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Viaggio post diploma di di Maturità, un’usanza in via di estinzione?

Chi di voi ha preparato le valigie ed è partito per il viaggio di Maturità? Secondo i dati raccolti da Skuola.net, quest'anno solo 4 su 10 sono sicuri di partire per il viaggio post diploma. Sarà colpa della pandemia o quest'usanza sta lentamente scomparendo?

Il viaggio post diploma di Maturità è una tradizione, quasi un rito, che ogni anno interessa moltissimi giovani appena diplomati. A tal proposito, il portale Skuola.net ha condotto un sondaggio che, analizzando le risposte di un campione di 3000 maturandi, ha rivelato il trend di quest’anno relativo a questa pratica.

Dai dati raccolti, sembra che solo 4 giovani su 10 si stiano preparando per il loro viaggio post diploma di Maturità, mentre dei restanti 6, la maggior parte ha deciso di rimanere a casa e festeggiare in altri modi, mentre un’esigua parte del campione preso in esame è ancora indecisa sul da farsi. Andiamo subito a scoprire di più sul sondaggio condotto da Skuola.net. 

Il viaggio post diploma di Maturità è davvero un’usanza destinata a scomparire o il calo di partecipazione è dovuto alla pandemia e alla difficile situazione economica? 

Viaggio post diploma di Maturità, il sondaggio di Skuola.net

Dopo 3 anni scolastici segnati dalla pandemia e un esame di Maturità “tosto”, tra i neo-diplomati prevale la voglia di archiviare in fretta la pratica, anche a costo di mettere da parte i tradizionali riti del post-diploma. Ben 4 ragazzi su 10, ad esempio, rinunceranno sicuramente all’iconico viaggio di maturità. Più o meno la stessa quota (45%) non ha voluto programmare nemmeno un festeggiamento “ufficiale”.

A segnalarlo un sondaggio effettuato dal portale Skuola.net su un campione di 3.000 maturandi, raggiunti proprio nei giorni in cui si sta per chiudere il capitolo esami. Daniele Grassucci, direttore di Skuola.net, ha così commentato l’adesione dei giovani appena diplomati all’usanza del viaggio post diploma di Maturità:

“Dopo tre anni così difficili e un sostanziale “liberi tutti” in termini di norme anti pandemia, ci si sarebbe aspettata un’adesione collettiva ai tradizionali riti di massa per celebrare la Maturità. E invece solo 4 diplomati su 10 sono sicuri di festeggiare o di partire per il viaggio post-diploma. A mancare sono soprattutto la voglia o il denaro necessario. Di certo quest’anno costa tutto un po’ di più, a causa della crisi internazionale.

Che si aggiunge al flagello della pandemia, che non condizionerà invece più tanto la mobilità degli studenti. Anche se 8 vacanzieri su 10 porteranno con sé una mascherina”.

Per quanto riguarda, in particolare, i motivi per cui in molti stiano decidendo di rinunciare al viaggio post diploma – quella vacanza post maturità che da sempre rimane impressa nella mente dei ragazzi per tutta la vita – si potrebbe pensare che a far saltare i piani ci sia, almeno in parte, lo zampino di una pandemia che stenta a scomparire definitivamente.

Ma non è così, visto che tra quanti non partiranno per celebrare la conclusione di un periodo così importante – stiamo parlando del 39% dei maturandi intervistati – solo per l’8% è stato il virus in agguato a suggerire di non programmare nulla, mentre per il 20% il Covid è stato un elemento preso in considerazione ma non decisivo.

I motivi della rinuncia

Sono, piuttosto, altri i motivi che portano alla rinuncia al viaggio post diploma di Maturità. Divisi equamente tra fattori esterni e volontà preordinata: da un lato, infatti, il 37% di quelli che non festeggeranno il diploma con un viaggio saranno in qualche modo “costretti” a rinunciare per motivi economici; d’altro canto, però, il 34% ha detto di non voler partire volutamente; mentre per il 6% sono stati i genitori ad opporsi al viaggio post diploma di Maturità.

Alla fine, solamente il 41% degli studenti intervistati – quindi una minoranza – è sicuro di fare il viaggio post diploma di Maturità. Generando una situazione di sostanziale equilibrio tra i due universi che solo il restante 20%, ancora indeciso sul da farsi, se partire o meno, potrà spostare da una parte o dall’altra. A meno che non si dividano equamente anche loro.

Destinazioni e tipologie di vacanza preferite

Qualcuno che proseguirà la tradizione del viaggio di Maturità, in ogni caso, ci sarà. Confermando quanto detto in precedenza, ossia che la pandemia non incide più di tanto sulle scelte. C’è voglia di tornare alla normalità. E, quindi, i ragazzi guardano soprattutto all’estero, come da tradizione: per 7 neo-diplomati su 10 il viaggio si svolgerà oltre i confini nazionali. Di conseguenza, solo il 30% rimarrà in Italia. Ma, anche nel loro caso, la paura del Covid c’entra poco: solo il 18% dice di essersi lasciato condizionare dalla situazione.

L’unica concessione che i ragazzi faranno al virus, semmai, riguarda l’equipaggiamento con cui partiranno: forse anche alla luce di quanto sta accadendo in queste settimane, in tantissimi (83%) metteranno nello zaino o in valigia un set di mascherine. Un dato, questo, che accomuna tutti i viaggiatori. Altra cosa che unirà sia chi andrà lontano sia chi resterà in Italia sarà la tipologia di vacanza: per la stragrande maggioranza (circa il 70% in entrambi i casi) il viaggio post diploma di maturità li porterà in una località di mare, un grande classico.

L’unica alternativa di rilievo alla vacanza tutta relax e divertimento sembrano essere le grandi città (capitali europee o città d’arte), scelte dal 13% degli “esterofili” e dal 21% dei “nazionalisti”.

Che il periodo della scuola, specie con le complicazioni aggiuntive (Dad, restrizioni, ecc.) con cui hanno dovuto convivere i maturandi di oggi durante il loro percorso, sia per molti considerato un capitolo da chiudere velocemente lo si evince anche dalla composizione dei gruppi che animeranno i viaggi di maturità: solo 1 su 3 partirà con i compagni di classe, mentre altrettanti si sono  organizzati con amici esterni al gruppo classe; un ulteriore  20% al massimo unirà le due realtà, mentre 1 su 10 opterà per una cosa “intima”, con parenti o fidanzati.

Per quanto riguarda il momento della partenza e la durata della vacanza, invece, si rimane nel solco della tradizione. Oltre 2 ragazzi su 3 partiranno entro la fine di luglio, il 20% attenderà agosto, appena 1 su 10 ha programmato il viaggio sul finire dell’estate o oltre. Per 1 su 2 si tratterà della classica settimana, circa 1 su 5 la ridurrà a 4-5 giorni e altrettanti invece avranno la fortuna di godere di soggiorni più lunghi. Alla faccia di quel residuo 6% che dovrà accontentarsi di un weekend. Sperando sia comunque indimenticabile.

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