sua ira contro il genere femminile. Così la bella e intelligente ragazza, per far cessare l’eccidio e non essere lei stessa uccisa, attua il suo piano con l’aiuto della sorella: ogni sera racconta al re una storia, rimandando il finale al giorno dopo. Va avanti così per “mille e una notte”; e alla fine il re, innamoratosi, la salva. 

All’interno del libro troviamo perciò moltissime storie, ciascuna narrata da Shahrazād e questa narrazione nella narrazione viene riprodotta su scale minori con storie raccontate dai personaggi delle storie di Shahrazād e così via. Questo espediente narrativo, che ancora oggi ha nelle Mille e una notte uno dei suoi casi d’uso più illustri, è da alcuni paragonato al metateatro (ripreso poi da Pirandello e moltissimi altri scrittori).

La collezione dei grandi classici di RBA

Volete rivivere le emozioni di queste storie? Riscoprire i grandi classici? La magia, la fantasia, l’amore, i valori e molto altro? Non potete quindi perdervi la nuova collana editoriale di RBA. Questa si chiama “Storie meravigliose” e sarà in edicola dal 27 agosto 2022. I capolavori intramontabili saranno riproposti in una collezione unica, con illustrazioni “vintage” coloratissime e con titoli raffinati capaci di reinterpretare l’età d’oro del libro illustrato di epoca vittoriana. La raccolta porta le firme di grandi  maestri  della  letteratura, tra cui  Charles  Perrault, H.  C.  Andersen,  i  fratelli  Grimm,  Lewis  Carroll,  Charles  Dickens,  William  Shakespeare,  Oscar  Wilde,  Carlo  Collodi e molti altri. La prima uscita è riservata a Peter Pan. La seconda, invece, a La Bella e la bestia. Terza, invece, Alice nel paese delle meraviglie.

Sono 50 le uscite previste per questa collana di libri, che farà il suo debutto in edicola al prezzo lancio di 3,00 €. Le prime sei uscite usciranno ogni 14 giorni,  successivamente  la  periodicità  diventerà  settimanale.  Potete ricevere comodamente il tutto a casa abbondandovi dal seguente link: 

https://bit.ly/3NGojPj

 

 

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