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Smemoranda 2018, l’agenda cult compie i suoi primi 40 anni

La famosa agenda/diario, nata negli anni '70, compie nel 2018 i suoi primi 40 anni. Per celebrarli, ha richiamato vecchi e nuovi collaboratori

MILANO – Col 2018 Smemoranda, l’agenda cult tutta italiana, compie ben 40 anni. Per festeggiare un compleanno che sia degno di lei ha invitato oltre 100 collaboratori โ€“ tra i quali numerose new entry tra cui citiamo giusto Roberto Saviano โ€“ a raccontare cosa significhi vivere davvero. Per la sua quarantesima edizione, Smemoranda ospita, accanto alle firme storiche, anche giovanissimi contributor: da โ€œcampioni prodigioโ€ come Roberto Gagliardini e Donnarumma ai rapper piรน seguiti – Clementino e Sfera Ebbasta – sino agli youtuber da milioni di click come iPantellas.

NATA A MILANO – Lโ€™agenda cult nasce nel 1978 per mano di un gruppo di giovani milanesi legati al movimento studentescoย  che aspiravano a creare una nuova proposta editoriale che potesse essere rivoluzionaria ai tempi, senza servirsi di uffici marketing. Un progetto diretto da Gino e Michele assieme a Nico Colonna e nato per via di un sentire collettivo. La Smemorandaย  รจ stata agenda, diario, libro, lunga 16 mesi con fogli a quadrettoni, le sue copertine colorate e con allโ€™interno saggi, quiz, poesie, canzoni, vignette. E adesso sarร  anche disponibile la sua versione adatta anche agli studenti universitari.

VIVI DAVVERO! – Ben 20 milioni di studenti lโ€™hanno scelta nel corso di questi anni, partendo dal capoluogo lombardo per poi spandersi anche al resto dโ€™Italia, diventando sempre piรน accattivante.
Il tema di questo suo quarantesimo anniversario รจ legato alle esperienze straordinarie che fanno sentire di vivere realmente e vanno ben oltre lo schermo di un pc o di un cellulare. Continuando a sfogliare ci sono le storie di oltre 100 collaboratori, lโ€™oroscopo cinico e romantico. E ancora le Strip dei disegnatori piรน amati, le citazioni, le migliori battute d’autore o pescate in rete, il countdown per scandire i giorni che mancano alla fine della scuola. E poi i bigliettini a strappo, i giochi, gli adesivi e, ovviamente, tantissime pagine libere per appunti e pensieri.

 

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