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I 10 libri che hanno segnato l’infanzia dei lettori

Abbiamo chiesto ai nostri lettori quale fosse il libro che avesse segnato la loro infanzia. Ecco la lista delle loro risposte

L’infanzia è un periodo delicato della vita, in quanto in questo periodo veniamo iniziati alla lettura. I libri che leggiamo da bambini lasciano un segno indelebile nella nostra memoria e nella nostra formazione di lettori, influenzandoci per il resto della vita e contribuendo alla nostra crescita personale, definendoci come persone.

Ecco i libri che hanno lasciato il segno da piccoli

L’istruzione dei bambini è fra gli obiettivi principali, come ribadito anche dall’Agenda 2030, che fra i 17 goals annovera il seguente: “Assicurare un’istruzione di qualità, equa ed inclusiva, e promuovere opportunità di apprendimento permanente per tutti”. Abbiamo chiesto ai lettori di Libreriamo quale fosse il libro che avesse in particolar modo segnato la loro infanzia. 

In occasione del 20 novembre, in cui si celebra la giornata mondiale dei diritti dell’infanzia e dell’adolescenza, vi proponiamo i 10 libri che vi hanno influenzato da bambini.

Ascolta il mio cuore, Bianca Pitzorno

Quando la nuova maestra viene soprannominata Arpia Sferza e quando ogni giorno di scuola si trasforma in una battaglia, potete ben credere che in IV D ne succedono davvero di tutti i colori. Tra scheletri da rimontare e motociclette, generali austriaci e fantasmi in cornice, lettrici di fotoromanzi e pantere di velluto, tre eroine come Elisa, Prisca, Rosalba condurranno la loro lotta contro l’ingiustizia, a costo di aspettare che la vittoria arrivi lenta ma inesorabile come una tartaruga.

Il bello di questo libro capace di segnare l’infanzia di molti lettori è che, a ogni età lo si legga, riserva delle sorprese. Ai bambini piacerà perché le protagoniste e le loro avventure sono irresistibili. Per i grandi, invece, sarà interessante scoprire la vita del dopo guerra, e realizzare quanto – o quanto poco – siano cambiate le cose da allora.

Il Piccolo Principe, Antoine de Saint-Exupéry

Tra i libri che hanno segnato l’infanzia di generazioni intere troviamo un classico della letteratura. Nel 1943 veniva pubblicato un racconto poetico che ha fatto innamorare della letteratura i ragazzi di tutto il mondo: “il piccolo principe”. Un’opera che affronta temi importantissimi come il senso della vita, l’amicizia e l’amore, ma che grazie alle tenere immagini e grazie all’abilità dell’autore non risultano noiosi o di difficile comprensione.

Ogni capitolo di questo breve libro illustrato racconta un diverso incontro che il piccolo principe fa con vari personaggi su bizzarri pianeti e ogni situazione lascia il piccolo principe stupito e quasi sconcertato dalla stranezza delle “persone adulte”. Le numerose allegorie della società moderna vengono adattate ad un linguaggio semplice immediato, capace di generare spunti di riflessione soprattutto negli studenti più piccoli.

Un racconto fantastico che costituisce una sorta di educazione sentimentale. Le immagini degli acquerelli naif che accompagnano il ragazzo nella lettura rimangono indelebili nella memoria e pensare che fu lo stesso autore ad occuparsene ci fa comprendere quanta cura sia necessaria perché un libro resti scolpito nei cuori delle persone.

Cuore, Edmondo De Amicis

Un grande capolavoro della letteratura per ragazzi, il romanzo “Cuore” di Edmondo De Amicis è stato pubblicato per la prima volta nel 1886 e non ha ancora smesso di riscuotere successo tra i più giovani. La storia è ambientata a Torino negli anni dell’Unità d’Italia e questo testo ha lo scopo piuttosto evidente di insegnare ai ragazzi quelle virtù considerate civili come l’amore per la patria; il rispetto per le autorità e per i genitori; lo spirito di sacrificio, la carità e la pietà.

Il libro, anche se ricco di quel buonismo tanto caro alla retorica risorgimentale,  risulta scorrevole alla lettura e la motivazione è che il narratore è rappresentato da un bambino di scuola elementare che riporta in forma diaristica episodi separati tra loro, e dunque molto brevi e agevoli per chi si presta per la prima volta alla lettura, e di facile comprensione, per via del linguaggio adatto ai più.

Le streghe, Rohal Dahl

“Ma questa non è una fiaba: è delle STREGHE VERE che parleremo. Ci sono alcune cose importanti che dovete sapere, sul loro conto; perciò aprite bene le orecchie e cercate di non dimenticare quel che vi dirò.” Così inizia il racconto di Rohal Dahl, racconto che vi farà sapere chi sono le vere streghe. Non quelle delle fiabe, sempre scarmigliate e a cavallo di una scopa, ma quelle elegantissime, somiglianti a certe signore che probabilmente già conoscete.

Come fare a individuarle? Bisogna stare attenti a chi porta sempre i guanti, a chi si gratta la testa, a chi si toglie le scarpe a punta sotto il tavolo e a chi ha i denti azzurrini, perché tutto ciò serve a nascondere gli artigli, i crani calvi, i piedi quadrati, la saliva blu mirtillo: tutti segni distintivi delle vere streghe. Sapendo questo potrete evitare di venir trasformati in topi.

Favole al telefono, Gianni Rodari

Le “Favole al telefono” di Gianni Rodari non conoscono il passare del tempo: i paesi visitati da Giovannino Perdigiorno, imprevedibile viaggiatore, la minuscola Alice Cascherina, i personaggi anticonformisti e gli eventi imprevisti, le dolcissime strade di cioccolato e i saporitissimi palazzi di gelato, i numeri paradossali e le domande assurde capaci di far riflettere il lettore costituiscono i punti di forza di quella inesauribile capacità di invenzione, che Gianni Rodari coniugava con la puntuale osservazione della realtà contemporanea all’insegna dell’eleganza, dell’ironia, della freschezza.

Pattini d’argento, Mary Mapes Dodge

Siamo nel paesino di Broek, Olanda, alla fine dell’Ottocento. Hans e Gretel sono due fratelli che lavorano per aiutare la famiglia. Anche la madre Meitje lavora, mentre il padre, Raff, a causa di un incidente ha perso ogni facoltà intellettiva e vive in casa in una condizione pari a quella di un bambino. I due ragazzi sono circondati da molti amici, alcuni arroganti, altri meno, ma tutti molto più ricchi di loro. Un giorno in paese viene indetta una gara di pattinaggio sul canale ghiacciato; come primo premio saranno messi in palio dei meravigliosi pattini d’argento.

I ragazzi sono eccitati all’idea, ma possiedono solo dei pattini malandati, così, grazie alla generosità degli amici Hilda e Peter essi ottengono il denaro per andare a comprarne di nuovi. Hans, giunto alla fiera di San Nicola ad Amsterdam, incontra il dottor Boekman, uno dei più bravi chirurghi della zona e chiede al luminare un aiuto per il padre. Nonostante l’operazione sia rischiosissima, Meitje acconsente e Raff, al proprio risveglio, riconosce tutta la famiglia svelando dove ha nascosto dei soldi spariti anni prima. Dopo un’affannosa ricerca sotto un vecchio salice il gruzzolo viene recuperato. Intanto arriva il giorno della gara che, dopo un esito incerto, vede vincitori dei tanto agognati pattini d’argento Gretel e l’amico Peter.

Il giro del mondo in 80 giorni, Jules Verne

Tra i libri capaci di segnare l’infanzia dei lettori troviamo questo classico. Phileas Fogg, flemmatico gentiluomo londinese, lancia una sfida agli amici del suo aristocratico club: a lui basterebbero solo 80 giorni per fare il giro del mondo. Parte quindi per uno spericolato e avventuroso viaggio in compagnia del fidato maggiordomo Passepartout, insieme a una buona dose di coraggio, astuzia e sangue freddo. Riuscirà mister Fogg a vincere la scommessa?

 

Il treno del sole, Renè Reggiani

Il treno del sole racconta la storia di una famiglia meridionale che negli anni Sessanta si trasferisce nel Nord Italia: qui trova un ambiente operaio e operoso ostile ai meridionali, che li guarda come oggetto di discriminazione. La protagonista Agata diventerà adulto imparando a lottare e amare grazie a Vittorio, un ragazzo torinese che si innamora della ragazza, superando i pregiudizi. Un libro capace di segnare l’infanzia di tantissimi lettori.

 

La capanna dello zio Tom, Harriet B. Stowe

Ecco un altro classico della letteratura capace di segnare l’infanzia di tantissimi lettori. Arthur Shelby, possidente gentile di una grande piantagione in America, decide di vendere il vecchio zio Tom, generoso schiavo nero a cui è molto affezionato, a Haley, feroce mercante di schiavi. Tom non può che accettare, ma il futuro potrebbe avere in serbo un destino diverso per lui.

Il libro, che sosteneva le tesi abolizioniste, divenne in breve tempo un best-seller del XIX secolo (secondo per numero di vendite solo alla Bibbia). Per molti critici ha avuto anche un ruolo importante nell’alimentare la causa antischiavista, tanto che quando Abraham Lincoln incontrò l’autrice all’inizio della guerra civile americana dichiarò: “Allora questa è la piccola signora che ha scatenato questa grande guerra”.

  

L’isola del tesoro, Robert Louis Stevenson

Questo romanzo che ha segnato l’infanzia di molti lettori è ambientato in un paesino sul mare, nell’Inghilterra del Settecento: il giovane Jim Hawikins e sua madre, proprietaria della locanda “Ammiraglio Benbow”, scoprono nel baule di un marinaio morto la mappa di un tesoro nascosto su un’isola.

Si tratta del tesoro di un famoso pirata, il capitano Flint. Jim, il dottor Livesey e il nobile Trelawney organizzano una spedizione a bordo della “Hispaniola” e portano con sé come cuoco di bordo un uomo dalla gamba di legno, Long John Silver, e il suo pappagallo. Inizia una grande avventura che per Jim sarà anche l’iniziazione alla vita adulta e la scoperta della malvagità umana.

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